di Marta Santacatterina.
Abbiamo scoperto Mason Editions durante un tour al Fuorisalone, e in particolare al FuturDome di via Paisiello a Milano. Questa nuova realtà ci ha colpiti per l’eleganza delle proposte in grado di dialogare con armonia e senza contrasti – pur essendo disegnate da tre diverse mani – e per un allestimento curato che esaltava gli oggetti senza sopraffarli.
Vi presentiamo il lavoro dell’azienda di Castelfranco Veneto il cui titolare, Fabio Mason, ha intrapreso un percorso preciso: coinvolgere tre designer indipendenti, affidando loro la direzione artistica delle creazioni e instaurando un rapporto simbiotico con il contesto in cui l’impresa opera, quel distretto veneto che si configura come “un insieme di esperienze, di saper fare artigiano e produttivo capace di fare sistema.
Dare origine a un marchio di design, che unisse queste competenze ad una ricerca estetica e progettuale più consapevole e sostenibile, mi è sembrato un passo del tutto naturale”, ha dichiarato Mason.
La direzione artistica è stata quindi affidata a Serena Confalonieri e a Matteo Fiorini che, con la collaborazione di Martina Bartoli, hanno dato vita a una collezione di lampade, oggetti e complementi di arredo caratterizzati da linee semplici ed essenziali, uso di materiali di alta qualità e innata versatilità dei prodotti.
Mason Editions affonda le sue radici nell’esperienza di Lucepura Srl, informazione utile per comprendere a pieno l’attenzione dell’azienda verso l’illuminazione, a cui Matteo Fiorini (art director e designer con base a Milano) ha risposto mediante due proposte raffinatissime e innovative.
Alby è un tavolo dal profilo morbido e rotondeggiante a cui si appoggia – e indissolubilmente si lega – un globo luminoso che a prima vista pare così pesante da deformare la superficie del piano: un “gesto inatteso e al contempo delicato”, ispirato alla teoria della relatività e agli studi sullo spazio-tempo di Albert Einstein, che riesce a sorprendere e conferisce originalità all’oggetto d’arredo.
Mason Editions, Alby, designer Matteo Fiorini, photo Mattia Maestri
Ancora un forte legame con la Fisica dimostra Heis, la lampada da terra ideata ancora da Fiorini riflettendo sulla meccanica quantistica e sul principio di indeterminazione di Heisemberg: la sfera luminosa in vetro acidato, libera di muoversi e ondeggiare come una particella infinitesimale, è ospitata in una struttura tubolare in ferro – disponibile nei colori bianco, grigio, nero, tortora, bordeaux e verde salvia, tavolozza prevalente anche per altri oggetti di Mason Editions -, mentre dei dischi metallici apparentemente fluttuanti assolvono la funzione di piani di appoggio e si rivelano perfetti come svuotatasche. Dello stesso designer Mason Editions produce Fugit, un vaso nato da un foglio metallico che si chiude su se stesso, dando luogo a spigoli e forme rigide volutamente pensati per creare un contrasto con la morbidezza dei fiori e degli elementi naturali destinati a essere accolti in esso.
A sinistra, Mason Editions, Heis, designer Matteo Fiorini, photo Mattia Maestri, a destra, Mason Editions, Fugit, designer Matteo Fiorini, photo Mattia Maestri
Serena Confalonieri (affermata e pluripremiata designer classe 1980) propone invece la lampada Lotus: evidente richiamo alla cultura orientale, presso cui il fiore simboleggia l’eleganza, la bellezza, la perfezione, la purezza e la grazia che la designer interpreta mediante un cono in alluminio verniciato e ottone sul quale sbocciano petali in vetro soffiato, delicatamente attraversati dalla luce. Chi sceglie di illuminare le stanze dall’alto può adottare invece Gamma, che intervalla sfere vitree bianche acidate con elementi in alluminio geometrici e colorati che intendono richiamare le forme delle costellazioni. A completare le referenze disegnate da Confalonieri vi è Mia, una serie di vasi alti e bassi dove spicca il contrasto tra le linee morbide della parte inferiore e la lamiera forata con un pattern a quadrati – dal forte sapore architettonico – di quella superiore.
A sinistra,Mason Editions, Gamma, designer Serena Confalonieri, photo Mattia Maestri, a destra, Mason Editions, Lotus, designer Serena Confalonieri, photo Mattia Maestri
Mason Editions, Mia, designer Serena Confalonieri, photo Mattia Maestri
Di specchi, porta candele e vassoi si è occupata Martina Bartoli (nata a Sansepolcro nel 1986): gli specchi rettangolari Twill e quelli esagonali Tresse sono generatori di particolari effetti ottici grazie alle loro fasce diagonali molate, sovrapposte ad altre colorate che li compongono e rendono omaggio nel primo caso alla sartoria maschile e nel secondo alle acconciature bon ton. Al celebre funambolo Philippe Petit la designer dedica invece il porta candele costituito da una barra metallica longitudinale che accoglie i contenitori cilindrici in un gioco di proporzioni, distanze, asimmetrie. Tondi o ovali, racchiusi in un leggero tondino di metallo dal profilo mosso e morbido, i vassoi Touché ricordano infine, se visti tutti assieme, il lancio di coriandoli colorati e il loro movimento leggero e allegro nell’aria.
A sinistra,Mason Editions, Petit, designer Martina Bartoli, photo Mattia Maestri, a destra, Mason Editions, Twill, designer Martina Bartoli, photo Mattia Maestri
Per ulteriori informazioni sui prodotti di Mason Editions si può consultare il sito dell’azienda – mason-editions.com.
A sinistra, Martina Bartoli, al centro, Serena Confalonieri (ph Sara Magni) e a destra, Matteo Fiorini
Nell’immagine di copertina, Mason Editions, Touche, designer MartinaBartoli, photo Mattia Maestri