Il design totale consiste sostanzialmente nel mettere in relazione il tutto con il tutto.
George Nelson nasce il 29 maggio 1908 nel Connecticut (USA) e assieme a Charles & Ray Eames fu uno dei padri fondatori dei quello che viene chiamato “modernismo americano”.
Dopo una prima laurea in architettura e la successiva in belle arti, non è attivo solamente nel campo della progettazione e del design ma è anche scrittore, curatore e pubblicista di tutto rispetto. Ancora studente sceglie di girare l’Europa per intervistare i principali architetti modernisti e pochi anni dopo, grazie alla la pubblicazione dei suoi articoli, fa conoscere alla comunità del design nord americano l’avanguardia europea e le sue personalità, quali Walter Gropius, Mies van der Rohe, Le Corbusier e Gio Ponti.
Il nome e il lavoro di Nelson rimane legato indissolubilmente a quello dell’azienda Herman Miller, uno dei principali produttori statunitensi di design moderno, per la quale disegna pezzi riconosciuti in tutto il mondo e soprattutto cura il catalogo del 1941, con il quale segna il lancio dell’azienda.
Dal 1947 ne diventa il direttore artistico e apre la strada alla gestione di un’immagine coordinata aziendale chiara, che andasse dalla progettazione degli arredi alla comunicazione fino all’allestimento. È proprio sotto la sua direzione che la gamma di prodotti Herman Miller cresce fino a includere alcuni degli arredi per la casa più iconici del ventesimo secolo firmati da designer come gli Eames, Harry Bertoia e Isamu Noguchi.
Cataloghi Hermann Miller sotto la direzione artistica di Nelson, anni ’50
Tra i prodotti firmati da George Nelson fortemente all’avanguardia per l’epoca vi è la Basic Cabinet Series, il primo sistema di archiviazione modulare e precursore dei sistemi di arredamento configurabili. La parete di archiviazione viene presentata per la prima volta nel 1945 con un impatto sensazionale sull’intero settore dell’arredamento. Definita dal designer stesso come un modello di design “classico”, ovvero “un’opera di eccellente duratura” è un esempio perfetto di design pulito, funzionale e versatile tuttora in produzione.
Basic Cabinet Series, 1945, Herman Miller, credits hivemodern.com
Basic Cabinet Series, 1945, Herman Miller, credits Devon Banks
Durante i suoi 25 anni di collaborazione con Herman Miller ha disegnato una serie di oggetti per arredare la casa e l’ufficio che incarnano lo stile del design moderno: semplicità, immaginazione e intuizione. Tipico esempio è la Coconut Chair.
Forma decisa, seduta ampia comoda e rilassante, la cui ispirazione parte da un cocco tagliato e con i colori invertiti rispetto al frutto tropicale: bianco per la scocca in plastica esterna mentre la tappezzeria interna è disponibile in vari colori. Realizzata e prodotta nel 1955 da Herman Miller, la sedia viene prodotta da Vitra a partire del 1988 sino ad oggi.
Coconut Chair, 1955 per Herman Miller, oggi prodotta da Vitra
George Nelson è conosciuto anche per la sua produzione di orologi da parete degli anni ’50; ne progetta quasi 300, molti dei quali sono oggi prodotti da Vitra. Questa vasta gamma di piccoli oggetti di uso quotidiano, che comprende anche lampade e altri accessori domestici, era l’espressione di una volontà di portare il design “moderno” all’interno delle case americane come manifestazione di progresso e crescita della prosperità economica nel dopoguerra. Uno degli orologi più riconoscibili è l’orologio Atomic del 1947: divertente, insolito e colorato, il suo design si ispira alla struttura molecolare dell’atomo.
Orologi vari disegnati da George Nelson, anni ‘50, Vitra
Orologio Atomic, 1947, Vitra
Nel 1956 disegna forse il suo oggetto più iconico, il divano Marshmallow che con la sua forma e costruzione non convenzionale anticipa il gusto e lo stile Pop. Le tonde palle colorate tenute assieme come in una struttura molecolare si ricollegano al precedente design dell’orologio Atomic.
Divano Marshmallow, 1956, Herman Miller, credits Herman Miller
Divano Marshmallow, 1956, Herman Miller, credits Vitra
Il design della sedia Swag del 1958 è elegante e contemporaneo, sebbene abbia più di 50 anni. La seduta accogliente, sorretta da due gambe scultoree in acciaio cromato, è composta da un corpo unico, come un guscio, caratterizzata da due braccioli. Per lo schienale dalla forma scultorea che si adatta e si flette con il corpo, Nelson ottenne il permesso da Charles e Ray Eames di utilizzare il processo brevettato che svilupparono per lo stampaggio della plastica.
Sedia Swag, 1958, Herman Miller, credits Herman Miller
Oltre all’interesse per l’architettura e interni domestici, Nelson ha perseguito con attenzione il tema dell’arredo per ufficio. Oltre a progettare la prima scrivania a forma di L, per Herman Miller sviluppa l’ Herman Miller’s Action Office e nel 1970 crea un proprio sistema per ufficio: il Nelson Workspaces. Simile a mobili per la casa e dall’architettura sperimentale, questo sistema si basava su una serie di elementi modulari che potevano essere liberamente combinati.
Herman Miller’s Action Office, 1965, Herman Miller, credits Herman Miller
Herman Miller’s Action Office, 1965, Herman Miller, credits panomo.it
Nel 1946 apre il suo studio a New York e riunisce molti dei migliori designer dell’epoca, fra i quali Ettore Sottsass e Michael Graves, firmando progetti per Herman Miller con l’etichetta George Nelson. Con il suo studio Nelson ha diffuso nuove pratiche per il coinvolgimento del design in tutti gli aspetti della società, pioniere nella pratica della gestione dell’immagine aziendale, dei programmi grafici e della segnaletica.
“I designer devono essere sempre consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni sulle persone e sulla società” dichiarando anche che “il design totale consiste sostanzialmente nel mettere in relazione il tutto con il tutto“. Sulla base di questo aggiunge che anziché specializzarsi, i designer devono coltivare un’ampia base di conoscenza e comprensione.
Durante la sua carriera Nelson ha prodotto design per arredamento, costruzioni e grafica, così come quasi una dozzina di libri e molti articoli per riviste. Muore a New York nel 1986 all’età di 77 anni.
Nell’immagine di copertina, ritratto di George Nelson, credits Vitra