di Maria Cristina Fortini.
Penso sia capitato un po’ a tutte di trovare su biancheria poco utilizzata aloni gialli e piccole macchie diffuse che sembrano ruggine. Per non parlare poi di lenzuola, tovaglie, camicie da notte e asciugamani di lino riposti in bauli da decine di anni e che a prima vista sembrano irrecuperabili. Niente paura, a tutto c’è rimedio e adesso vi spiego come faccio per ottenere risultati soddisfacenti usando la lavatrice.
Prima di mettere i panni nel cestello spruzzo dello sgrassatore a base di sapone di Marsiglia sulle macchie più evidenti, quindi imposto un programma qualsiasi a 40 gradi e metto nella vaschetta del detersivo un bicchiere di bicarbonato di sodio. Circa a metà del ciclo di lavaggio spengo la lavatrice e lascio in ammollo per almeno 3 ore, io in genere lascio tutta una notte, quindi riavvio facendo terminare il programma senza centrifuga.
Procedo poi al lavaggio vero e proprio con il detersivo abituale e due bicchieri di candeggina aggiunti mentre scorre l’acqua. Questo procedimento è indicato per tessuti bianchi anche se ricamati in colore perché il filo da ricamo resiste a qualsiasi sbiancante. In caso di tessuti écru o colorati sostituisco la candeggina normale con quella delicata o con un altro prodotto che sviluppa ossigeno.
Nel caso la nostra biancheria sia ornata da pizzi e merletti consiglio di utilizzare la centrifuga per indumenti delicati. Se dopo questo procedimento rimangono ancora delle macchie non disperate, a volte ci vogliono due o tre lavaggi per eliminarle completamente. Se ne avete la possibilità, e tempo atmosferico permettendo, fate asciugare la vostra biancheria al sole che, come ben sapevano le nostre nonne, la rende ancora più bianca e dona quell’inconfondibile profumo di pulito.