L’avvicinarsi del caldo fa subito pensare al comfort e al fresco che il nostro amato climatizzatore (che abbiamo installato in casa) può regalarci. Spesso però il climatizzatore viene considerato come un comune elettrodomestico, senza tenere conto che per funzionare al meglio, in modo efficiente e per non rischiare di riempire i nostri ambienti con aria insalubre è necessario pulirlo, controllarlo ed effettuare la corretta manutenzione dell’impianto.
Non esiste una cadenza fissa per effettuare la manutenzione degli impianti domestici, ma è buona norma farlo prima della stagione estiva, quando ancora non viene usato con regolarità. Inoltre, per allungare la vita del climatizzatore sarebbe bene proteggere il “motore” esterno, durante i mesi invernali, con una copertura adatta.
Ma quindi come si pulisce il climatizzatore? È necessario rivolgersi a un tecnico o è possibile farlo da soli? Quali sono le operazioni da effettuare?
Innanzitutto una regolare e corretta manutenzione dell’impianto garantisce il corretto funzionamento, riduce gli sprechi energetici e soprattutto ci regala un’aria priva di allergeni, polveri e batteri.
Climatizzatore Stylish by Daikin
Manutenzione: come e chi?
Le accortezze e le operazioni da eseguire sono diverse, alcune così semplici che possiamo effettuarle da soli, mentre altre necessitano sicuramente dell’intervento di un tecnico abilitato.
- pulizia delle unità interne ed esterne del nostro impianto per verificare che tubazioni e cavi siano integri;
- pulizia dell’unità esterna (soggetta di solito alle intemperie!) da incrostazioni e polvere;
- controllo dei filtri e conseguente pulizia per eliminare polvere e batteri che rendono l’aria poco salubre;
- controllo del gas refrigerante sia per le eventuali perdite, sia per il livello;
- controllo del funzionamento del condensatore poiché anomalie o malfunzionamenti portano a scarsa efficienza e sprechi energetici.
Alcuni di questi interventi possono essere effettuati da soli, ma sicuramente per il controllo del gas, del motore e la pulizia di alcuni filtri è necessario affidarsi a un tecnico specializzato.
Per quanto riguarda la pulizia del motore esterno (se facilmente raggiungibile) è essenziale assicurarsi che l’apparecchio sia spento prima di smontare la griglia di protezione ed eliminare la polvere accumulata sulle pale. È possibile utilizzare un aspirapolvere per aspirare foglie o detriti che possono essere entrati. Successivamente, un panno bagnato per rimuovere la polvere.
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Pulizia dei filtri del climatizzatore
Per quanto riguarda la pulizia dei filtri, occorre valutare quanto viene utilizzato il climatizzatore: un uso intenso, infatti, potrebbe richiedere anche la pulizia ogni mese. Con l’aiuto del manuale di istruzioni è possibile eseguire questa operazione da soli per capire dove sono posizionati e come toglierli dal climatizzatore.
Una volta tolto, il filtro va lavato delicatamente con acqua e sapone neutro oppure con spray disinfettanti specifici per igienizzare il condizionatore. Fondamentale l’asciugatura del filtro prima di reinserirlo.
Se si riscontrano danni al filtro è necessario sostituirlo e in questo caso solo un tecnico è in grado di consigliare su quello adatto da acquistare, poiché in commercio ne esistono di diverse tipologie: ai carboni attivi, fotocatalitici, elettrostatici… e così via.
Ricarica gas del climatizzatore
Per quanto riguarda, invece, la verifica del gas refrigerante e il funzionamento del condensatore, è necessario affidarsi a un tecnico poiché queste problematiche richiedono competenze specifiche. Il malfunzionamento di un climatizzatore provoca un calo di rendimento e un abbassamento dell’efficienza energetica e porta a un aumento dei consumi e ovviamente non garantisce il comfort ottimale. Il controllo del gas deve essere effettuato da un’azienda certificata con personale in possesso del patentino per operare con i gas refrigeranti (Fgas).
Se ci si accorge che il condizionatore non raffresca più adeguatamente, potrebbe essere necessaria una ricarica del gas: anche in questo caso si consiglia uno specialista perché potrebbe trattarsi di una perdita nell’impianto e, quindi, è un’operazione che richiede sia conoscenza dei gas, sia esperienza nell’utilizzo della strumentazione. In questo caso, l’impianto va svuotato, identificata la perdita, riparato, messo in pressione con azoto, fatto il vuoto e, infine, ricaricato il gas.
Un consiglio importante: se l’installatore afferma che ogni anno bisogna ricaricare il clima, non va bene, perché è un’operazione che non si deve ripetere annualmente e significa solo una cosa, sta mascherando una perdita nell’impianto.