Dal veronese all’acquisto di cave in tutto il mondo, specializzandosi nella lavorazione delle pietre e nella creazione di processi che ne esaltano la naturale bellezza. Una storia vincente del made in Italy che conquista il mondo.
La storia del gruppo Antolini è una di quelle che fa sempre piacere raccontare, perché non riguarda solo il successo di un’azienda, fatto di collezioni, mercato e fatturato, ma è la conferma di come la giusta intuizione, unita a una buona dose di coraggio, siano la scintilla per iniziare un’attività diventata nel tempo importante e riconosciuta a livello internazionale. In questo caso, “l’idea” viene ad Luigi Antolini a metà degli anni ’50, avendo già esperienza nel mondo del mercato lapideo in provincia di Verona: intuisce che per fare il salto di qualità non bisogna accontentarsi della pietra che si riesce ad estrarre solo nelle cave veronesi ma, piuttosto, cercare nuove cave e diversi mercati esteri per differenziarsi.
Parete decorata con marmi policromi decoro Ginko della Couture Collection.
Parete decorata con lastre della Couture Collection Novecento.
Si sposa con Margherita e, come meta del viaggio di nozze, sceglie la Germania, intervallando visite nei musei con la neo-moglie a incontri con possibili nuovi clienti. Nel 1956 la coppia affitta un vecchio laboratorio a Sant’Ambrogio di Valpolicella, fondando la nuova società Antolini che nel 1960 si trasferisce a Sega di Cavaion, sempre nel veronese. Vengono acquistate nuove cave all’estero, firmati accordi di esclusiva con altre, e il gruppo comincia a proporre sul mercato – che nel frattempo dalla Germania si espande in tutta Europa e nel mondo – lastre di pietre ancora poco conosciute, ma dalla straordinaria bellezza.
Piano cucina e superficie del tavolo realizzati con lastre Patagonia Vitrum.
Accanto ai classici marmi, l’azienda estrae, lavora e vende lastre con venature che normalmente si considerano “elementi di disturbo”, nella conformazione geologica della pietra, valorizzandole perché uniche e diverse dalle solite. Nel 1999 vengono acquistate cave in Sardegna e in Piemonte, nasce la prima sede di Antolini in Brasile e nel 2005 fonda Zaibù, società preposta alla gestione di una cava nello Zimbabwe dalla quale estrae uno dei neri assoluti più pregiati al mondo. E la corsa non si ferma: nel 2002 viene acquistata un’altra cava nei Pirenei Francesi, dove si estrae un materiale nobile ed antico, utilizzato da secoli in Francia per impreziosire i palazzi più prestigiosi, reggia di Versailles compresa.
Nella sala da bagno, parete divisoria con Cristallo Vitrum WOW.
Passano gli anni, all’interno dell’azienda subentrano i tre figli di Luigi e vengono perfezionate le tecniche di lavorazione e intaglio delle pietre, riuscendo a mettere in risalto non solo la preziosità dei colori e delle sfumature, ma anche l’eleganza tattile delle pietre stesse, che a seconda di come vengono trattate cambiano colore.
Con il progresso tecnologico si sviluppano lavorazioni innovative e brevettate, come Azerocare®Plus per proteggere le superfici lapidee da macchie e corrosioni causate dal contatto con sostanze acide o oleose, Azerobact®Plus per inibire la formazione e la proliferazione dei batteri. E Avacuumprocess® che, grazie all’utilizzo delle più innovative tecnologie del vuoto, consolida lo spessore della lastra con speciali resine di altissima qualità, consentendo una facile lavorazione anche dei materiali più rari ed unici.
Blocco di pietra con superfici lavorate in maniera diversa per ottenere effetti materici della Textures+ Collection.
Le lastre così lavorate diventano più resistenti, igieniche, oltre ad essere molto scenografiche e decorative. E le venature imprevedibili, i colori intensi e le lavorazioni materiche che vanno controcorrente decretano la modernità del gruppo, che negli anni piace sempre di più affermandosi sul mercato internazionale. A fronte di una tale realtà aziendale così in evoluzione, il mercato risponde: con una produzione di 4.500 metri quadrati di lastre al giorno, il marchio è presente in 182 paesi nel mondo.
Per un progetto contract, parete e bancone con lastre Patagonia Original Extra Hard Rock Finish.
Con oltre 1.300 pietre naturali a catalogo, di cui più di 90 in esclusiva, l’azienda è divisa in vari padiglioni, su una superficie di 270 mila metri quadrati con pannelli solari installati a copertura dei vari padiglioni e un’autoproduzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.
Si passa dalla Wow Factory, dove le lastre vengono lavorate, processate e sottoposte a rigorosi processi di qualità manuali, alla Stone Gallery che in un percorso di 4 km espone tantissime lastre, con totem che ne illustrano la provenienza e la composizione, oltre a suggerire possibili ambientazioni e impieghi. C’è poi la Galleria del Bianco, dedicata alle pietre con colorazioni più chiare e il Luxury Village, dove si possono scoprire tutte le più importanti lastre di preziosi minerali e gemme.
Per la zona living, parete con lastra Silver Stream Stratos Finish.
I valori di autenticità, eccellenza e Made in Italy, che avevano animato il fondatore Luigi e che guidano la seconda generazione, hanno creato una delle realtà più all’avanguardia nel mercato lapideo, all’insegna di una costante ricerca in termini di design e di progresso tecnologico. A dimostrazione che spesso da un’idea si può creare qualcosa di speciale.
Lastre di pietre diverse per i rivestimenti di una sala da bagno.
In copertina, parete con lastre della Couture Collection Atlantis.
