I metodi sono diversi, bisogna solo trovare quello più vicino alla propria visione di ordine (mentale), per avere sempre a portata di mano i titoli preferiti e preservarli per il futuro.
Nessun vero amante dei libri li abbandona al proprio destino, ognuno di loro è un piccolo universo a sé stante, una storia pronta a raccontare altri mondi e realtà. Proprio per questo, organizzare al meglio la libreria è un passo inevitabile per chi possiede svariati tomi, romanzi e book da coffee table – non possono stare di certo tutti sul tavolino – per dare una regola ai diversi titoli e definire un ordine logico, di comoda consultazione, che sia anche bello da vedere.
Photo Radu Marcusu
Il primo step, forse il più impegnativo, è quello di catalogarli tutti, cogliendo l’occasione di spolverarli a fondo (una cosa che non si fa quasi mai). Avendoli davanti, si potrà decidere quale fil rouge scegliere. Un consiglio è quello di dividerli approssimativamente per dimensioni, aiuterà sicuramente il risultato finale.
Photo Tim Wildsmith
Argomenti
Il tema base di una divisione ordinata, seppur articolata nella sua mescolanza, predilige l’organizzazione per argomenti. Quello preferito, farà da apripista. I principali nascono dai romanzi: amore, thriller, horror, fantasy, storico, avventura, ragazzi. Un’altra via, la danno le diverse tipologie: saggi, raccolte, album e book fotografici. Da una parte la prosa, dall’altra la poesia. Oppure, leitmotiv naturali come la letteratura francese, inglese, russa, americana e latina. Il proprio gusto personale sarà il miglior consigliere.
Photo Annie Spratt
Colori
Percorso diverso, più votato all’estetica. Il lavoro parte da un altro piano, che può mantenere, a grandi linee, la divisione per temi diversi, ma che si gioca sulle cromie delle copertine. Si può scegliere di creare sfumature in degradè (partendo dal bianco e ricreando la scala cromatica) o fare veri e propri color block, monotono o a contrasto: rosso/blu, nero/giallo, verde/viola o il classico black&white. Bello da vedere, un po’ difficile per ritrovare velocemente un libro specifico.
Photo Jason Leung
Autori e/o case editrici
Schematico e da public library, la divisione per autori o case editrici, rigorosamente in ordine alfabetico oppure a blocchi alternati, aiuta sicuramente nella ricerca. Inevitabilmente crea un’ottima alternanza visiva, non sarà particolarmente amato dagli animi romantici, che seguiranno più la linea “per argomenti”. È quello più pratico, perfetto per chi ama l’ordine.
Photo Luisa Brimble
Dimensioni
Non tutti hanno bisogno di un ordine schematico per posizionare i propri libri. Chi ha una mente libera, che non risponde a rigorose leggi mentali, può adagiare i titoli in relazione alle dimensioni. In questo caso si possono creare “alti e bassi”, che danno dinamismo alla libreria, onde visive che dal piccolo passano al grande, e viceversa. Libertà allo stato puro, che può essere gestita dalle posizioni personali, che fanno ritrovare quello che si cerca (vedi sotto).
Photo Chris Lawton
Spazi, posizioni e décor
Partendo dal presupposto che i diversi metodi possono tranquillamente essere mischiati tra loro (per esempio gli argomenti con le dimensioni) le forme vere e proprie dei libri dettano alcune leggi a sé stanti. In un’ipotetica libreria a più mensole, in basso andranno i tomi più grandi, riempendo prima i lati. Ad altezza viso i titoli preferiti, partendo dal centro con i preferiti, riempendo a destra e sinistra con quelli mediamente presi in considerazione. In alto, vanno senza dubbio quelli meno consultati. Nel caso ci fosse solo una mensola: in mezzo la top ten, ai lati i restanti.
Photo Nick Hillier
Le posizioni possono essere in fila verticale continua o alternata a qualche sovrapposizione in orizzontale. Mischiandole, si crea un gioco di pieni e vuoti che dona un carattere personale alla libreria, liberi di creare il proprio ensemble. Una nota in più, la dona il décor. Non solo libri, ma anche piccoli quadri, fotografie, oggettistica e piante da intercambiare, magari, tra un argomento e l’altro, o tra diversi colori.
Una moda recente vuole i libri posizionati anche al contrario, con le pagine rivolte verso l’esterno. Inutile per la consultazione e perfetta per rovinare la carta delle pagine (non esisterebbe una copertina altrimenti). Un ultimo consiglio: lasciare qualche spazio per i nuovi titoli che arriveranno.
Photo House Method
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