“L’architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi raggruppati sotto la luce. I nostri occhi sono fatti per vedere le forme nella luce”. (Le Corbusier)
Vuoti, pieni, aggetti, scale, superfici, nicchie, soffitti, tutti questi elementi compositivi dell’architettura possono trovare nella luce quel filo ‘invisibile’ capace di tessere armonia e meraviglia per gli occhi e per lo spirito.
È ciò che più banalmente chiamiamo atmosfera, mood, esperienza sensoriale. Ma a cui molto dobbiamo in termini di benessere e bellezza. Fino a spingerci nel territorio del mistico e del simbolico.
La casa Infinita, progetto Alberto Campo Baeza, Cadice, 2014. Photo by Javier Callejas
Molto ci sarebbe da scrivere, soprattutto pensando ad architetti del calibro di Alberto Campo Baeza, Tadao Ando, Louis Kahn o Carlo Scarpa, solo per citarne alcuni a noi vicini, che con la luce hanno dato vita a opere architettoniche monumentali, progettate e costruite per essere raccontate attraverso la luce che altro non è che la scansione circolare del tempo.
Del giorno e della notte. Del chiaro e dello scuro. Dell’infinito ritorno. Certo, simili riferimenti restano fuori dalla portata della nostra quotidianità, tuttavia possono essere fonte d’ispirazione e suggerimento per costruire un ‘abitare’ bello e piacevole da vivere.
Interno di casa privata a Stoccolma, progetto John Pawson Limited. Photo by Lindman Photography
Tolta l’importanza della luce naturale – aspetto affatto secondario nella scelta di una casa o di un appartamento con la conseguente organizzazione spaziale e funzionale della stessa – molto si può fare impiegando accorgimenti costruttivi e progettuali per valorizzare spazi, volumi e dettagli architettonici.
A sinistra, l’illuminazione lineare a LED valorizza architettonicamente una scala dai tratti razionalisti, realizzata per una casa privata a Milano. Progetto di M2atelier. A destra, la parete si trasforma in ‘scultura di luce’ con l’inserimento delle lampade a parete Leaf di Buzzi & Buzzi. Design Andrea Sensoli.
Questo tipo di illuminazione viene definita indiretta, ovvero, si ottiene per riflesso. Viene impiegata per sottolineare il volume di una stanza, eliminando zone d’ombra e regalando una piacevole sensazione di relax. Ovviamente a questa tipologia di luce va associata l’illuminazione diretta, da posizionare a seconda dell’attività che nello spazio s’intende svolgere.
A sinistra, illuminazione lineare a LED applicata all’ambiente cucina. Progetto di FirstInArchitecture. A destra, barre a LED di Nemo. La grande versatilità del sistema consente di allestire autentiche sculture luminose.
E’ implicito, quindi, che una luce architettonicamente definita sia il frutto di un progetto pensato sin dalle prime fasi di una ristrutturazione o di una costruzione ex novo. In questi ultimi anni, grazie anche alla tecnologia LED, assistiamo a un’ampia e articolata produzione di illuminazione lineare che, per sua stessa natura, si presta a definire spazialmente i volumi. Ne derivano soluzioni suggestive in grado di modificare la precezione degli spazi domestici.
A sinistra, lampada da terra CUT di Axolight. A destra, bagno casa privata, Mosca, progetto Katya Baryshnikova
Un soffitto con una cornice retroilluminata apparirà più arioso e alto. E qualora appartenesse a una casa d’epoca l’illuminazione indiretta è in grado di esaltare stucchi e rosoni decorativi, modulando i giochi chiaroscurali.
Analogamente si può movimentare una superficie verticale con la luce proiettata verso l’alto (o viceversa verso il basso) utilizzando rivestimenti materici e a rilievo. La cascata luminosa ne animerà la texture e definirà una particolare porzione della casa in modo originale e decorativo.
L’uso di contropiani e controsoffitatture, inoltre, si presta non solo a essere retroilluminato ma diventa parte integrante di un’idea di architettura che padroneggia i segreti della percezione e della prospettiva.
A sinistra, casa privata, progetto Stuart Silk Architects. A destra, living room casa privata, progetto Dezign Ark (Chile)
Ci si spinge anche verso soluzioni cinetiche dove la luce si anima conferendo alle pareti un ruolo inaspettato e scenograficamente coinvolgente.
Lo stesso principio vale per quelle soluzioni che impiegano il colore, la cui variabilità, gradazione è affidata alla tecnologia RGB Led.
Coll.Be Water, illuminazione led cinetica di Waw collection
Come già suggerito, l’impiego della luce indiretta contribuisce a esaltare e definire gli spazi e i volumi. Una scala, all’interno di una abitazione, non è più solo un elemento di collegamento funzionale tra ‘il sotto e il sopra’ ma diventa parte di una articolata sequenza compositiva.
Atmosfere eleganti e piacevoli, tuttavia, si possono ottenere anche senza dover ricorrere a complesse soluzioni architettoniche. La scelta di sistemi illuminanti lineari opportunamente collocati negli ambienti assolvono egregiamente al desiderio di valorizzazione della propria dimora.
A sinistra, The Notan House, scala in residenza privata, Toronto. Progretto di Marcel Dion. A destra, lampada circolare a LED di Le Deun Luminaires coll Classic 60
Lampada a sospensione U LIGHT di Axolighit
Nell’immagine di copertina, Cleve Carney Museum of Art a Glen Ellyn, Illinois. Installazione Color Code su progetto di Luftwerk. Black wall, fluorescent paint, RGB Led. Photo by Peter Tsai