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Maison&Objet 2025 – dove nasce il cambiamento

Un’edizione che ha trasformato la fiera in esperienza, la città in racconto e il progetto in gesto culturale: tra visioni inedite e contaminazioni internazionali, ha restituito il senso profondo di un’epoca in trasformazione, aprendo uno spazio di riflessione collettiva.

Settembre ci ha portati in una Parigi frizzante, in movimento, attraversata da un’energia a tratti elettrica. Quella che si respira quando si attraversa un vero fermento creativo, condiviso, stimolante. Maison&Objet 2025, al Parc des Expositions de Paris-Nord Villepinte, non è stata soltanto una fiera (in contemporanea alla Paris Design Week) ma un luogo dove il design ha smesso di parlare solo di oggetti per raccontare qualcosa di più profondo: chi siamo e dove stiamo andando.

M&O 2025 – Decor & Design | Home linen by Tomète © Maison&Objet
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51.500 visitatori, di cui 10.400 alla prima partecipazione, provenienti da 138 paesi: i numeri raccontano una storia di tutto rispetto, ma la vera sorpresa è stata altrove. Nell’aria, nella curiosità diffusa, nella voglia collettiva di reinventare l’abitare. Questa edizione ha generato oltre 111 milioni di euro di ricadute economiche sul territorio: un impatto significativo che si riflette nelle spese per alloggio, ristorazione, trasporti e commercio locale, confermando il salone non solo come evento culturale, ma come vero motore economico.

M&O 2025: Decor & Design | Cosin Paris © Anne-Emmanuelle Thion © Maison&Objet
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L’offerta – ampia, visionaria, concreta – ha raccolto 2.125 marchi, di cui 626 al debutto, distribuiti in sei universi chiave: Cook & Share, Decor & Design, Craft, Fragrance & Wellness, Fashion & Accessories, Gift & Play. Il risultato? Un’esperienza fluida e coerente, che ha saputo rispondere alle esigenze del presente con intelligenza e sensibilità.

M&O 2025. Design District, Hall5A © Anne-Emmanuelle Thion © Maison&Objet
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Nel cuore della fiera, il Design District, curato dal collettivo Hall Haus, è stato un laboratorio immersivo che ha accolto 52 brand, molti dei quali alla loro prima “sulla scena”. Qui si è percepito un design che non si accontenta più di essere bello, ma pretende anche di essere etico, narrativo, responsabile. Sedute sartoriali, altoparlanti trasparenti, materiali ibridi: ogni stand era una storia, un’idea unica.

M&O 2025: Welcome Home – An Open House, Open to All by Amélie Pichard © Anne-Emmanuelle Thion © Maison&Objet
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In questo spirito si inserisce perfettamente WELCOME HOME – An Open House, Open to All, un’installazione che ha saputo rappresentare lo spirito dell’intera edizione. Sotto la direzione artistica di Amélie Pichard, creatrice audace, invitata in questa edizione all’insegna del rinnovamento a riflettere fuori dagli schemi sull’evoluzione dei nostri stili di vita, si è rivelata un vero manifesto vivente.

M&O 2025: Welcome Home – An Open House, Open to All by Amélie Pichard © Anne-Emmanuelle Thion © Maison&Objet
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Spazio aperto, ironico e accessibile, ha celebrato la libertà creativa e l’inclusività del design, trasformando 300 oggetti in personaggi capaci di far riflettere – con leggerezza e profondità – il nostro rapporto con gli spazi e con le cose. Al centro, una grande teiera-casa firmata dalla ceramista Blumen, simbolo perfetto dell’incontro tra sogno e materia.

M&O 2025: The Talks con Amélie Pichard © Maison&Objet
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I talks e i premi hanno ulteriormente arricchito la fiera di contenuti stimolanti. Le voci di Thomas Jolly, Mory Sacko, Sebastian Herkner e Vincent Darré hanno disegnato traiettorie diverse, a tratti divergenti, ma tutte orientate verso una domanda condivisa: come può il design rispondere in modo nuovo a un mondo che cambia? A colpire in particolare, è stata la prima edizione dei Women & Design Innovation Awards, che ha premiato due figure femminili capaci di portare innovazione, visione e sostenibilità senza compromessi: Elaine Yan Ling Ng, designer di Hong Kong fondatrice di The Fabrick Lab, e Sophie Salanger, direttrice della Manufacture de Couleuvre

M&O 2025: Rising Talent Awards © Maison&Objet
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Spazio importante anche ai talenti emergenti. Con Future on Stage e i Rising Talent Awards, abbiamo visto progetti che uniscono visione e concretezza. I nomi da tenere d’occhio? Drobe, Yüssée e Hilo. Nel Padiglione 5A, l’area Factory ha fatto da trampolino di lancio per molti marchi e designer al debutto, offrendo visibilità ma anche strumenti per crescere davvero.

