Tutti i segreti per mantenere efficiente e funzionale la regina degli elettrodomestici casalinghi, attraverso una pulizia profonda che non solo elimina i cattivi odori ma ne conserva (quasi) intatte le prestazioni.
È un pilastro della routine domestica quotidiana, lavora instancabilmente dietro le quinte per garantire indumenti freschi e profumati. Ma cosa succede quando è la lavatrice ad avere bisogno di un po’ di attenzione? Non bisogna trascurarla ma imparare una routine di piccoli gesti, capaci di farla funzionare al meglio e che non possono trascurare una pulizia accurata e costante, in risposta ad ogni campanello d’allarme: cattivi odori, acqua che si accumula nel cestello o lavaggi che non vanno a buon fine, con indumenti che rimangono sporchi.
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La prima domanda che viene naturale è: ogni quanto si pulisce? In linea di massima, 3 o 4 volte all’anno, soprattutto interamente, per evitare accumuli e ostruzioni di residui che andrebbero a danneggiarne il funzionamento, oltre a renderla maleodorante. Se per l’esterno basta un panno umido, è da tenere a mente che va lavata singolarmente ogni parte: vaschetta, guarnizione, cestello e filtro.
Ogni lavatrice richiede cure periodiche e non difficili, bisogna avere la pazienza la costanza di farlo qualche volta: ecco una guida su come mantenerla in ottime condizioni, combinando efficacia e praticità per un risultato impeccabile.
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LA VASCHETTA DEL DETERSIVO
Si inizia dalla vaschetta dedicata al detersivo, che va completamente estratta – se possibile – tirandola fuori per tutta la sua lunghezza e sollevandola leggermente in fondo, per sganciare il piccolo fermo. È da sciacquare bene sotto acqua corrente, in modo da sciogliere e far fluire tutte le tracce dei detersivi.
Se rimane del calcare, può essere rimosso usando gli appositi detersivi (anche sgrassanti) o una soluzione di acido citrico (va bene anche il bicarbonato con il succo di limone o l’aceto bianco). Una volta terminata l’operazione, asciugarla bene e rimetterla nella sua sede.
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LA GUARNIZIONE
Indispensabile per non far uscire l’acqua dall’oblò durante il lavaggio, è il luogo dove si accumula meglio la sporcizia e, purtroppo, è il posto più adatto alla proliferazione di cattivi odori e muffa. Per questo motivo, merita una speciale attenzione. Per pulire la guarnizione, si deve aprire bene lo sportello e allargare con delicatezza la piega che la caratterizza, senza estrarla dalla sua posizione, rimuovendo a mano o con un panno umido i residui.
A questo punto, si può strofinare la superficie con un panno umido o una spugnetta imbevuti di acqua e aceto, sgrassante oppure detersivo multisuperficie, quindi asciugare con un altro panno pulito e asciutto. Altri consigli suggeriscono di asciugarla dopo ogni utilizzo e di tenere aperto l’oblò dopo un lavaggio per far defluire l’umidità, allontanando il pericolo muffa.
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IL CESTELLO
Un segnale che il cestello ha bisogno di un lavaggio è quando non pulisce più i vestiti e li macchia. Di tanto in tanto va sgrassato anche lui ma senza interventi particolarmente faticosi. Basta programmare un ciclo di lavaggio lungo ad alta temperatura con la lavatrice vuota, un programma che riempia il cestello di acqua.
Non serve il detersivo, tanto meno quello per i tessili, piuttosto si può usare: un litro di aceto bianco; una soluzione con tre cucchiai di acido citrico (ogni produttore ha le sue dosi che vanno controllare) oppure un disincrostante.
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IL FILTRO
È il reale fulcro della pulizia, perché ci finiscono davvero tutti i residui di un lavaggio, l’elemento da pulire con maggiore regolarità, almeno due volte l’anno. Addirittura, sarebbe sempre da lavare quando si fanno puliscono abiti molto sporchi, si effettuano tinture tessili, se si sentono rumori strani durante il ciclo di lavaggio, oltre “ai soliti” cattivi odori o vestiti che non escono puliti.
Per prima cosa, si deve staccare la lavatrice dalla corrente e armarsi di una bacinella e stracci per raccogliere l’acqua accumulata al suo interno. Quindi, va estratto il filtro – si trova sul fondo della lavatrice o alla sua base – e pulito dal grosso aiutandosi con le mani, buttando i residui nell’indifferenziata. Allora si può sciacquare sotto un getto di acqua fredda, aiutandosi con una spugnetta o uno spazzolino da denti per arrivare in ogni angolo. Una volta pulito, va asciugato con cura e rimesso al suo posto.
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CATTIVO ODORE
Se nonostante tutto la lavatrice continua a non avere un profumo accattivante, il problema è che la pulizia non è bastata (al momento) e che si è aspettato troppo per effettuarla. Una costante cura, e attenzioni regolari, col tempo risolveranno il problema.
Rimedi immediati:
- Fare un lavaggio ad alta temperatura 70°-90° C.
- Aceto bianco (1 litro) o acido citrico (3 cucchiai) a ciclo vuoto
Rimedi a lungo termine:
- Fare lavaggi a basse temperature
- Pulire periodicamente la lavatrice
- Pulire almeno ogni due mesi il filtro
- Pulire spesso la vaschetta dei detersivi
- Asciugare cestello, guarnizione e vaschetta dopo ogni utilizzo
- Lasciare aperto oblò e vaschetta dopo ogni utilizzo
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In copertina, photo ©Carlos Lindner