di Angelamaria Santoro. Specialista in medicina interna – medico ospedaliero in servizi di medicina d’urgenza e pronto soccorso e volontaria Settore Sanità dell’associazione consumatori Konsumer Italia.
Le abitudini degli italiani, causa pandemia, sono cambiate e tutti hanno trascorso più tempo a casa. Questo ha fatto sì che il numero di incidenti domestici aumentasse ma, gli anziani, restano essere comunque tra i soggetti più a rischio. La tendenza generale ha infatti dimostrato che, fra tutte le fasce della popolazione che trascorrono più tempo in casa, quella riguardante gli anziani, riscontra il dato maggiore di incidenti fra le mura domestiche.
Le cadute sono sicuramente gli inconvenienti più comuni e difficili da affrontare, soprattutto per le persone sole. Con il lockdown abbiamo difeso le persone più vulnerabili dal rischio di contagio ma inevitabilmente è aumentata l’inattività e la mancata esposizione alla luce solare, con conseguente impoverimento della massa muscolare e riduzione della capacità di evitare cadute. La prevenzione resta comunque la strategia più efficace; attraverso poche e semplici regole ci si può salvaguardare.
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Inoltre, un valido supporto può essere dato dalla domotica assistenziale che, rispetto alla soluzioni di domotica per rendere più smart la nostra casa, risponde meglio alle esigenze di anziani e di tutte quelle persone che non sono autosufficienti, creando così spazi più confortevoli e sicuri, in tutta la casa.
Come ad esempio, altoparlanti intelligenti e telecamere connesse con i familiari, che possano intervenire in caso di emergenza. E ancora, app da installare su cellulari che, tramite un semplice tasto, invia una richiesta di SOS simultanea ai contatti indicati, rilevando anche automaticamente le cadute, perché in molte situazioni pochi minuti possono valere una vita.
Per le persone con difficoltà motorie, anche rivedere l’arredamento nell’ottica di un uso più “facilitato” e funzionale, può essere di aiuto allo svolgimento della vita quotidiana; si rende quindi indispensabile organizzare gli ambienti in modo razionale dotandoli di piccoli accorgimenti che all’atto pratico forniscono un aiuto fondamentale.
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Ad esempio, per ridurre il rischio di cadute accidentali, è necessario assicurare una buona illuminazione di ogni ambiente della casa, in modo da eliminare tutte le zone d’ombra, o anche scegliere mobili privi di spigoli o installare i sanitari a specifiche altezze.
A parte queste indicazioni per gli arredi e gli aiuti forniti dalla tecnologia, fra l’altro in continua evoluzione, quando si verifica una caduta, cosa si può concretamente fare nell’immediato?
Se ci troviamo di fronte a una persona che è caduta, la prima cosa da fare è verificare se risponde, se reagisce ai nostri stimoli. Cercare quindi di interagire facendo domande che aiutino ad individuare dove è il dolore o come si è verificata la caduta, per capire ad esempio se ciò è conseguenza della perdita di sensi.
Il dolore può indicare l’evenienza di una frattura e allora bisogna porre molta attenzione nello spostare la persona, perché le manovre effettuate per tentare di rialzarla possono provocare danni maggiori, soprattutto in caso di fratture gravi.
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Se poi la persona non risponde e non è cosciente, la prima cosa da fare è chiamare aiuto e contattare il sistema di emergenza. Il numero da contattare è il 112, che si può chiamare da tutti i telefoni fissi e cellulari anche se non c’è campo, e la chiamata è sempre gratuita, quindi è possibile effettuarla anche se non c’è credito nel cellulare.
Contestualmente, anche se difficile, dobbiamo cercare di mantenere la calma, e all’operatore che ci risponde fornire risposte chiare e precise, specie sull’indirizzo da raggiungere.
Il soggetto anziano, inoltre, perde la capacità di rialzarsi da solo e la permanenza in una posizione statica sul pavimento freddo può portare ulteriori danni all’organismo.
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E’ bene ricordarsi sempre che trattandosi di un una persona fragile, anche in caso di primo intervento, è richiesta una maggiore attenzione e sensibilità. Infatti, non va sottovalutato l’aspetto sociale legato all’incidenza psicologica che questo tipo di infortuni ha sulla popolazione che considera la casa il luogo sicuro per eccellenza.
Ed è per questo che, oramai, si considera necessario affrontare questa problematica anche con campagne di prevenzione verso tutti i soggetti, non solo anziani, e formare anche appositi operatori sanitari, che abbiano le competenze specifiche per valutare ad esempio, la sicurezza degli ambienti domestici.
Per maggiori info e dettagli – konsumer.it
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