di Anna Vittoria Zuliani.
Un casale nella campagna abruzzese scopre nuove dinamiche progettuali, in un restyle che sottolinea la storia della sua architettura, esaltando un’allure intima, minimalista e fortemente contemporanea.
Situata su un pendio della Valle del Trigno, Aristo House è un’architettura elegantemente essenziale, affacciata sulle colline, i boschi e i campi d’Abruzzo. La sua riqualificazione è stata opera dell’architetto belga Tom Thys, che si è ispirato al lavoro dei grandi maestri Andrea Palladio e Dom Hans van der Laan.
La ristrutturazione di questo vecchio casale del 1914 ha conservato la muratura originale, in perfetto pendant con le pareti chiare e pulite che definiscono i nuovi spazi. La scelta cromatica si è orientata verso colori tenui, in armonia con la storia della struttura che li racchiude e con il contesto naturale circostante. I dettagli originali, intaccati dal tempo, ora si mostrano in tutta la loro bellezza.
La facciata di Aristo House in una visione notturna.
Lo spazio è arredato con stile e semplicità, nessun elemento è lasciato al caso. Il progetto nasce partendo dall’idea di un’architettura contemplativa, immersa in un ambiente naturale, tranquillo e incontaminato. L’edificio sembra ormai farne parte, complice il tempo che trasforma, leviga, sbriciola e addolcisce la materia. Il lavoro intrapreso sembra esaltare ancor di più questo archetipo, nonostante il difficile compito di adeguare un’antica dimora in un’abitazione contemporanea.
Gli esterni essenziali e poetici dove risalta la struttura originale della casa.
Aristo House ha una disposizione planimetrica essenziale e ordinata, ed è composta da tre stanze: un’ampia zona giorno e cucina al piano terra e due camere simmetriche al primo piano, dotate di letti matrimoniali e vista a perdita d’occhio sulla vallata. Lo spazio è arricchito dall’introduzione di una scala, una scrivania, un bagno, due soppalchi. Questi elementi penetrano nella casa e rendono l’esperienza spaziale ricca e per nulla scontata.
La zona giorno dove le tonalità neutre si mischiano a quelle della terra e della luce della natura.
Un soppalco sotto al tetto offre ai proprietari spazio per rilassarsi e riposare: come un vero rifugio è raggiungibile mediante una scala a pioli in legno. La cucina con caminetto e divano è essenziale e pulita. Ogni utensile si trova in ambienti attigui, ben organizzati.
Il progetto della casa riconduce tutto all’essenza, è spazio puro: lascia fluire liberi i pensieri, non richiede fatica. I dettagli sono stati scelti con cura: le persiane in legno offrono la possibilità di modulare la luce e l’aria nelle calde giornate estive, offrendo ombra e riposo.
Uno scorcio del soppalco raggiungibile con una scala a pioli e l’elegante semplicità della camera da letto.
L’outdoor è minimalista e ricercato. La terrazza con vista meditativa dà la possibilità di contemplare la natura circostante, di tuffarvisi con lo sguardo. La piscina è uno spazio allungato che lascia posto all’acqua, elemento che completa. Una doccia all’aperto collega l’esterno con l’interno, punto focale del progetto e di contatto tra pietra e cemento.
La vista suggestiva che si gode dalla casa e dalla piscina.
Questo casale rinnovato è un emblema di eleganza che deriva dalla rilettura sensibile e profonda di un edificio storico rurale italiano. L’essenzialità del progetto si prende cura di questa vecchia dimora con attenzione meticolosa e con grande, e manifesta, profondità spirituale.
Le planimetrie del piano terra e del primo piano di Aristo House.
Progetto e foto studio Tom Thys – tomthysarchitecten.be