Vi sarà capitato in più occasioni di sentire parlare di materiali isolanti, soprattutto se siete in procinto di cambiare casa o di ristrutturare la vostra. O semplicemente se la vostra impresa vi consiglia di utilizzare un materiale piuttosto che un altro e vi coglie impreparati.
Isolare termicamente l’involucro di un edificio rappresenta uno degli strumenti più efficaci per ridurre in modo significativo le perdite di calore e di energia sia nelle nuove costruzioni che negli edifici esistenti. Esattamente come noi, quando fa freddo, ci proteggiamo indossando un cappotto così le case vanno protette da un adeguato isolamento termico per trattenere il calore all’interno durante i mesi invernali.
Con il termine di materiale isolante sono indicati tutti i materiali con un valore di conduttività termica inferiore a 0,10W/mK (Watt su metro-Kelvin), e la conduttività termica λ (Lambda) è un valore specifico di ogni materiale e indica la quantità di calore che passa attraverso un materiale: più piccolo è tale valore più un materiale è isolante.
In generale un materiale isolante è leggero e poroso mentre materiali buoni conduttori di calore sono caratterizzati da una elevata densità. Ad esempio se un pannello di materiale isolante ha λ = 0,04 W/mK e il cemento ha λ = 2,10 W/mK, è come dire che 15 cm di isolante equivale ad un muro di cemento spesso 8 metri.
I materiali termoisolanti si possono classificare in base alla loro origine in:
- materiali di origine minerale: fibra di vetro, lana di roccia, calcio-silicato, vetro cellulare, argilla espansa, perlite espansa.
- materiali di origine sintetica: polistirene espanso sinterizzato (EPS), polistirene espanso estruso (XPS), poliuretano.
- materiali di origine vegetale: sughero, fibra di di legno, di cellulosa, di canapa, di lino, di cotone, paglia.
- materiali di origine animale: lana di pecora.
Questi materiali in genere sono disponibili in vari formati: come pannelli rigidi, come feltri morbidi e materassini, come materiale sfuso (granuli, fibre, fiocchi) e a seconda dell’uso che si deve fare sono più o meno adatti l’una o l’altra tipologia. Ad esempio nelle nuove costruzioni si possono utilizzare i pannelli rigidi di varia natura, mentre negli edifici esistenti dove ci sono più vincoli, è più indicato ricorrere a materiali sfusi e/o più morbidi che si adattano meglio a irregolarità.
I criteri di scelta del materiale da utilizzare sono numerosi, innanzitutto la posizione rispetto all’elemento costruttivo: l’elemento isolante può essere posizionato all’esterno, nell’intercapedine oppure all’interno dell’involucro.
Per i cappotti esterni sulle facciate sono indicati i pannelli rigidi in Eps, Xps, fibre minerali, di canapa, di legno e in sughero.
Per l‘isolamento in intercapedine saranno più indicati pannelli o materassini morbidi in fibra di lino, di canapa, minerale, di legno, oppure materiali di riempimento come fiocchi d cellulosa, granuli di sughero, perlite espansa.
Nelle situazioni in cui non è possibile intervenire in esterno, si possono utilizzare soluzioni di isolamento dall’interno con materassini in fibre minerali o vegetali, oppure con pannelli in calcio silicato indicati soprattutto in situazioni a rischio di umidità. Lo svantaggio dell’isolamento dall’interno è il rischio di incorrere in problemi di condensa interstiziale: occorre in tal caso ricorrere ad alcune soluzioni correttive in presenza di ponti termici causati da discontinuità di materiali e sarebbe auspicabile prevedere un sistema di Vmc (ventilazione meccanica controllata) per regolare e tenere sotto controllo temperatura e umidità dell’aria nell’abitazione. In ogni caso nella progettazione e realizzazione di un isolamento interno, è sempre necessario affidarsi a tecnici competenti che sappiano valutare caso per caso i punti di criticità.
Un parametro importante da tenere in considerazione è lo spessore del materiale isolante: in generale più è spesso l’isolante, maggiore sarà la sua capacità di mantenere più a lungo il calore fuori dalla parete e più efficace sarà il suo potere isolante.
Anche il tetto è un ambito di impiego molto importante per una buona riuscita del contenimento della dispersione del calore e se l’isolamento è posto all’esterno della struttura è consigliabile utilizzare materiali come il sughero, la lana di roccia ad alta densità o la fibra di legno rispetto a materiali sintetici, poiché mentre d’inverno risultano ugualmente efficaci, in estate la loro poca massa provoca un surriscaldamento immediato dei locali sottostanti.
Qualora l’isolamento del tetto avvenga all’interno della struttura, tra un travetto e l’altro, allora è consigliato l’utilizzo di feltri morbidi in fibre minerali o in fibre di legno, di pecora, di canapa o di lino, facilmente adattabili alle misure irregolari.
È molto importante affidarsi sempre ad un’impresa specializzata e che utilizzi materiali certificati, dei sistemi di posa completi secondo un protocollo ben definito.
I costi di un sistema comprensivo di posa che utilizza pannelli in Eps per un cappotto di 10 cm è pari a 40,00-45,00€/mq, mentre per un sistema in lana di roccia intorno ai 70€/mq, e per un sistema in sughero pari a 95,00€/mq.
Mentre i costi dei materassini in fibra, per coibentazioni di tetti dall’interno o per l’isolamento delle pareti dall’interno, possono variare da 25,00-35,00€/mq per sistemi in fibra di legno e in sughero a 120,00€/mq per pannelli in calcio silicato. Da qualche anno esistono inoltre in commercio pannelli isolanti “di nuova generazione” (Aerogel) composti da un isolante nanotecnologico in Aerogel accoppiato ad altri strati traspiranti, che sono caratterizzati da un altissimo potere isolante con un minimo spessore (1-2cm) e vengono utilizzati in situazioni dove è necessario isolare nel minor spazio possibile.
Ma proprio per la loro natura e per il loro carattere ancora sperimentale, hanno costi molto elevati, così come i Vip (Vacuum insulation panels), pannelli sottili che sfruttando il principio del sottovuoto risultano altamente isolanti.
Nelle immagini dove è presente il sughero, si tratta di sughero espanso con marcatura CE e certificato per la bioedilizia.