M&O 2025: Factory, Hall5A © Anne-Emmanuelle Thion © Maison&Objet
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Torna rinnovato anche Cook & Share, nel Padiglione 4, dove il cibo ha smesso di essere solo “gastronomia” per diventare rito quotidiano, cultura, esperienza multisensoriale. Degustazioni raffinate, collezioni inedite, confronti con chef e designer: qui la tavola è diventata spazio di scambio, bellezza e tempo condiviso.

M&O 2025: Cook & Share | Bordallo Pinheiro © Anne-Emmanuelle Thion © Maison&Objet
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A rendere il tutto ancora più potente, la Paris Design Week, che ha spostato il baricentro della fiera anche in città. Boutique, showroom, gallerie, atelier hanno trasformato Parigi in un vero polo espositivo diffuso, dove il design è stato vissuto nella sua forma più quotidiana e al tempo stesso poetica. Quest’anno, la manifestazione ha celebrato il suo XV anniversario con una visione nuova, sviluppata in parallelo con M&O. 180 talenti emergenti e 375 location hanno dato vita a un racconto corale e in continua evoluzione, ridisegnando la mappa creativa della capitale attraverso percorsi tematici nei quartieri di Le Marais, Saint-Germain-des-Prés, Opéra e Bastille.

Paris Design Week: Luceplan, Dix Bougies by Studio Odile Decq © Maison&Objet
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In questo contesto, Luceplan ha partecipato per la prima volta al circuito ufficiale della PDW con un’esposizione presso la Scuola di design Confluence di Odile Decq, nel cuore del Marais. L’allestimento ha celebrato la collaborazione storica tra il brand e l’architetto, presentando una nuova versione della collezione Dix Bougies e raccontando le soluzioni innovative e sognanti nate da progetti come Pétale e Soleil Noir, che uniscono qualità della luce, comfort acustico e sperimentazione formale. Un appuntamento imperdibile per professionisti e appassionati, che ha sottolineato il valore della contaminazione tra design e tecnologia.

Paris Design Week: The Corals of Freedom – Aude Franjou – July Column, Place de la Bastille © Greg Sevaz Colonne de Juillet, Place de la Bastille © Maison&Objet
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Particolarmente significativi gli eventi firmati Design sur cours, che hanno riattivato il patrimonio parigino con installazioni XXL su misura: dai coralli tessili di Aude Franjou alla Colonne de Juillet a Place de la Bastille, fino al labirinto poetico di Jérémy Pradier-Jeauneau all’Hôtel de la Marine. Grande attenzione anche alla dimensione femminile del design, con protagoniste come Juliette de Blégiers, Béatrice Saint-Laurent, Margaux Keller e Marie-Bérangère Gosserez. Internazionalità, contaminazione e sguardo sul futuro hanno segnato tutta la settimana. Dalla Cina al Portogallo, passando per il Guatemala e Hong Kong, ogni paese ha portato il proprio sguardo identitario, creando un vero giro del mondo in pochi giorni.

Paris Design Week: Hôtel de la Marine © Maison&Objet
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M&O quest’anno non ha solo mostrato, ma ha posto domande. Ha creato connessioni. Ha dato voce a un bisogno collettivo di cambiare passo. In un momento storico ancora incerto, ha messo in scena una determinazione chiara: non restare fermi. Buyer e distributori si sono mossi con attenzione e coraggio, cercando nel nuovo la spinta per rigenerarsi. In chiusura, ciò che rimane di questa edizione è una sensazione rara: quella di aver preso parte a qualcosa che ha saputo toccare i nervi scoperti del nostro tempo, parlando con stile di cose profonde. Una dinamica condivisa da ricordare, per come ha saputo farsi specchio e motore di cambiamento. E per chi, come me, cerca nel design non solo oggetti ma spunti di riflessione, non resta che segnare in agenda il prossimo appuntamento a gennaio 2026.

Paris Design Week: Hôtel de la Marine © Maison&Objet
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In copertina, Maison&Objet 2025 © Anne-Emmanuelle Thion © Maison&Objet

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