Le potenzialità di un balconcino sono davvero eccezionali e mai come in questi giorni di isolamento ne ho potuto saggiare l’enorme conforto. Non occorre avere un grande terrazzo per creare un’ oasi di benessere. E’ sufficiente un modesto spazio esterno, un pizzico di fantasia e tanta buona volontà per trasformare quello che in molti casi rimarebbe un ripostiglio ‘en plein air’ in un luogo di sperimentazione botanica e di biodiversità.
Partecipiamo alla biodiversità
Ma cos’è la biodiversità e perchè è così importante? Con il termine biodiversità s’intende la strategia attraverso cui la natura, diversificandosi, tutela se stessa e le sue creature. Un concetto ormai imprescindibile per la sopravvivenza del nostro pianeta. E noi? Come possiamo partecipare concretamente alla biodiversità? Per esempio, creando sul nostro balcone una ‘bellezza commestibile’ fuori dalle logiche di mercato, un orto-giardino con piante aromatiche e officinali, ortaggi e fiori particolarmente graditi alle farfalle, ma anche garantendo rifugio e sopravvivenza durante l’inverno ai piccoli uccelli specie dei contesti urbanizzati.
Le dimensioni ideali dell’orto sul balcone
Il primo passo è valutare in base alla grandezza e all’esposizione del nostro balcone il numero dei vasi e le varietà orticole coltivabili, cercando di privilegiare piccoli frutti (fragole, fragoline, lamponi, ribes, more), ortaggi a crescita contenuta e semi biologici. Partire dai semi è sicuramente più difficile, ma è una sfida low cost che allarga le possibilità di scelta rispetto all’offerta di mercato: esistono vere e proprie comunità di ‘seed savers’ molto attivi nel promuovere scambio di semi e informazioni su varietà storiche e locali a rischio di estinzione, come per esempio la rete italiana di riferimento Civiltà Contadina (civiltacontadina.it).
Gli attrezzi indispensabili per l’orto in casa
Guanti e grembiule; forbici, cesoie e coltello; palette e foraterra; innaffiatoio con diffusore traforato e spruzzino per semi e germogli, ma in mancanza di tutto questo ‘arsenale’ del giardiniere perfetto, affondate le mani nella terra armati di un cucchiaio.
Quali vasi per l’orto sul balcone
Il consiglio è di non acquistare subito nuovi contenitori. Cerchiamo di riusare il più possibile e con fantasia quello che abbiamo in casa, adattando la dimensione a quello che vogliamo coltivare. La forma ideale per l’orto in balcone è comunque rettangolare (misure minime 25 X 80 cm – profondità 20 cm per circa 6/8 ortaggi con apparato radicale modesto come insalate, cicorie, spinaci), lasciando vasi tondi o quadrati profondi almeno 40/50 cm per le piante più ingombranti tipo solanacee (pomodori, melanzane, patate, peperoni).
Piccoli vasetti e contenitori per le uova possono invece tornare utili per far germinare i semi o mettere a dimora le piantine ancora giovani. Trucco contro il riscaldamento del terriccio per i vasi in plastica: per meglio trattenere l’acqua delle inaffiature, provate a foderare le pareti interne con un vecchio straccio bianco di recupero.
La messa a dimora
Dopo aver provveduto a creare sul fondo una base drenante, collochiamo le nostre piantine utilizzando un terriccio di qualità o rigenerando la terra vecchia che abbiamo a disposizione: è sufficiente eliminare con l’aiuto di un setaccio le radici residue e rimescolare il terriccio con pari quantità di compost maturo o altro fertilizzante naturale.
Le consociazioni nell’orto
Esistono delle regole nel consociare piante di diverse famiglie al fine di sfruttare reciproche influenze positive: il basilico e la melissa (da lasciare in un vaso a parte) esaltano il profumo dei pomodori, mentre l’aglio ne tiene lontano gli afidi; la maggiorana intensifica l’aromaticità delle piante; il rosmarino giova a cavoli, fagioli e carote; il sedano protegge la cipolla dalla mosca; la menta (da lasciare in un vaso a parte) tiene lontana la cavolaia e le formiche, migliorando il gusto e lo sviluppo di cavoli e pomodori.
Anche i fiori edibili sono sentinelle protettrici delle piante orticole: decorativi, profumati, attirano insetti impollinatori, respingono alcuni parassiti, migliorano il gusto di alcuni ortaggi. Calendula, camomilla, tagete, nasturzio, viola del pensiero e lavanda vanno inseriti con generosità per la nostra gioia e il benessere degli ortaggi.
Come innaffiare l’orto
L’ideale sarebbe recuperare l’acqua piovana, quella derivante dal lavaggio di verdure e frutta o dalla cottura di pasta e riso (aggiungendo mezzo cucchiaio di aceto/lt per rendere il ph più acido). Utilizzare l’acqua del rubinetto non è solo un grande spreco, ma anche poco salutare perchè contiene molto cloro. In caso, ricordarsi di lasciarla decantare in un contenitore almeno 24 ore prima di utilizzarla.
Come concimare il terreno dell’orto domestico
Creare un compost casalingo sul balcone non è così difficile, ma sicuramente più adatto a ‘ortisti incalliti’. Esistono tuttavia rimedi naturali più semplici che consistono nel riutilizzare scarti di cucina (gusci di uova, foglie di thè, fiori residuali di tisane, cenere del camino etc).
Asciugati e sminuzzati, si possono cospargere direttamente nei vasi e poi leggermente ricoprire con del terriccio. Unica avvertenza: non far entrare in contatto gli scarti con le radici e a non eccedere con le somministrazioni Questi sono alcuni segreti per creare la vostra oasi di piacere. Ricordate di riservare sempre e comunque un angolo per voi. L’arte di coltivare l’orto e se stessi.