Una passione che si tramanda di generazione in generazione, la bellezza sartoriale sottolineata nei minimi dettagli e il sodalizio vincente di mani esperte con un know-how industriale profondo.
È una dichiarazione di creatività applicata al quotidiano, una realtà consolidata da 100 anni che si è raccontata con tutta la passione per un lavoro amato, accurato e il rispetto per un’eredità produttiva che ha una grande storia alle spalle. Siamo stati ospiti di Toscanini, azienda italiana leader nella produzione di portabiti in legno e soluzioni per appendere. Nella sede di Borgosesia, nel cuore della Valsesia, sono custoditi tutti i segreti di un heritage lungo un secolo, ed è stato interessante scoprire una storia fatta di legno, design e di un antico sapere artigianale, che affonda le sue radici nella pura passione.
Foto tratta dal libro Toscanini, l’arte di appendere – courtesy ©Toscanini
Tradizione, qualità e innovazione sono i pilastri su cui poggia il savoir-faire di Toscanini, che si rispecchia anche nel radicamento affettuoso al territorio, con cui l’azienda condivide da sempre lo spirito tenace e operoso. È bastato varcare la soglia dell’azienda per coglierne il senso: ogni angolo è permeato dalla memoria della famiglia e il grande archivio aziendale colmo di documenti, memorabilia, oggetti, immagini e schizzi è testimone di un’imprenditoria lungimirante e salda sui valori del “made in Italy”, che ha saputo cogliere l’eccellenza della comunità circostante.
“È una vocazione al fare bene” si legge nel libro Toscanini, l’arte di appendere, voluto dai titolari Giovanni e Federica Toscanini per celebrare i 100 anni di storia del brand. Cento anni di passione per il legno, tra brevetti, sperimentazioni e modelli rivoluzionari. Come l’ultima novità di casa Toscanini: Marcello Supersottile, un portabiti unico e “slim” realizzato in legno di faggio in un unico pezzo, senza giunzioni. Grazie al suo spessore di soli 8 mm e al peso piuma di 73 grammi (nella versione con flock antiscivolo sulla spalla), è la soluzione salvaspazio per eccellenza che va a completare la collezione SuMisura™, iconica proposta dell’azienda.
Tra la prima segheria avviata dal bisnonno Giuseppe Toscanini e l’attuale industria specializzata nella produzione di portabiti in legno e plexiglass, i progetti sono stati davvero tanti, tutti legati dallo stesso fil rouge: la sostenibilità. Cavallo di battaglia concreto e mai ostentato, l’attenzione per l’ambiente è da sempre nel genius loci del brand, fin dagli anni Cinquanta, ben prima che diventasse un tema di attualità.
Basti pensare al legname scelto, proveniente da foreste gestite in maniera responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici, trattato solo con vernici ad acqua e oli naturali; o a tutto il processo di produzione, basato su sistemi anti spreco e di risparmio energetico. Non a caso Ettore, padre di Giovanni e Federica, negli anni Ottanta fu fautore del recupero e rimessa in funzione della vecchia centrale idroelettrica di Varallo e, ancora oggi, la fabbrica a Isolella Sesia recupera gli scarti del legno per alimentare l’impianto di riscaldamento.
Una progettualità etica e creativa che ha trasformato il classico appendino da semplice oggetto del quotidiano a nuovo portabito di design, con un tocco fashion. Bombato, squadrato, rotondo, rivestito, imbottito o colorato, con le pinze o con l’asta, in tante misure e persino personalizzabile e cifrato: il portabito di Toscanini è l’accessorio per eccellenza per uno stile di vita votato all’estetica funzionale, per il guardaroba privato e il retail di lusso.
Nelle immagini, l’ultima novità firmata Toscanini: il portabito Marcello Supersottile.