Una dispensa ordinata è un sogno alla portata di tutti. È un plus casalingo che permette di gestire le scorte alimentari e, se studiata con una tabella di marcia dettata dalla lista della spesa, un’alleata straordinaria. Non solo in termini di ottimizzazione degli spazi ma anche come fonte d’idee per il menù settimanale. La lista della spesa è uno dei primi fattori determinanti alla gestione di una dispensa funzionale, dove avranno maggior spazio gli alimenti in scatola e quelli freschi che possono rimanere fuori dal frigorifero.
Organizzare una dispensa è indispensabile nella gestione ottimale di una cucina. Qualunque sia la sua dimensione. Quando lo spazio lo permette, una vera dispensa separata, con scaffalature su tutti i lati e chiusa con una porta, è il non plus ultra che tutti desiderano. In mancanza di un posto completamente dedicato, un bel mobile a doppia anta piena – le vetrinette con il vetro non sono adatte perché fanno passare i raggi solari – come madie e armadi, sono l’alternativa ideale.
In una cucina piccola, si possono invece destinare alcuni pensili della cucina a questo scopo, avendo l’accortezza di tenere più vicino ai fornelli gli alimenti di uso quotidiano e, separati, quelli a lunga conservazione. Sia macro, o micro, una dispensa funzionale si costruisce sugli stessi punti che, a seconda delle diverse necessità, si adattano a qualsiasi contesto.
La dispensa
La prima regola è scegliere un luogo fresco e con poca luce. La seconda è la pulizia, importantissima per la conservazione degli alimenti. I vecchi metodi, come acqua e aceto, sono l’ideale per pulire scaffali, ripiani e cassetti che vanno a comporre la dispensa.
Una volta al mese andrebbe svuotata e pulita completamente, pavimento compreso, un’occasione anche per controllare le scadenze dei diversi prodotti e sistemare quelli che vanno consumati prima davanti ai corrispettivi con scadenze più lontane. Un’altra cosa importante è organizzarsi per la difesa dagli insetti, con rimedi sia naturali sia appositamente studiati, come nel caso di trappole e carte moschicide.
La disposizione degli alimenti
I prodotti vanno ordinati per categoria, la dispensa non è uno sgabuzzino ‘refugium peccatorum’ dove disporre le cose a caso, ma l’equivalente di un armadio ben strutturato. Avere tutto diviso a settori permette un’organizzazione perfetta, partendo da tre ripiani ideali – alto, mezzo e basso – in cui gli alimenti più usati avranno il posto centrale, le conserve quello più alto. Bevande, frutta e cibi freschi andranno in quello più basso.
- Pasta, riso, farina, legumi secchi. La ‘base’ di ogni dispensa parte dai must have per eccellenza della cucina. È da evitare lasciarli nelle scatole in cui vengono venduti, è meglio riporli in contenitori di vetro, siglati ognuno con una targhetta di riconoscimento, che possono essere chiusi ermeticamente. Questo allungherà la loro durata e terrà lontani gli insetti.
- Olio, aceto, spezie e semi. Tutto il mondo dei condimenti deve essere conservato in dispensa, dato che richiedono ambienti freschi, soprattutto lontani dalla luce e il calore che ne rovinano sapori e fragranze.
- Alimenti in scatola e lattina. Tutti gli alimenti inscatolati non devono essere conservati in frigorifero ma a temperatura ambiente. Il loro packaging è già una garanzia di conservazione, possono essere divisi per argomento – piselli, fagioli, tonno – gestendoli in base alla data di scadenza. Come detto poc’anzi, le scadenze ravvicinate vanno sempre riposte, nello scaffale, davanti a quelle più lontane.
- Miele, marmellate e conserve. Rigorosamente conservate in contenitori di vetro chiusi ermeticamente, dopo previa sterilizzazione se prodotte in casa, trovano spazio nella dispensa per lunghi periodi. Ricordando che una data di scadenza, comunque, ce l’hanno anche loro.
- Bevande, succhi e latte. Bevande in lattina, succhi in cartone e latte a lunga conservazione, che non richiede il frigorifero, sono conservabili tranquillamente in dispensa, ordinati con lo stesso principio degli alimenti in scatola. Discorso a parte per le casse d’acqua, di cui si può fare scorta senza problemi, riponendole nel ripiano in basso se non direttamente per terra.
- Alimenti freschi. Escludendo carne, pesce e verdure deperibili, come zucchine e insalata, esistono alcune categorie negli alimenti freschi che possono essere conservati in dispensa. Aglio, cipolle e patate possono essere riposti in dispensa, così come le mele e gli avocado che, però, vanno consumati entro un tempo ristretto.