Negli ultimi mesi le abitudini del nostro quotidiano si sono trasformate, tra smart working e ‘clausure’ forzate, si è riscoperto il ruolo fondamentale della casa e dei suoi spazi. È il nuovo, o meglio ‘riscoperto’, luogo dove vivere e organizzare la nostra vita. Questo periodo, in via di trasformazione e volto a un graduale ritorno alla normalità, ha dato, come non succedeva da anni, il tempo reale per fare ordine nella nostra abitazione. Una rinnovata disposizione che, attraverso piccoli dettagli, permette di vivere al meglio la casa, intanto che il lockdown sta allentando i cordoni delle disposizioni restrittive, pur lasciandola come location principale delle nostre vite.
È la visione di questa nuova realtà che ha portato a prendere in mano, una volta per tutte, la vera natura del nostro interior e trasformarlo in qualcosa che sia funzionale oltre che esteticamente bello. In quest’ottica sono utilissime le direttive di veri esperti dell’arte di arredare, ecco allora alcuni consigli di Andrea Castrignano, il famoso interior designer che abbiamo imparato a conoscere attraverso il docu-reality “Cambio casa, cambio vita!”.
Smart-Working
In questi mesi quasi otto milioni di italiani hanno lavorato tra le mura della propria abitazione. Passati i primi tempi, in cui sembrava quasi una vacanza poter fare tutto da casa, ci si è presto accorti che, senza un’organizzazione degli spazi dedicati al lavoro, lo smart-working ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo incubo. Soprattutto se non si abita da soli. La cosa più importante è ricavare un luogo specifico, idoneo e funzionale, facile da mettere in ordine e dove sia possibile concentrarsi.
La zona living è quella più idonea dove la libreria potrà diventare la zona office ideale. Ovviamente bisognerà ricavare una scrivania, a meno che non si usi il tavolo da pranzo – quindi anche la cucina può essere una location adatta – preferibilmente vicino alla finestra. La luce naturale è un fattore importante per non stancare la vista e, quando viene a mancare, una piccola lampada direzionabile sul tavolo sarà perfetta per illuminare la nostra location di lavoro casalinga.
Documenti e materiali dedicati al lavoro possono essere riposti in scatole con coperchio facilmente riponibili che, una volta chiuse e messe via, faranno immediatamente ordine senza il rischio di perdere qualcosa. Altro fattore determinante è la sedia giusta. In casa spesso non si ha quella adatta a stare seduti tutto il giorno davanti a uno schermo ma un cuscino morbido, semplicemente aggiunto anche alla sedia della cucina, farà davvero la differenza.
Una delle cose più rappresentative dello smart-working sono le riunioni in videoconferenza. In questo caso bisogna un attimo organizzarsi, soprattutto se non abitiamo da soli. Il luogo ideale, in caso di convivenza, è la camera da letto data la possibilità di chiudersi dentro, avendo l’accortezza di scegliere un punto che lasci intravedere alle vostre spalle la parete o, al massimo, le ante dell’armadio. Altrimenti si può scegliere di posizionarsi alle spalle della libreria o di qualche parete decorata con una bella quadreria, dando così un’immagine senz’altro più professionale. In entrambi i casi è importantissima una cosa: l’angolo ‘da videoconferenza’ deve essere ben illuminato.
Sistemare la libreria
La libreria, come accennato nel punto smar-working, ha ritrovato la sua funzionalità diventando anche lo sfondo ideale della zona office. Proprio per questo motivo è giunta l’ora di darle una vera e propria sistemata, riorganizzandola in maniera pratica ed esteticamente bella da vedere. Si possono creare zone per riporre le scatole dove si conservano i documenti e gli ‘strumenti’ di lavoro ma è l’occasione giusta per sistemare i libri e definire spazi e vuoti di sicuro impatto visivo.
Un modo raffinato è quello di ordinare i libri per colore dei dorsi e dare un po’ di movimento tra i ripiani, creando blocchi cromatici e tenendo conto anche dell’argomento. Senza lasciare zone troppo vuote o, al contrario, troppo piene, bisogna giocare sull’equilibrio tra libri e oggetti, capace di creare un’armonia dal forte impatto estetico. I suppellettili, le fotografie, piccoli vasi e sculture, saranno separé concettuali e daranno movimento all’ensemble generale.
Un passo in più, se la libreria non ha sfondo e soprattutto si è avvezzi un minimo al bricolage, è quello di giocare con il colore. Parliamo di mensole a muro o librerie autoportanti. Colorare lo sfondo o la parete dietro i ripiani creerà un elegantissimo contrasto con i libri, donando un grande cambiamento all’interior generale della stanza, senza stravolgere l’arredamento già presente.
La disposizione degli oggetti
Rimanere molto tempo in casa può far saltare all’occhio qualche difetto nel nostro arredamento oppure dar noia nel vedere sempre lo stesso scenario. Questo periodo è l’occasione perfetta per cambiare la disposizione di alcuni mobili e, soprattutto, degli oggetti che vanno a definire il nostro interior. Piccoli complementi, quadri, piante e cuscini sono i primi a creare la possibilità di rinnovare l’ambiente casalingo, gli alleati più importanti per creare soluzioni nuove e capaci di rivoluzionare in piccolo il nostro arredamento.
Due regole da seguire sono quelle di tenere d’occhio i colori e le proporzioni, senza dimenticare l’illuminazione, naturale e non. I cambiamenti portano sempre a un rinnovo della percezione dell’ambiente che ci circonda e nuove postazioni di suppellettili e complementi possono creare dal nulla angoli d’arredo – come una zona lettura con una poltrona, una lampada e un tavolino – oppure mettere in evidenza quadri e poltroncine che prima ‘sparivano’ nell’arredamento generale.
Le immagini e i consigli sono dell’interior designer Andrea Castrignano, ph. credit Armando Moneta, Riccardo Gasperoni, Riccardo Lanfranchi – andreacastrignano.it