di Anna Vittoria Zuliani.
Il progetto di recupero di un’antica e tipica struttura di montagna, immersa nella natura incontaminata di una delle poche valli sopravvissute all’espansione turistica di massa, che altrove ha radicalmente trasformato il paesaggio.
Casa Cinsc è situata a Varzo, nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte, a circa 1.400 metri di quota, all’estremo nord delle Alpi occidentali italiane. Un luogo dove, tra i fitti boschi, restano le tracce di un passato bucolico, fatto di prati da pascolo e di terreni coltivati dalle generazioni che hanno abitato nei secoli questi luoghi. Il risultato è un attento recupero che non solo valorizza il patrimonio architettonico, rurale e alpino, ma che descrive un approccio contemporaneo al restauro conservativo.
L’esterno di Casa Cinsc
Il ripristino completo, curato dallo studio milanese ATOMAA, nasce dalla volontà di trasformare un rudere, tipico della zona, in una soluzione abitativa moderna, ricavando dagli spazi, divisi su tre livelli, una zona giorno, una cucina, due camere da letto e un bagno.
La costruzione è caratterizzata da alcuni elementi preesistenti, un ampio arco in pietra e un antico camino al pianterreno, e dalla singolare presenza all’esterno di una tholos, una struttura circolare a cupola, in mattoni, solitamente adibita a magazzino. In passato, prima di essere utilizzato come stalla, l’edificio aveva funzione di dimora.
Il piano principale del progetto con la zona giorno, la cucina e il bagno
La camera principale
La seconda camera da letto
L’intervento, rispettoso e minimale, ha previsto il ripristino della sagoma originaria della struttura, il consolidamento delle murature e la riconfigurazione degli spazi interni. Rispetto al volume originario, un’aggiunta architettonica – che ha creato la nuova zona giorno – ha reso l’edificio più articolato. Le aperture di finestre e porte, in parte, sono state definite attraverso il risanamento delle precedenti, in altri casi sono state integrate al progetto, rivisitando le geometrie archetipiche.
Gli esterni di Casa Cinsc
L’involucro di Casa Cinsc si presenta ora come un intreccio tra la vecchia e la nuova trama delle murature, attraverso la ricostruzione a mano, pietra dopo pietra. Il risultato è un edificio privo di ornamento e rigoroso. Internamente, il materiale prevalente è il legno di larice, che crea un ambiente caldo e intimo, in contrapposizione all’aspetto esterno del volume, in pietra fredda e dura.
Il progetto ha tenuto conto dei materiali di spoglio del rudere, riutilizzandoli completamente, grazie all’abilità e la sapienza degli artigiani locali. A partire dalla ridefinizione del fulcro della casa, individuato nella cucina, lo spazio si dilata con un ampliamento e definisce la zona giorno, rivolta verso il paesaggio circostante.
È un ambiente preceduto da una sorta di vestibolo, scaldato da una stufa dal design contemporaneo e caratterizzato da un pavimento in resina nera, arredato con un gusto dal richiamo scandinavo, fatto di materiali naturali e colori tenui. Il bagno, invece, è stato ricavato dietro la struttura della scala, una stanza moderna e funzionale in perfetta sintonia con la dinamicità della casa.
L’esterno della casa e la zona giorno
La zona dedicata a cucina e sala da pranzo costituisce il cuore della casa, questa stanza è colma di luce ed è lo spazio di passaggio per accedere alle camere. Il rigore minimalista, dato dal design di finiture e arredi, descrive un approccio moderno e rispettoso verso la storia della costruzione. Un progetto, anche cromatico, che si ritrova nelle diverse scelte e caratterizza la definizione estetica e la disposizione architettonica delle camere da letto.
La zona cucina e la seconda camera da letto
La camera padronale si trova al piano inferiore e gode della vista del grande arco in pietra. Un ambiente intimo e raccolto, che dispone di una cabina armadio privata ricavata nel sottoscala, capace di integrare il paesaggio nell’architettura interna, seguendo un mood cromatico che uniforma l’interior all’outdoor circostante.
La seconda stanza è stata collocata al piano superiore, da essa si può ammirare il paesaggio dal timpano vetrato e ha un accesso diretto all’esterno, quest’ultimo strutturato su più livelli, seguendo la costa della montagna. Semplice e funzionale, si presta alla personalizzazione dei suoi fruitori, in un rigore estetico che si ispira alla tradizione alpina.
Il calore che deriva in primis dalla scelta dei materiali, dei colori e delle texture, riporta ad uno stato di quiete, allontana l’uomo dai ritmi frenetici della vita contemporanea. Il progetto si configura come scenario possibile per un abitare sostenibile e in simbiosi con il luogo e le sue tradizioni architettoniche.
La camera padronale
Casa Cinsc si erge sulla roccia e di roccia è fatta la sua struttura, mentre il legno scalda gli interni; dove non arrivano pietra e legno si inserisce con decisione il cemento, capace di dialogare concettualmente insieme agli altri materiali. Il progetto è esempio di equilibrio tra contemporaneità e rispetto dell’identità di un luogo. Il risultato riporta l’uomo al proprio ancestrale legame con la natura.
Il progetto è dello studio ATOMAA – atomaa.eu
Casa Cinsc