serie sedie lucylle

L’evoluzione della sedia nel design

di Denise Frigerio.

Estetica e funzione in un unico oggetto. Materiali, forme, ispirazioni che si sono alternate nei decenni e che hanno trasformato le sedute in vere e proprie icone.

Da oggetto ad uso esclusivo della nobiltà, a pezzo scontato nell’arredo di casa (ve la immaginate una casa senza sedie?). La sedia si è evoluta nei secoli, assumendo spesso forme e materiali differenti. Fra le massime espressioni della progettazione – non c’è designer, architetto o progettista che non vi si sia cimentato – le sedute rappresentano la vera unione di estetica e funzione. In un articolo del febbraio del 1957, apparso sul Time, l’architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe affermò: “Una sedia è un oggetto molto difficile. Un grattacielo è quasi più semplice”. Come tutte le cose apparentemente facili.

Esistono infatti dei criteri che sono dei capisaldi nella sua progettazione. In primis l’altezza della seduta, fra i 43 e i 47 cm, perché ci si possa confortevolmente sedere al tavolo. È importante anche la sua ampiezza, variabile fra i 35 ai 50 cm per garantire il comfort. Senza dimentica lo schienale, di almeno di 32/35 cm, per permettere di appoggiare comodamente la schiena, sostenendo alla perfezione scapole, spalle e testa.

Insomma, opulente, minimali, elastiche, imbottite, in plastica, acciaio, legno, paglia, hanno tutte un unico comun denominatore che travalica mode e tempi: il comfort. Noi ne abbiamo scelte 15, che dimostrano che, sì, la sedia può essere insieme un’opera d’arte e d’ingegneria, a tutti gli effetti.

Iconica

La prima e più famosa, la Thonet n. 14 di Gebrüder Thonet. Una seduta che ha origine a Boppard, la città prussiana dove viveva l’ebanista Michael Thonet, che qui cominciò i suoi studi sulla curvatura del legno. Con una serie di sperimentazioni fra il 1830 e il 1841, arrivò a piegare i listelli di legno con l’utilizzo del vapore acqueo, dando forma alle prime sedie e combinando legno di faggio e paglia di Vienna per la seduta. Nel 1845 fondò la Gebrüder Thonet e nel 1859 nacque la Thonet n. 14, realizzata inizialmente per il caffè Daum di Parigi. Il resto è storia.

Thonet N. 14 di Gebrüder Thonet, designer Michael Thonet; prezzo da 250 € – gebruederthonetvienna.com
sedia thonet 14

Verticale

Imponente e bellissima, la Hill House 1 di Cassina è stata originariamente disegnata nel 1902 da Charles Rennie Mackintosh, come oggetto d’arredo per la Hill House in Scozia. Grafismo di ispirazione, minimale nelle forme con lo schienale altissimo, ben 141 cm da terra, la rendono pressoché unica. Riconoscibilissima e oggi rieditata da Cassina.

Hill House di Cassina, design Charles Rennie Mackintosh; prezzo da € 2.100 – cassina.com
sedia hill house schienale alto

Innovativa

Il modello B3 fu disegnata da Marcel Breuer nel 1925, quando era direttore del laboratorio del legno al Bauhaus di Dessau, e rappresenta una vera rivoluzione nell’utilizzo dei materiali e dei metodi di produzione. B3 è infatti costruita con tubi d’acciaio piegati, rivestiti con inserti in pelle. Fu ribattezzata Wassily dopo che Kandinskij chiese il primo esemplare per il suo salotto. Prodotta inizialmente da Gavina, dal 1968 la Wassily viene commercializzata da Knoll, che acquistò azienda e prototipo.

Sedia Wassily di Knoll, design Marcel Breuer; prezzo da € 2.280 – knoll.com
sedia wassily nera

Sperimentale

Fra le sedie di ricerca sulla separazione degli elementi, Beugel Stoel di Cassina, disegnata da Gerrit Thomas Rietveld, è uno degli esempi più alti. Ideata per il grande magazzino olandese Metz & Co nel 1927, si compone di tre elementi chiave: due strutture identiche ai lati che sostengono la seduta in legno laminato, bellissima ed elegante nelle linee. La sedia è prodotta da Cassina.

Beugel Stoel di Cassina, design Gerrit Thomas Rietveld; prezzo € 850 – cassina.com
sedia beugel

Oscillante

Progettata nel 1928 dall’architetto e designer ungherese Marcel Breuer, sugli studi relativi al concetto di sedia a sbalzo dell’architetto olandese Mart Stam, la sedia Cesca di Knoll fu una vera novità per l’epoca. Grazie al suo tubolare in acciaio curvato, risulta comodissima. La seduta ha profili in faggio con inserti in paglia di Vienna. Nel 1959 Knoll ne acquistò il progetto e cominciò la commercializzazione che dura fino ai giorni nostri.

Cesca di Knoll, design Marcel Breuer; prezzo 1.500 € – knoll.com
sedia cesca

Scultorea

Zig Zag di Cassina è una di quelle sedie che riempiono da sole un ambiente. Progettata da Gerrit Thomas Rietveld nel 1934, si compone di quattro piani in sequenza ritmica, che danno una, solo apparente, instabilità. Gli incastri dei piani sono a coda di rondine e mettono in evidenza la linea della sedia.

