di Valentina Masciari – responsabile nazionale settore utenze di Konsumer Italia.
Buone novità per la nostra casa, l’ultima manovra di bilancio ha confermato il bonus mobili e il bonus elettrodomestici, aggiornando i tetti di spesa. Ricordiamo che, i bonus, rappresentano un’agevolazione fiscale che consente di recuperare (al momento della dichiarazione dei redditi, attraverso la detrazione fiscale sulla tasse) una parte di spesa effettuata per l’acquisto di nuovo mobilio o di grandi elettrodomestici.
Il nuovo tetto di spesa
Ad un anno di distanza dall’entrata in vigore del precedente bonus mobili, la soglia di spesa è stata aggiornata ma, purtroppo, al ribasso. Nel dettaglio, se per il 2021, la detrazione del 50% veniva calcolata su una soglia massima di 16.000 euro, consentendo di recuperare fino ad 8.000 euro in 10 anni tramite la dichiarazione dei redditi, oggi la soglia è di 10.000 euro e di conseguenza, l’incentivo consentirà di recuperare non più di 5.000 euro.
Durata dei Bonus
Invece, per la durata del beneficio, è stata prevista una proroga più lunga del solito; infatti, questa resterà in vigore fino alla fine del 2024. Attenzione però, in quanto per gli anni successivi, cioè per il 2023 e il 2024, la soglia di spesa è destinata a ridursi, arrivando a 5.000 euro, quota questa che concretamente, consentirà di avere il rimborso di 2.500 euro, sempre in dieci anni.
Spese che rientrano nei Bonus
A questo punto, cerchiamo di capire quali spese possono usufruire di tali agevolazioni.
Si parla di acquisto di mobili e di acquisto di elettrodomestici ma, nel dettaglio ci sono determinate condizioni che devono essere rispettate sempre per rientrare nell’agevolazione.
Di seguito i dettagli per l’acquisto degli elettrodomestici:
- Per i forni, classe energetica non inferiore alla A;
- Per le lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie, classe energetica non inferiore alla E;
- Per frigoriferi e congelatori, classe energetica non inferiore alla F
Nell’acquisto di mobili nuovi, rientrano, ad esempio:
letti, armadi, cassettiere, scrivanie, librerie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, materassi, apparecchi di illuminazione.
Rientrano nell’agevolazione, anche il trasporto e montaggio dei beni, purché pagati tramite le modalità richieste per usufruire della detrazione, e cioè: bonifico, carte di credito o di debito. Infine, anche i beni acquistati a rate sono oggetto del bonus, a condizione che la finanziaria paghi il corrispettivo con le stesse modalità sopra indicate, e che il contribuente conservi una copia della ricevuta del pagamento.
Elemento fondamentale e valido per tutte le tipologie di beni, è che si realizzino interventi di ristrutturazione edilizia precedenti all’acquisto dei beni. In sintesi, allora, il Bonus Mobili è vincolato a interventi di ristrutturazione edilizia; infatti, il principale requisito per beneficiare dell’incentivo è aver eseguito lavori sull’immobile anche se l’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, non incide sul tetto di spesa che si può portare in detrazione e, che i pagamenti siano comunque tracciati.
Aspetto invece importante per gli elettrodomestici, è la classe energetica, che agevola contestualmente anche la diffusione di apparati che garantiscono soprattutto il risparmio energetico, cosa non da poco, vista la situazione attuale del mercato dell’energia.
A questo link – agenziaentrate.gov.it – trovate tutte le informazioni nel dettaglio.
Photo by Phillip Goldsberry on Unsplash