di Elisabetta Badiello.
Avete mai sognato di vivere, anche solo per qualche giorno, in una casa a pochi metri dal cielo, immersi nella natura e nel silenzio? Oggi questo desiderio è realtà. Per realizzarlo basta raggiungere Civita di Bagnoregio, borgo arroccato su una collina di tufo dove soltanto 10 abitanti vivono in case risalenti al medioevo, un piccolo contesto collegato alla vicina Bagnoregio da un unico ponte sospeso a 70 metri d’altezza. Siamo nella valle dei calanchi, formazioni di argilla che definiscono il paesaggio, un’area situata ai confini con l’Umbria, tra il lago di Bolsena a ovest e la valle del Tevere a est.
Su questa collina la dimora Casa Greco, già edificio storico, è stato trasformato in residenza d’artista (Casa d’artista), un’abitazione dove possono trovare alloggio fino a 5 persone. Primo edificio pubblico in Italia a essere inserito sulla piattaforma Airbnb e prenotabile a un prezzo di € 300 a notte. Residenza d’artista perché il progetto nasce per ospitare viaggiatori ma anche artisti, questi ultimi incentivati da prezzi interessanti, scaricabili dalla piattaforma Airbnb.
Ed è proprio l’artista palermitano di base newyorkese Francesco Simeti, coinvolto da Airbnb e Federica Sala, curatrice del progetto, a realizzare un’installazione artistica pensata per la residenza come simbolo del patrimonio del borgo. Un arazzo contemporaneo ”Plunged into Gullies, Entangled in Orchids” ispirato ai dipinti del Rinascimento italiano, che rappresenta le gole delle valli circostanti Civita e le orchidee che crescono spontaneamente. Un soggetto, quello delle orchidee, ripreso anche dalle sculture di bronzo disposte sia all’interno sia all’esterno dell’edificio, come decorazione.
Una vera e propria casa dove Alberto Artesani e Frederik De Wachter di DWA Design Studio hanno trasformato gli interni con un mix di materiali tradizionali e arredi moderni. I colori riprendono la natura circostante con tonalità accese di blu, riflesso dei cieli estivi, del verde degli alberi, di sfumature tenui di grigio, come la nebbia che avvolge Civita facendola scomparire e riprese di ocra, il colore del tufo.
I tessuti delle tende, come quelle dei cuscini e dei divano, sono di Kvadrat. Tra i mobili alcuni pezzi che hanno segnato la storia del design e dell’architettura: all’interno della cucina l’inserimento di un modello della poltrona Cassina Utrecht, disegnata dal celebre architetto olandese Gerrit Thomas Rietveld nel 1935.
E ancora, un modello della poltrona Cassina Lady, disegnata da Marco Zanuso nel 1951, vincitrice nello stesso anno, della medaglia d’oro alla IX Triennale di Milano e infine, la spartana seduta Tabouret Cabanon in massello di castagno, disegnato nel 1952 per il Cabanon, un capanno costruito da Le Corbusier in Costa Azzurra, dove tutti gli arredi mobili sono concepiti come scatole. Nella casa anche elementi di arredo di due giovani designer del circuito Source di Firenze – airbnb.it