È molto più di un pranzo all’aperto: un tableware speciale è un gesto di bellezza e convivialità votato al relax, per questo motivo ogni elemento contribuisce a creare un momento dove la semplicità si veste di raffinata funzionalità.
Organizzare un picnic con cura significa dare forma a un’esperienza che celebra il bello di stare insieme con parenti e amici: lontano dall’idea frettolosa di un pasto improvvisato, si può vestire di grazia e attenzione ai dettagli, trasformandosi in un rituale capace di unire comfort e ricercatezza. Le belle giornate sono un invito irresistibile ad adagiarsi comodamente su una coperta stesa su un prato, dove creare il giusto mix and match per una déjeuner sur l’herbe degna di nota. Funzionalità e bellezza non sono in contrasto, anzi!
Per non lasciare dubbi, e dare subito qualche idea, per un pranzo en plein air non possono mancare un comodo telo resistente all’umidità da stendere a terra e un cesto dove trasportare piatti, bicchieri e posate. In più, si possono aggiungere cuscini e plaid per star sempre comodi e molti altri plus che possono essere – oltre che divertenti – capaci di fare la differenza.
Flamingo & Pearl Herringbone Pure New Wool Picnic e set piatti e mug Ocean Teal Blue Retro Floral di Enamelhappy – enamelhappy.co.uk
PIATTI, BICCHIERI & Co.
Un set ben pensato può rendere l’esperienza non solo confortevole ma anche visivamente armoniosa. Da cosa si parte? Sicuramente da piatti resistenti ma esteticamente raffinati, ideale la melammina di qualità e le stoviglie smaltate ma nulla vieta di scegliere la porcellana per un tocco più classico, anche se più fragile e sinceramente poco consigliato.
Set piatti compostabili multicolor e fantasia di Meri Meri x Liberty – merimerieu.com
L’importante è non lasciarsi condizionare dalle formalità, va bene il bon ton ma una certa liberà è concessa negli ensemble all’aria aperta, creando sofisticati giochi cromatici a contrasto. Soprattutto seguendo il trend più attuale che vuole il colore come il protagonista indiscusso dell’apparecchiatura.
Acrylic Coral Pink Picnic Accessories di Rockett St George – rockettstgeorge.co.uk
Stesso discorso per i bicchieri: quelli in melammina sono indubbiamente la scelta più pratica, nulla vieta ai puristi di portarsi da casa gli scintillii del cristallo ma, a questo punto, che abbiano un certo carattere, magari colorful e dalle forme insolite. Meglio comunque optare per il vetro temperato o i materiali alternativi infrangibili. Le caraffe, se in vetro borosilicato o in acciaio, permettono inoltre di mantenere ghiacciate le bibite, l’acqua e il vino più a lungo.
Collezione bicchieri SS 25 di nkuku: tealight Linora in vetro riciclato Terracotta, bicchieri Shirali Marble Swirl – Apricot, bicchieri da vino Shirali Marble Swirl – Albicocca, brocca Shirali Marble Swirl – Albicocca, bicchiere da vino Minati – Trasparente, bicchiere Minati – Trasparente – nkuku.com
Sul discorso posate, vanno benissimo quelle tradizionali in acciaio inox, ma scelte con una certa personalità, magari con manici in legno o bamboo, oppure optando per l’oro che si conferma un senza tempo lontano dal perdere smalto. Sicuramente un “no” generale per quelle di plastica che, oltre a inquinare, raramente sono belle.
A sinistra, posate Retro gold; a destra, set da insalata Gold and Black di My Secret Boutique – my-secret-boutique.co.uk
Un vero tocco charmant, invece, può essere l’uso della glacette. Se si organizza nel proprio giardino e la distanza da fare non è troppa, perché no? Bella da vedere, diventa comoda per tenere sempre al fresco le bevande o per conservare al meglio la frutta, diventando oltretutto un simpatico centrotavola (anche se la tavola non c’è) da cui all’occorrenza recuperare anche il ghiaccio per rinfrescarsi.
Glacette di Dibor – dibor.co.uk
TEXTILE: IL MIGLIOR ALLEATO
Abbiamo parlato di tutti i dettagli classici per comporre una mise en place ma l’allestimento generale inizia dalla base: un bel telo, plaid o tovaglia stesa sul prato che, oltre a definire lo spazio, dona immediatamente un senso di ordine. L’ideale è sceglierne una appositamente pensata per l’outdoor e resistente alle intemperie. Più libertà nei tovaglioli che nessuno vieta in tessuto ma che possono essere sostituiti da quelli in carta biodegradabile e da buttare dopo l’uso (ça va sans dire, non nella natura).
Lisbon Cotton Herringbone Picnic Blanket di The Fine Cotton Company – thefinecottoncompany.com
Rimanendo sul tema, un ottimo pensiero è quello di portare qualche cuscino (sempre in tessuto studiato per l’esterno) su cui sedersi o appoggiare la testa per una siesta e, unicum, una bella coperta, anche in cashmere, per dare quel non so ché a tutto l’insieme, oltre ad essere pratica nei posti e nei contesti in cui la temperatura può scendere. Non tutti abitano o fanno picnic in riva al mare!
A sinistra, coperta da picnic in lana riciclata Buchanan Antique Tartan; a destra, Mustard Frame Chek di TBco – eu.tbco.com
A sinistra, cuscino outdoor Pink York stripes large; a destra, cuscino outdoor Mouths Blue di We love cuschions – welovecushions.co.uk
Coperta Trecce in cashmere di Il Borgo – ilborgo.it
UN DETTAGLIO IN PIÙ
Tra i diversi plus che si possono portare, spazio permettendo oltre a palle, giochi e ombrelloni, un diversivo può essere quello di scegliere un piccolo barbecue trasportabile. Ne esistono di diversi modelli, i più comodi sono elettrici o a gas con griglie e piastre. Grandi come un cestino e muniti di maniglie, sono funzionali e donano un vero senso di libertà e divertimento nel cucinarsi sul posto le proprie pietanze preferite.
Barbecue portatile Nomad di Iratzoki Studio*- iratzoki.studio
In copertina, Flamingo & Pearl Herringbone Pure New Wool Picnic Rug e set piatti e mud Ocean Teal Blue Retro Floral di Enamelhappy.