cecilia yoko emily italian cabinet

Cecilia Yoko Emy – l’arte del design

Nel design ha trovato il suo modo di essere un’artista e di progettare idee, non semplici oggetti: una vera “arte funzionale”, espressione di una visione estetica personale e riconoscibile. Per questo motivo, Cecilia Yoko Emy, ha trovato modo di raccontare sé stessa, la sua visione artistica, e le sue opere, durante Isola Design Festival

Il design è sempre stata una tua passione? Se non è così, come l’hai scoperto e scelto come percorso?

Prima del design la mia passione era l’arte, ho frequentato la Rhode Island School of Design con l’intenzione di studiare illustrazione, ma durante il primo anno, nel corso delle lezioni, ho avuto modo di iniziare a frequentare un laboratorio di falegnameria, scoprendo un modo nuovo e diverso di creare arte.

Ho scelto come specializzazione Furniture Design, perché mi piacevano l’atmosfera della falegnameria e la curiosità che porta il designer a creare le sue opere. Continuo però a occuparmi di arte. Dopo essermi impegnata nell’etica e nell’estetica del design tradizionale, ho capito che non faceva per me, e ho ricominciato a pensare a me stessa come un’artista.

Non lavoro per l’interpretazione universale e la funzione pratica dell’artigianato, ma con artisti e movimenti che mettono l’uso pratico, lo scopo, in secondo piano. Esaminare il lavoro di grandi scultori e designer, influenzati direttamente dall’arte, ha acceso in me questa passione per la combinazione mobili-scultura-design, in cui ora mi identifico.

Bone Chair è una sedia realizzata interamente in legno, uno dei materiali preferiti da Cecilia Yoko Emy
bone chair

Qual è, secondo la tua opinione, lo scopo del design?

Design, quindi progetto, può significare molte cose: un pittore può “progettare” un dipinto, un falegname può “progettare” un tavolo. Tenendo questo a mente, per me il design riguarda la creazione di qualcosa con dietro un’intenzione, l’esecuzione di una visione. È l’idea che si fa opera.

Per questo motivo non credo che il design abbia uno scopo unico e valido per tutti: si può ideare un oggetto che abbia un’unica precisa funzione (come Juicy Salif di Philippe Starck) oppure uno che sia iperfunzionale (un autobus pubblico o un coltellino svizzero). Progettare significa raggiungere un obiettivo, che sia essere funzionale, non funzionale, comodo, bello, emozionante, divertente, o intelligente per me poco importa. Tutto dipende dalla persona e dall’idea dietro l’oggetto.

Sigil Collection e Window Mobile: il design non è solo funzione.
sigil collection e window mobile

Pensi che l’industria del design sia dinamica e aperta a nuovi talenti, o è difficile far riconoscere il proprio lavoro, quando si è un giovane aspirante designer?

L’industria è aperta ai giovani talenti, ma è ancora difficile far riconoscere il proprio lavoro. Inizialmente pensavo che molti artisti e designer, già esperti nel settore, non fossero disposti ad aiutare, ma in realtà ho scoperto che è tutto il contrario. La maggior parte delle persone che incontro sono premurose e mi aiutano, suggerendomi spazi di studio, mostre, depositi di legname, negozi e grandi opportunità per mostrare il mio lavoro.

Ho scoperto, però, che quando riesco a confrontarmi con altri del settore, sono raramente circondata da persone della mia stessa età e del mio stesso livello di esperienza. È intimidatorio trovarsi accanto a persone con migliaia di follower, che lavorano come designer a tempo pieno e hanno anni di esperienza in più negli affari. Poi a New York sembra spesso che ci siano sempre gli stessi artisti a rotazione, e persone come me devono aspettare il momento per dire la loro.

Raining Men Bench è una delle prime opere della designer
raining men bench

Isola come aiuta i designer emergenti come te, che opportunità offre?

Grazie ad Isola ho potuto esporre per la prima volta il mio lavoro a livello internazionale. È stato incredibile farlo durante la Milano Design Week e incontrare altri artisti e designer, in particolare per vedere cosa “stanno facendo” i professionisti degli altri paesi. Ho conosciuto persone fantastiche, e visto mostre meravigliose, durante la settimana del design, che è stata un’esperienza straordinaria e ha permesso al mio lavoro di ottenere una visibilità significativa.

ceciliayokoemy.com

A sinistra Cecilia Yoko Emy con l’opera Memphis Vase, a destra Tri-Color Chair presentata all’Isola Design Festival
cecilia yoko ritratto

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