di Alessia Del Monaco.
L’inizio della primavera coincide con il fiorire colorato delle primule. Per il loro pronto effetto, la facilità di coltivazione e, perché no, l’ampia reperibilità, queste piante sono tra le più diffuse sui balconi di chi è ormai stanco del grigiore invernale. Basta acquistarle, travasarle e in pochi minuti vasi e fioriere si trasformano.
La sfida è come farle durare il più a lungo possibile e come coltivarle in vaso perché diano il loro meglio. Il botanico Pietro Bruni di Yougardener.com ci dà un consiglio che servirà non solo per le primule ma per tutte le piante in genere. Il primo passo, per sapere come curare una pianta, è immaginarla nel suo habitat naturale.
La Primula veris cresce spontanea nei prati e nei boschi – foto Pixabay.com
Si pensi allora alle primule in particolare: spuntano al fresco, dove la luce è filtrata e l’aria un po’ umida e profumata di bosco.
Dove vanno posizionate sul balcone? Certamente non dove arriva il sole del mezzogiorno.
Quanto vanno bagnate? Tanto da mantenere il suolo umido.
Per chi non ha mai visto una primula autocnona veniamo in soccorso con un veloce elenco di regole semplici, per mantenerle vive e soprattutto fiorite, il più a lungo posssibile
- Dove coltivarle: scegliere un luogo in ombra o mezz’ombra, senza correnti d’aria. Il sole può arrivare nelle ore meno calde.
- Quanto spazio richiedono: dipende da quante piante si desiderano, basti considerare che tra una e l’altra devono esserci 10 cm di distanza.
- Come piantarle: preparare un fondo d’argilla di 3-5 cm nel vaso così da facilitare il drenaggio, riempire di terriccio universale, lasciando spazio per le radici. Travasando è meglio mantenere intatto l’apparato radicale, quindi preservare la terra originale. Livellare e completare infine con altro terriccio e bagnare, così la terra risulterà già più compatta.
- Come irrigarle: con costanza, il terreno deve essere sempre umido e fresco ma senza ristagni. Meglio evitare di bagnare i petali dei fiori.
- Come concimarle: per super fioriture il concime è necessario, ne basta uno universale. Sempre importante seguire le istruzioni del fabbricante perché l’eccesso di nutrienti può essere deleterio.
Dopo l’utile, il dilettevole. Se si è stanchi delle ‘solite primule’, belle ma già viste e riviste, esistono varietà particolari. La Primula Vialii è amante dei terreni molto umidi e adatta ad essere recisa mentre la Primula Johanna è famosa per la fioritura straordinaria. Nome complesso ma aspetto raffinato invece per la Primula elatior hyb. ‘Victoriana Gold Lace’.
Primula vialii, foto Yougardener, vivai Priola
Primula Johanna, fioritura straordinaria – Foto Yougardener – vivai Priola
Primula elatior hyb. ‘Victoriana Gold Lace’ – Foto Yougardener – vivai Priola
Nulla impedisce di combinare piante diverse tra loro, l’importante è abbinarle con le stesse necessità di irrigazione ed esposizione al sole. Si possono associare piccole graminacee, erbacee dalle foglie particolari come heuchera e felci o piante pendenti come l’edera e la vinca. Infine, per un risultato pieno di colore, si pensi ad altre fioriture del periodo come ellebori, narcisi, muscari.
Primula con edera. Il fogliame verde e il portamento ricadente renderanno il vaso completo e armonioso – foto Pixabay.com
Primula e narcisi – foto Pixabay.com
Nell’immagine di copertina, primule e muscari.
Tutte le piante che abbiamo citato sono disponibili sullo shop di Yougardener.com