di Stefania Fanchini – architetto paesaggista
Ghirlanda, dolce sentore di festa in arrivo. E’ senza dubbio una delle decorazioni natalizie più amate per addobbare le case durante le feste di Natale, da appendere alla porta o sopra il camino oppure da utilizzare per la celebrazione dell’Avvento secondo la tradizione nordica, con l’accensione ogni domenica di una candela viola o rosa per le quattro settimane che conducono al Natale.
Immagine di foryouasiago.com
Nell’antichità la ghirlanda è sempre stato simbolo di vittoria e la forma circolare di eternità: i raffinati greci dedicavano ghirlande agli dei come dimostrazione di amore eterno, i pragmatici romani ai governanti dell’Impero. E oggi? L’arte dell’intreccio della ghirlanda circolare, nonostante un chiaro rimando alle tradizioni nordiche, è molto sentito anche in Italia. Proposta dai floral designer in mille varianti, richiede in realtà tecniche precise per la sua esecuzione a regola d’arte, soprattutto nei formati ‘macro’.
Immagini by Floring
Floring, affascinante laboratorio di decorazione floreale e di oggettistica vintage all’interno di un piccolo cortile nel centro storico di Legnano, ha appena concluso un bellissimo workshop sulle ghirlande natalizie. Cristina Colombo, la proprietaria, e Rossella Volpi insegnante del Garden Club di Milano creano sempre un’atmosfera molto speciale in atélier in queste occasioni, curando ogni minimo dettaglio per far vivere alle loro clienti un’esperienza unica che va ben oltre l’insegnamento.
“E’ incredibile come ci si dimentica del tempo e si pensa solo al piacere di creare da sé una ghirlanda da portare a casa e magari replicare” racconta Rossella, rivelandomi come sia in fondo terapeutico dedicarsi una pausa dallo stress quotidiano, totalmente immerse nei profumi del Natale e con le ‘mani nel verde’.
Cristina e Rossella hanno tanti anni di esperienza professionale alle spalle di allestimenti ed eventi floreali di ogni genere, ma soprattutto la preparazione di una scuola che le ha formate tecnicamente e stilisticamente, fatto non irrilevante in un periodo in cui è di gran moda la composizione floreale e tutti credono di saperla fare solo per il fatto di avere una buona manualità, un po’ come accade per la cucina!
Immagine di Ginevra Mocchetti
COME SI FA
Si parte da una forma circolare in paglia o in rami intrecciati (reperibile in qualsiasi garden center ben rifornito) e si procede legando in senso orario rami di abete nobilis o normandiano, eucalipto, ilex etc. al supporto, utilizzando una matassina di filo metallico sottile. ‘La tendenza è quella di stringere e compattare il verde. E’ un fatto istintivo e anche caratteriale, ma il segreto di una ghirlanda bella e naturale è la morbidezza. Ci si arriva con l’esperienza’.
Immagine di Photo-Works
Una volta creata la base verde monocromatica o anche variegata, si può procedere a personalizzare con tutto quello che si desidera: elementi naturali raccolti nel bosco o nel proprio giardino di casa come foglie di Magnolia grandiflora, bacche e pigne o piccoli frutti anche da dorare o spruzzare di neve sintetica, appositamente cucinati in forno come biscotti aromatici o agrumi in fette, bastoncini di cannella, nastri di ogni genere e foggia, rami sottilissimi di luci.
Tanto spazio alla fantasia. Trucchi e segreti del mestiere vengono sapientemente svelati con garbo da Rossella e Cristina durante tutta la realizzazione e si intrecciano in sottofondo ai commenti divertiti delle persone, in un brusio profumato di felicità e soddisfazione. Ed è questo il grande vantaggio di partecipare a un workshop, regalarsi del tempo per se stessi. Un’ottima idea regalo. Buona ghirlanda a tutti. – floring.it
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