Zig Zag di Cassina, design Gerrit Thomas Rietveld; prezzo da € 1.385 – cassina.com
sedia zig zag

Leggera

Progettata per la prima volta nel 1938 dagli architetti Antonio Bonet, Jaun Kurchan e Jorge Ferrari Hardoy, per un ufficio di Buenos Aires, la Butterfly Chair di Knoll fu prodotta inizialmente da Artek-Pascoe e dal 1947 da Knoll. Linee essenziali prendono forma nel suo telaio in acciaio saldato rigido ricoperto da un guanto di pelle che gli conferisce la caratteristica forma a farfalla.

Butterfly Chair di Knoll, design Bonet-Kurchan-Ferrari Hardoy; prezzo € 1.427 – knoll.com
sedia butterfly

Ispirata

Si parte da una rete d’acciaio saldata per costruire Wire DK Chair di Vitra, disegnata nel 1951 da Charles&Ray Eames. Montata su una struttura che ricorda la Tour Eiffel, è un capolavoro di leggerezza ed estetica. Wire si può adattare sia per interni sia per esterni e, opzionalmente, con uno o due cuscini. Wire DK Chair è oggi naturalmente prodotta da Vitra.

Wire DK Chair di Vitra, design Charles&Ray Eames; prezzo € 745 – vitra.com
sedia wire dk

Fantomatica

Prima ad essere costruita con un pezzo di plastica modellato, la Panton Chair di Vitra venne disegnata da Verner Panton nel 1960 unendo la progettazione delle sedie a sbalzo con il concetto di impilabile ad una tecnica innovativa. Una vera e propria icona del XX secolo, che da sola arreda uno spazio. Distribuita da Vitra, è disponibile in tante innovative colorazioni.

 Panton Chair di Vitra, design Verner Panton; prezzo da € 230 – vitra.com
sedia panton

Solida

Risale al 1969 la sedia Selene del designer Vico Magistretti per Artemide. Dalla chiara ispirazione modernista, è leggera e maneggevole, costruita con un materiale plastico chiamato Reglar®. Degli anni Settanta anticipa le forme ‘spaziali’, soprattutto con la linea a spirale delle gambe e la forma compatta, ottenuta con stampaggio a iniezione. Dal 2004 la sedia Selene è stata rieditata dall’azienda statunitense Heller.

 Selene di Heller, design Vico Magistretti; prezzo su richiesta – hellerinc.com
sedia selene magistretti

Ispirata

Dalla fusione di entusiasmanti progetti come Tulip di Eero Saarined, Eiffel Chair di Charles ed Eames, e Serie 7 di Arne Jacobsen, è nata nel 2010 Masters di Kartell. A disegnarla due designer di calibro come Philippe Starck e Eugeni Quitllet, che hanno dato a questa seduta un aspetto sinuoso e leggero. Da interni ed esterni, è facilmente impilabile.

Masters di Kartell, design Phillip Starck e eEugeni Quitllet; prezzo 2 pezzi € 850 – www.kartell.com
sedie masters

Sedia non sedia

È fatta d’aria e materia la Chair One di Konstantin Grcic per Magis. Una sedia del 2003, futuristica nelle forme e resistente, a metà fra una struttura scheletrica e una cupola geodetica, ha gambe in profilato di alluminio, anodizzato o verniciato. Si completa con sedili in pelle o in tessuto.

Chair One di Magis, design Kostantin Grcic; prezzo da € 600 – magisdesign.com
sedia chair one

Infinita

Il simbolo dell’infinito in formato sedia. Ripple Chair, disegnata nel 2005 da Ron Arad per Moroso, ha un movimento che combina la materia plastica in maniera fluida e avvolgente in un connubio di innovazione e bellezza. Impilabile e pratica è composta da una scocca di propilene stampato e basamento in tubo di acciaio verniciato a polveri.

Ripple Chair di Moroso, design Ron Arad; prezzo per 2 sedie € 610 – moroso.it
ripple chair

Quadrata

Linee ipermoderne per Iki, una sedia disegnata da Christophe Pillet per Frag. Forma basica e quadrata per seduta e schienale, Iki ha una struttura in acciaio cromato e frassino tinto noce. Carattere estetico forte e allure decisamente contemporanea.

Iki di Frag, design Christophe Pillet; prezzo su richiesta – frag.it
sedie iki

In between

A metà fra una sedia e una poltroncina, Lucylle di Lema combina le caratteristiche di entrambi i pezzi. Disegnata dal designer Roberto Lazzeroni nel 2020, ha seduta e schienale imbottiti su struttura in massello di frassino tinto rovere, con rivestimenti in pelle o ecopelle, impreziositi da cuciture ribattute.

Lucylle di Lema, design Roberto Lazzeroni; prezzo su richiesta – lemamobili.com
sedia lucylle

Nell’immagine di copertina, la serie Lucylle di Lema, design Roberto Lazzeroni

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