Le dimensioni contano? In questo caso, direi proprio di si. Quante di noi hanno sognato, guardando i film, di avere una di quelle meravigliose cucine vista giardino, piscina o skyline? Sicuramente bellissime, le cucine in open space non hanno solo pro, ma anche alcuni contro: innanzitutto hanno bisogno di essere alloggiate in ambienti davvero molto grandi (quasi mai a disposizione, ormai, salvo rari e fortunati casi) e poi sono decisamente costose, in quanto spesso superaccessoriate e composte da tanti moduli.
Perché, allora, non prediligere cucine compatte, salva spazio e colorate? Chi ama la filosofia del less is more sarà ben contento di immaginare dei blocchi stile “nautico”: piccoli magari, ma con ogni cosa al posto giusto. Senza spreco alcuno. Naturalmente, molto dipende non solo dal budget a disposizione, ma dalla metratura e dalle abitudini del fruitore.
DIPENDE DA QUANTO CUCINI..E PER QUANTI!
Questa è una semplicissima equazione: il numero delle persone che dispongono della cucina è inversamente proporzionale a quanto spazio questa necessita. Non si tratta solo di misure tecniche – numero di fuochi e di pensili, lavabo a doppia vasca, frigorifero all’americana, pozzetto, numero di elettrodomestici – quanto proprio di ingombri e abitudini. Si cucina tanto o si cucina poco? Questo può fare un’enorme differenza, in termini di capienza generale e di strumenti.
Cucina by Zampieri
CUCINE ABITABILI
Un tempo le famiglie si riunivano a cena intorno ad un grande tavolo e, chi poteva permetterselo, mangiava primo, secondo, contorno, frutta e dolce. Un’infinità di stoviglie, posate e tovagliati accompagnavano la vita di tutti i giorni, richiedendo spazi e mobili contenitori ad hoc: oggi, che le abitudini e i ritmi sono decisamente altri, disporre di ambienti cucina ampi e abitabili non è sempre condizione necessaria. Purché, da regolamento edilizio, non si abbiano meno di 15 metri cubi a disposizione, con un altezza di 2,70 metri ( le altezze inferiori – 2,40 mt – sono possibili sono per bagni, corridoi e ripostigli ).
Cucina by Aran
FUNZIONALITA’ Vs COMODITA’
Le “tiny kitchens” hanno, a loro favore, il fatto di essere talmente compatte da non permettersi sprechi. E’ sul sapiente gioco d’incastri che si sviluppa il loro concept: pochi elementi ma pensati al dettaglio. Iper funzionali per definizione a volte sono una scelta, a volte una necessità. Le grandi cucine invece hanno come grande plus quello di essere comode. Che non è cosa da poco. Ogni cosa trova uno spazio per essere riposta e alloggiata al meglio. Un esempio: le grandi cucine hanno quasi sempre i pratici forni a colonna, altezza busto, mentre chi non ha spazio è costretto ad alloggiarli sotto i fuochi, per ottimizzare.
Piano cottura salvaspazio by Alpes
Cucina by Bosch
CUCINE A ISOLA
Di blocchi centrali ad isola, ne esistono, ormai, tante tipologie, configurabili e versatili. Conviviale per eccellenza – intorno alle isole ci si ferma, si mangia, si chiacchiera – è la conformazione scelta da chi dispone di open space contigui o chi ama le cucine a vista sul soggiorno: è infatti l’unica che non contempla separazioni e partizioni consentendo di utilizzare meno pensili e garantire più piani di lavoro. C’è chi la utilizza come estensione del tavolo, un bancone snack/colazione, chi preferisce alloggiarci i lavelli, e chi i fuochi ( meglio se ad induzione ). Insomma, ad ognuno il suo.
Cucina by Abimis
Cucina by Alpes
SBIZZARRIRSI O RESTARE SERI?
E’ tutta una questione di proporzioni. Le grandi cucine, proprio in quanto dimensionalmente e visivamente ingombranti, di solito optano per finiture più neutre e tonalità cromatiche che non stufano: bianche, grigie, sabbia, acciaio, legno naturale. Le cucine piccole invece, offrono possibilità più giocose, proprio perché occupando poco spazio tendono a dichiarare la loro presenza scenica con finiture e colorazioni decisamente più vivaci: rosse, blu, verdi, laminati, stampati, pattern.
Cucina by Aran
Nell’immagine di copertina, cucina by Zampieri