cristina aldrighettoni imbraccia aspirapolvere

Elettrodomestici – progettista vs cliente

Di Arianna Giancaterina.

Quello degli elettrodomestici è un settore che richiede sempre più competenze e aggiornamenti continui. Così, da progettista, ho deciso di rivolgere qualche domanda a Cristina Aldrighettoni (che ha già collaborato con noi in passato),  influencer nel campo elettrodomestici, consulente per agenzie e aziende di settore e autrice del blog Caricovariabile, in cui offre servizi di personal shopping e un punto di vista diverso sul mondo degli apparecchi ad uso domestico.

Oggi, infatti, per un architetto o un interior designer, riuscire ad accontentare clienti notevolmente esperti in materia elettrodomestici – grazie a colossali campagne marketing – e assisterli durante la scelta è divenuta un’impresa assai ardua. Proprio per fornire una risposta concreta a queste richieste, ascoltando con astuzia il mercato, cioè mostrare che il prodotto più congeniale alla nostre esigenze esiste, Cristina cresciuta a pane ed elettrodomestici nel negozio di famiglia, si è letteralmente inventata una professione e sui social dispensa consigli – e ammonimenti – per mantenere più a lungo in vita i nostri apparecchi (sì, i rimedi naturali della nonna non funzionano, anzi rischiano di essere solo molto dannosi!)

cristina aldrighettoni cucina
Cristina, partiamo dalle note più dolenti: come comportarsi con chi chiede espressamente elettrodomestici di qualità TOP ma che allo stesso tempo costino poco (e quando un cliente dice esplicitamente ‘poco’, vuol dire proprio POCO!)?

Secondo me sarebbe molto importante far capire al cliente quali sono le competenze di un mobiliere e fare due proposte: una secondo le sue esigenze con elettrodomestici di livello e una soluzione alternativa da potersi scegliere in autonomia facendosi pagare l’installazione e non rispondendo di eventuali problemi. I clienti pensano spesso che tutti sappiano tutto, ma con i modelli di elettrodomestici in continuo mutamento è davvero difficile stare al passo coi tempi e secondo me facendo così si risparmia tempo e fatica.

A proposito di scelte e selezioni causa budget limitanti, qual è il pacchetto base di elettrodomestici secondo te indispensabile in una casa?

Sicuramente frigorifero, lavastoviglie, forno, lavatrice, piano cottura e cappa. E’ necessario far capire al cliente che nonostante la normativa non lo imponga, il piano a induzione, per esempio, necessita di una cappa per evitare accumulo di condensa sui mobili della cucina e per avere un sano ricambio d’aria. Il microonde ad incasso poi lo trovo inutile e molto costoso per il suo utilizzo, proporrei o un buon forno combinato o un singolo forno a vapore.

robot aspirapolvere sedia
Poi ci sono i clienti innamorati persi di un preciso brand magari merito di una campagna pubblicitaria ben fatta, come fargli cambiare idea?

La mia esperienza mi ha insegnato che non bisogna mai far cambiare idea al cliente: non ti dirà mai grazie e continuerà a preferire quella cosa che gli piaceva ma che alla fine non ha installato. Se lo si vede così convinto è meglio lasciarlo fare e poi restare in attesa, capita spesso che si ravvedano da soli e decidano di sostituirlo dopo poco tempo.

Come rapportarsi, invece, con quei clienti che risparmierebbero su tutto, ma pretendono per la loro casa, perentoriamente, elettrodomestici in Classe A +++ senza che sappiano leggere – e abbiano mai letto in vita loro- un’etichetta energetica?

Qui è necessaria sempre l’informazione. Sarebbe cosa buona e giusta che anche i mobilieri potessero avere dei mini corsi dedicati per utilizzo e scelta degli elettrodomestici e non solamente degli show-cooking con presentazioni asettiche di nuovi prodotti. In questo modo si riuscirebbe ad avere la risposta pronta anche in questi casi: “Lei ha ragione a voler risparmiare con la classe A+++ ma se utilizzerà sempre i programmi ‘brevi’ sappia che consumerà quanto un elettrodomestico in classe A. Dipenderà sempre dall’utilizzo che ne si fa.”

cappa piano cottura
Dal punto di vista di una giusta installazione e funzionalità degli elettrodomestici, quali sono gli errori più comuni che riscontri nella progettazione di cucine?

L’errore più comune che ho incontrato è quello di appoggiare in toto l’eliminazione della cappa da cucina o di consigliarne una dalle misure molto contenute su piani cottura di grandi dimensioni. Spesso poi il mobiliere, a volte per accontentare il cliente o per estetica, inserisce frigoriferi da libero posizionamento in nicchie troppo strette e senza ventilazione riducendone così la durata di vita media.

Quale pensi sia l’elettrodomestico ‘simbolo’ di questa epoca? E quello più sopravvalutato?

L’elettrodomestico simbolo di quest’epoca secondo me sarà la scopa elettrica cordless: più performante o meno la abbiamo in casa praticamente tutti. Molto più del robot aspirapolvere. Il più sopravvalutato, e secondo me non spiegato abbastanza bene, è stato il forno combinato a vapore: c’è troppa confusione nella comunicazione dei brand e delle percentuali di vapore, il cliente ne esce confuso e spesso finisce per usarlo come un forno semplicissimo.

cristina aldrighettoni aspirapolvere

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