Il punto di vista non è quello standard che permea il mondo del design e di tutte le prospettive che vi convergono, la necessità è essere fedeli alla propria visione delle cose, l’interesse è battere strade insolite e inseguire la propria intuizione.
Su questi fondamentali si basa il lavoro di Andrea Epifani, designer classe 1970 di Lecce con formazione da autodidatta, secondo il quale sono proprio le strade meno battute ad avere “il potenziale per divenire il riferimento fondamentale per innovare la progettazione e la produzione, nelle quali siamo abituati a percepire l’innovazione solo se tecnologica”.
Tra i suoi progetti più interessanti vi presentiamo in particolare No smoking, una serie di oggetti di arredamento che si spogliano del loro costume abituale – lo smoking appunto – per scardinare le regole attuali e puntare sul fattore umano, che diventa così estremamente innovativo, e sulla sostenibilità dei materiali.
La serie No smoking si presenta con linee tradizionali, ma molto nuovi sono la tecnica il materiale usati. Me ne parli?
No Smoking vuole rappresentare la speranza, perché il materiale su cui si basa è la carta riciclata che gli amici conservano e che io stesso riciclo, consapevole che può essere inserita in qualsiasi altro ciclo produttivo. È un materiale circolare, e la tecnica applica lo stesso principio, un pensiero circolare: No smoking sembra fare un percorso a ritroso, come un ritorno alla manualità, e invece rappresenta un passo in avanti all’era dell’industria poiché il punto di partenza è proprio uno stampo in plastica, un prodotto sintetizzato perfettamente dall’industria. Come l’industria anche No Smoking realizza prodotti in serie ma con una pratica manuale e restituendo all’oggetto quell’energia umana che l’industria ha smarrito. Quindi il nuovo sta al margine, nella nuova pelle.
Quali sono i vantaggi che offre l’uso della carta pressata?
Per prima cosa il costo: dal momento che la mia materia prima è carta post-consumer (quotidiani, cataloghi, fogli di diverso tipo), il costo di reperimento è bassissimo e quindi ho molto spazio per la ricerca e la sperimentazione che è nella mia natura. Il tatto è un altro vantaggio.
Questo materiale ha delle qualità sensoriali vicine a quelle che crea la natura: dà una sensazione simile al legno, anche se è più vellutato. Pur acquisendo rigidezza, non sarà mai duro e freddo come la plastica; in estate è fresco al contatto con la pelle e non fa sudare, mentre in inverno non è freddo come il metallo. Come la plastica si adatta a tante forme ed è simpatico e colorato senza essere falso e inquinante. La sostenibilità ambientale è un altro vantaggio: chi acquista sa che non sta comprando solo un oggetto ma un contenuto di speranza, perché i prodotti No Smoking sono circolari, non solo riciclano ma sono riciclabili.
Zerotre easy-chair, design Andrea Epifani
E quali gli accorgimenti che si devono adottare nell’uso quotidiano di questi oggetti?
Gli accorgimenti quotidiani non sono molti: gli oggetti possono tranquillamente cadere o essere lanciati senza che avvenga loro niente, perché sono compatti e leggeri. Le lampade, per esempio, si possono pulire smontandole e lavandole rapidamente sotto acqua corrente in modo che non assorbano umidità, o a secco con un pennello.
Le sedie sono trattate con una pittura ad acqua e con l’utilizzo migliorano, acquisendo una naturale patina protettiva come avviene per il cemento o altri materiali porosi. Nonostante nome del progetto, si può anche fumare nelle loro vicinanze perché tutti i prodotti hanno una protezione ignifuga.
Tra le tante produzioni, mi sembra di capire che nutri una certa preferenza per le sedute e tra queste è interessante Filomena: da dove arriva l’idea?
Filomena è un progetto che amo molto anch’io, sia perché è stato il frutto di un momento di grande energia creativa in occasione della prima partecipazione al Salone Satellite – nell’edizione del 2004 diretta da Marva Griffin – sia perché è proprio questo flusso di energia e di emozioni in movimento che si sono materializzate in un oggetto utile e affascinante.
Si tratta di una libreria che ci circonda e ci ricorda che siamo contenitori viventi di cultura: la sua forma rappresenta il nostro corpo e la linea fluida delle sue stratificazioni incarna lo scorrere veloce delle idee, dei pensieri e delle immagini nella mente. Ho in sostanza tirato fuori dalla parete un oggetto passivo come una libreria e l’ho messo al centro dello spazio vissuto.
Libreria Filomena
Forse il fil rouge che accomuna i tuoi progetti è la leggerezza, che trapela anche in Homeless: usi il ferro – pesante – ma costruendo strutture aeree, “reticolari” se così possiamo definirle.
Ogni prodotto è prima di tutto un viaggio pensato, solo un’idea, un progetto, quindi leggerissimo. Il compito di un designer è anche quello di dare vita a un materiale mediante una funzione essenziale e rendendolo, in questo modo, minimo e leggero. Per quanto riguarda la linea Homeless, l’ho disegnata con un tratteggio perché volevo delle linee sottili ed il metallo con i suoi riflessi è come un tratteggio, prima c’è e poi scompare: questa per me è leggerezza. Il nome Homeless, senza tetto, è un’allusione all’outdoor, per usare le parole dell’industria del design.
A destra, poltrona della serie Homeless. A sinistra, lampade della serie No smoking.
Qual è il progetto che ti ha dato più soddisfazione, che rispecchia di più il tuo lavoro e che vorresti che fosse usato nelle case per sempre?
No smoking armchair è il prodotto che mi dà tanta soddisfazione anche nella mia vita quotidiana e vorrei che si affermasse come un classico. Ma in realtà tutta la produzione No Smoking è molto importante, ormai è un’intera collezione che continua a crescere, sta raggiungendo una sua autonomia.
Lavorarci mi dà lo stimolo e la gratificazione che ho sempre cercato e spero di aver colto un progetto abbastanza rivoluzionario da cambiare la vita degli altri in meglio, oltre che di dare una nuova prospettiva al design. Lo vorrei vedere nelle case di tutti, perché è per le case di tutti che l’ho pensato e perché significherebbe che le persone sono state capaci di compiere una scelta a favore del progresso umano.
Divano, serie Customized
Alcuni prodotti di Andrea Epifani sono in vendita su officinetamborrino.com: ad esempio No smoking chair – attualmente disponibile nei colori grigio e verde – costa € 366, mentre la lampada BB è in vendita a € 1037.
Per informazioni sulle altre referenze, invece, si può consultare il sito del designer: andrea-epifani.it
Andrea Epifani nel suo studio
Nell’immagine di copertina, “No smoking chair”.