Il galateo non ha tralasciato l’alcol come argomento di indagine, fissando alcune regole che lasciano, in realtà, molta libertà. In questo caso il buonsenso è la prima legge, bere è un piacere, ma per la nostra sicurezza e quella degli altri è bene non arrivare neanche a essere brilli, tantomeno ubriachi. Il bon ton non considera neppure l’evenienza.
Al ristorante. Il compito di scegliere il vino spetta a chi invita, dopo essersi informato sulle preferenze degli altri commensali, e a lui il cameriere chiederà giudizio favorevole sull’etichetta scelta. Il cameriere servirà allora tutti o, in una situazione più informale, sarà chi ha ordinato a versare il vino prima alle donne, partendo dalla signora alla propria destra, e poi agli uomini.
A casa. I vini comuni vanno versati nelle bottiglie o nelle caraffe da tavola, mentre i vini pregiati possono rimanere nella bottiglia originale. La bottiglia dev’essere portata a tavola già stappata con un tovagliolino avvolto intorno al collo e, nel versare il vino, tenuta per il corpo, facendo attenzione a non toccare il bicchiere. Il vino non va versato prima che sia stato servito il primo piatto e, in presenza di diverse tipologie, non si tolgono i bicchieri dato che ognuno ha il proprio scopo.
La regola fa servire per prima la donna alla destra del padrone di casa, poi quella alla sua sinistra e via di seguito, passando successivamente agli uomini. La birra è la giusta alternativa alcolica durante i pranzi informali – “colazioni” nel gergo del bon ton – e dev’essere servita ghiacciata negli appositi bicchieri grandi che ne esaltano la fragranza. Si può invece pasteggiare a champagne nelle occasioni importanti, servito freddissimo nelle omonime coppe o nelle flûte, oppure lo si può servire al posto del vino dolce, insieme ai dessert.
Aperitivi e liquori. L’aperitivo offre l’occasione di bere superalcolici prima di cena, alternandoli a vino e cocktail. La padrona di casa preparerà e porgerà direttamente il bicchiere agli ospiti, aiutata nel caso dalla cameriera che, se presente, si servirà invece di un vassoio. I liquori si servono sempre dopo il caffè. Cognac e digestivi sono indicati dopo un pranzo, cui si vanno ad aggiungere whisky, liquori dolci e superalcolici dopo una cena. Ognuno ha il proprio bicchiere: il cognac si serve nel Napoleon, il whisky in bicchieri non a calice mentre digestivi, superalcolici e liquori dolci in bicchieri piccoli, semplici o a calice.
Nell’immagine di copertina: Spiegelau con la linea The Perfect Serve Collection di Stephan Hinz
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