La gestione dei rifiuti spesso è problematica ma, anche se in Italia cresce la produzione di rifiuti pro capite, sono sempre di più le persone ad impegnarsi per una loro corretta gestione.
Quanti rifiuti producono le nostre città?
Il tema della sostenibilità, sempre più condiviso, tocca anche la gestione dei rifiuti, spesso problematica. Dai vari rapporti sui rifiuti pubblicati, la quantità di rifiuti urbani prodotti è aumentata del 2%, arrivando (nel 2018) a circa 30,2 milioni di tonnellate. I valori pro capite più elevati si riscontrano nel Centro Italia, dove In Emilia Romagna la media di rifiuti annui per abitante è 660 kg.
Fortunatamente arriva anche la conferma della crescita della raccolta differenziata, che raggiunge il 58,1%, anche se solo 7 regioni hanno raggiunto e superato gli obiettivi per la raccolta differenziata al 65% fissati dal D.lgs n.152/2006 e dalla Legge del 27 dicembre 2006 n.296. A queste norme si affianca la direttiva 2008/98/CE, modificata dalla direttiva 2018/51/UE, che punta alla diffusione dell’economia circolare, introducendo dei target per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti. Per fare ulteriori passi avanti, è importante lo sviluppo di un sistema di gestione integrato dei rifiuti, con impegno da parte delle amministrazioni e, anche, di ogni singolo cittadino. Ecco alcune buone pratiche che ognuno di noi può mettere in atto.
Fare nel modo corretto la raccolta differenziata
Oltre alle regole fissate dal proprio comune, per fare correttamente la raccolta differenziata è fondamentale leggere le indicazioni segnalate sulle confezioni dei prodotti. In generale, poi, plastica e vetro vengono riciclati, ma i contenitori vanno sempre svuotati e puliti.
Attualmente l’87,1% delle famiglie differenzia e ricicla correttamente la plastica, l’85,9% il vetro e l’86,6% la carta. Per aiutare le persone nella raccolta differenziata sono nati anche i cestini intelligenti, che leggono il codice a barre di un prodotto e offrono indicazioni sul dove buttarlo. Sono state fatte anche proposte per fornire alle abitazioni e ai condomini appositi contenitori per la raccolta, connessi tramite RFID. Lo scopo è organizzare la raccolta dei rifiuti secondo le reali necessità delle persone e in modo più efficiente.
I RAEE sono rifiuti speciali
I RAEE, ovvero Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, sono rifiuti da smaltire separatamente, in modo da recuperare i singoli componenti in sicurezza e riusarli come nuove materie prime.
Per facilitare la raccolta di questi dispositivi, è possibile far riferimento ai venditori di questi stessi prodotti (negozi di elettronica, elettrodomestici, ecc…), supportati poi da appositi consorzi che si occupano della raccolta dei RAEE, trasportandoli presso gli impianti specializzati nel loro smaltimento. Questi consorzi si impegnano anche nella diffusione di informazioni utili. In questo articolo, ad esempio, si parla proprio di RAEE e dei consigli del consorzio Ecolamp.
Ridurre, riciclare e riusare
Per quanto possa sembrare banale, produrre meno rifiuti è la prima buona pratica da applicare e per questo è consigliabile scegliere prodotti sfusi e alla spina, lavabili e riutilizzabili. Dopo di che, entrano in gioco il riciclo e riuso, per dare seconda vita a prodotti e materiali anziché trasformarli in scarto. Sono sempre più diffuse le soluzioni di riciclo creativo, con cui si possono realizzare anche componenti d’arredo o accessori come vasi e contenitori.
Un’altra possibilità è quella di riciclare la frazione organica, con un sistema di compostaggio domestico. Il compost è il risultato di un processo di decomposizione dei rifiuti organici, ottenuto mediante l’uso di una compostiera e perfetto per fertilizzare orti e giardini.
Si produce con scarti di frutta e verdura, piante tagliate, erba o resti di potature. Sono nati diversi prodotti per il compostaggio domestico, di prezzi e funzionalità differenti, tra cui anche soluzioni più tecnologiche, come quella presentata in questo articolo.
Produrre compost, inoltre, permette di ottenere una riduzione sulla TARI, con una scontistica che varia da regione a regione. Chi è interessato deve richiedere informazioni all’Ufficio Tributi del proprio comune.