di Marta Santacatterina.
Benedetto Fasciana è un architetto che si ispira alla proverbiale tradizione artigianale italiana e che nel suo lavoro insegue sempre le regole dell’equilibrio, dell’armonia, della ricerca dei migliori materiali. Ma tra un progetto e l’altro trova anche il tempo di dipingere, e proprio da una serie di acquerelli raffiguranti piante e fiori tipicamente siciliani è riuscito a dar vita a una fortunata produzione di piatti dal sapore vintage, ma che si sposano con gli ambienti contemporanei in un’elegante contaminazione di stili. Ci siamo fatti svelare per voi, direttamente dal designer, tutti i segreti di Sicily.
La serie di piatti Sicily nasce da degli acquerelli fatti un po’ per caso, e si ispira dichiaratamente alla natura della Sicilia. Ci racconti meglio come si è sviluppata questa idea?
Ho passato 25 anni senza mai prendere in mano dei pennelli, che prima utilizzavo giornalmente essendo un ceramista di formazione. Un pomeriggio d’estate, in Sicilia, all’ombra di un carrubo e ispirato dal contesto in cui ero immerso, decisi però di riprendere a dipingere, producendo così degli acquerelli con soggetti botanici. Non li guardavo con un senso critico, anzi li osservavo come se fossero stati dipinti da un bambino, ma le persone che videro quei disegni mi convinsero a farne qualcosa. Da qui nacque l’idea di realizzare una collezione di piatti in ceramica usando gli acquerelli come motivo decorativo e mi misi subito al lavoro con un ceramista locale per realizzare i modelli dei piatti.
La serie Sicily, design Benedetto Fasciana, photo Marco Bertolini.
Da dove nasce il tuo interesse per la botanica?
Sono nato e cresciuto in mezzo alle piante e in generale alla botanica mediterranea. In ogni angolo di casa c’erano piante. È rimasto un ricordo indelebile nella mia mente: aprire la finestra della mia stanza al mattino appena alzato e affacciarmi sul giardino di casa, inebriandomi con l’odore di gelsomino bianco. I soggetti protagonisti della serie sono piante e fiori, ma a ognuno viene associata anche una località. Sembra quasi che possedere tutta la serie voglia suggerire un viaggio a tappe in Sicilia. Tutte località che normalmente frequento quando vado in Sicilia, soprattutto nel periodo estivo. Quell’isola è una terra straordinaria, probabilmente la più importante del bacino mediterraneo, dove storia, cultura e paesaggio la rendono unica.
Il ficus di Cefalù, a sinistra, il fico d’india di Kamarina a destra. Entrambi della serie Sicily, design Benedetto Fasciana, photo Benedetto Fasciana.
Sul sito ti presenti come un architetto che trae ispirazione dall’eredità artigianale italiana. Come convivono nelle tue ceramiche le antiche tradizioni, lo stile vintage e le produzioni contemporanee?
Il futuro si costruisce anche partendo dal passato. L’artigianalità italiana del saper fare e usare le mani è qualcosa che va protetto e difeso. Quello che negli anni Cinquanta e Sessanta era uno standard, oggi è un lusso, ma al contempo il vintage per me rappresenta la modernità formale e infatti ancora oggi ci nutriamo di ciò che è stato prodotto in quegli anni. Preferisco comprare un pezzo d’arredamento “vintage” piuttosto che “nuovo”: oltre che per la sua manifattura, sicuramente anche per la sua autenticità stilistica.
La kenzia di Taormina, serie Sicily, design Benedetto Fasciana, photo Benedetto Fasciana.
Lavori prevalentemente come architetto e come art director di Matteo Thun Atelier, ma tra questi importanti impegni hai ancora modo e tempo per pensare ad altri oggetti per la casa firmati da te? Magari per presentarli al prossimo Salone del Mobile?
Diciamo che Sicily nasce in primis con un’idea un po’ più romantica che commerciale: è un omaggio alla mia terra. Non avrei mai immaginato che in pochi mesi avrei consegnato circa 400 piatti – le richieste sono arrivate da tutta Europa, un risultato straordinario – e sto lavorando a nuovi pezzi con altri soggetti per ampliare la collezione e che saranno pronti a breve. Il Salone? Credo che sia più produttivo presentare qualcosa prima o dopo la fiera. È una manifestazione ormai talmente ampia che molti progetti (soprattutto quelli dei giovani designer) passano inosservati in termini di visibilità e credo che la visibilità al Salone la si ottenga solo se si hanno grandi sponsor alle spalle, soprattutto per chi autoproduce. Oggi, grazie alla comunicazione digitale, un progetto può essere presentato quando si è convinti di averlo portato a termine senza legarlo a una manifestazione specifica. Freedom!
I piatti Sicily possono essere acquistati singolarmente a partire da € 35 e li si può richiedere direttamente tramite il modulo contatti del sito di Benedetto Fasciana:bfastudio.com. Sono inoltre in vendita presso Studio Dimore Collection, in Corso Italia 1, Milano.
Benedetto Fasciana
Nell’immagine di copertina, la serie Sicily, design Benedetto Fasciana, photo Marco Bertolini.