Non è solo una questione estetica: avere molte piante sparse per casa aiuta a mantenere la salubrità dell’aria e contribuisce a un’atmosfera di benessere in tutti gli ambienti. Certo, a patto che siano in buona salute, perché la vista di piante stentate e in agonia disseminate senza criterio per le stanze non aiuta il nostro benessere! Ogni stanza ha caratteristiche differenti per luminosità, umidità, e ventilazione. Ecco allora una selezione personale di piante adatte alla vita in cucina.
1. Cucina luminosa: aromatiche.
Non potevano che essere le prime della lista: belle, profumate e gustose, permettono di insaporire i piatti dando un tocco in più. Le piante aromatiche hanno bisogno di luce, quindi vanno poste in uno spazio esposto alla luce e vanno innaffiate regolarmente, per assicurarci che avvenga il ricambio delle foglie che noi spuntiamo per gli usi culinari. Il luogo ideale è vicino all’acquaio, perché facilita l’irrigazione senza sporcare troppo in giro. La temperatura in casa permette di coltivarle tutto l’anno. Vi consigliamo di tenere il rosmarino e la menta, che hanno una crescita più vigorosa delle altre, in vasi singoli.
2. Cucina molto luminosa: piante grasse.
Se la vostra cucina è esposta a sud, in estate le temperature e la luminosità potrebbero essere davvero importanti. In questo caso vi consiglio di tenere in cucina le piante grasse, che non temono caldo e luce, e di cui potete anche dimenticarvi per qualche tempo senza rischiare che si rovinino. Alcune composizioni, realizzate in contenitori di latta, sono perfette in questo ambiente.
3. Cucina non molto luminosa: pilea peperomioides
Chiamata anche “pianta delle monete cinesi”, è famosissima su Instagram e Pinterest per le sue foglie lucide e tondeggianti che ricordano delle grosse monete. Per farla prosperare basta ricordare che ha bisogno di luce, ma non diretta (per questo la indichiamo per una cucina “non molto luminosa”: non deve ricevere la luce diretta del sole). Deve essere innaffiata solo quando il terriccio è completamente asciutto, e il sottovaso va svuotato subito: teme il marciume.
4. Cucina buia: photos
È un grande classico, perché è come Clint Eastwood: inammazzabile. Duro e puro, resiste quasi a tutto: all’aria secca, alla siccità, alla polvere e alla mancanza di luce. Ha la capacità di filtrare alcune sostanze inquinanti dannose, come il monossido di carbonio, il benzene e la formaldeide. E poi, il suo sviluppo a tralci lo rende versatile: può essere collocato in alto e ricadere fra i pensili (attenti però a metterlo sopra a quelli che non usate praticamente mai, come quello dei calici del servizio buono; altrimenti a furia di spiegazzare le sue foglie fra le ante, la pianta diventerà brutta). Oppure si può farlo correre lungo il bastone della finestra e usarlo come ghirlanda. E se vi dimenticherete di innaffiarlo qualche volta, non preoccupatevi, non è permaloso.
5. Cucina buia e fresca: tradescantia
Da noi viene chiamata “Erba miseria”, non perché sia misera lei, ma perché si adatta a vivere anche in condizioni di estrema povertà, con poca luce e poca acqua. Chiaramente in queste condizioni non cresce molto e i suoi colori si perdono un pochino, ma resta comunque in buona salute. Ve la consigliamo non solo perché resiste bene a condizioni difficili, ma anche perché vi offre un colore diverso dal verde: infatti le foglie di alcune varietà portano un tocco di rosa e fuxia molto gradevole. Un avvertimento: per conservare questo colore, deve ricevere luce a sufficienza.
Due problemi di spazio, quattro soluzioni
Questo è il punto! Se lo spazio sul piano di lavoro non è sufficiente, ci sono altre soluzioni che possiamo considerare. La prima è sfruttare i pensili a giorno, come abbiamo detto per le piante ricadenti.
Da piano di lavoro ingombro di piante, a cucina ordinata e fruibile, sfruttando lo spazio verticale dei ripiani a giorno
Se avete a disposizione una stanza luminosa e sufficientemente calda e aerata, ma piccola, in cui non si può sacrificare spazio, la soluzione gusta è sfruttare le pareti e installare un sistema per il verde verticale. Potete divertirvi con il fai da te e trovare la soluzione più personale, come questa:
Oppure potete scegliere i prodotti in commercio, che hanno il vantaggio di aver sviluppato soluzioni in cui l’irrigazione è facilitata. L’effetto finale sarà quello di una parete verde, oppure le vostre piante risulteranno incorniciate come opere d’arte:
Immagine di Ortisgreen
Se invece il problema è che non avete punti in cucina adatti alla coltivazione, c’è un’ultima soluzione. Gli angoli bui possono essere letteralmente illuminati da una mini-serra, che offrirà le condizioni giuste per lo sviluppo delle vostre piante. Potreste lanciarvi anche nella scelta di piante edibili più “difficili”, come le viole edibili, i germogli, o i peperoncini. Insomma, ogni giorno è il momento buono per scegliere la pianta che vi terrà compagnia durante le vostre prodezze culinarie. E in questa stagione sarà ancora più bello vederle prosperare in casa, mentre fuori la natura si prepara al riposo. Buon divertimento!