luci da esterno giardino

Euroluce 2019 – quando il piccolo stupisce alla grande

di Andrea Calatroni.

Visitare il Salone del Mobile è un’esperienza impegnativa, quasi un’impresa vista l’estensione della Fiera e il crescente numero di eventi Fuorisalone che affollano la città. Così è stato fino a dieci anni fa, quando ho deciso che come giornalista mi sarei dedicato all’illuminazione. Da allora mi sono concentrato solo su Euroluce che ogni biennio presenta lo stato dell’arte nel design della luce, ne mostra le cosiddette eccellenze, le innovazioni e le ambizioni. E il 2019 non è stato da meno.

Come ogni anno ho allestito delle classifiche molto personali, basate su riflessioni e osservazioni ragionate e sostenute da criteri che vanno dall’estetica alla funzionalità, dalla ricerca al contesto storico. Dieci anni d’esperienza mi hanno portato a valutare (quasi) obiettivamente i vari prodotti. Iniziamo con la Top Five, la short list dei prodotti che più mi hanno affascinato dentro e fuori Euroluce.

Al primo posto c’è Bird di Bernhard Osann per Nemo Lighting. Perché ho scelto questa lampada? Per tre motivi: la semplicità formale, la tecnologia e il divertissement. Bird è una linea, un ramo ipertecnologico e luminoso, formalmente molto semplice e per questo affascinante, c’è solo ciò che serve. Inoltre, è un tour de force produttivo incredibile, dallo spessore ridotto (solo 15 mm) al sensore di presenza (on/off e dimmer) e alla testa ruotante. È un divertente ossimoro, è instabile ma equilibrata, dopo averla appoggiata si autocentra in attesa dell’accensione.

Lampada Bird by Nemo Lighting
lampada bird
In seconda posizione si trova la collezione Noctambule di Kostantin Grcic per Flos. Forse una scelta scontata, ma le ultime nate dell’azienda bresciana hanno sempre meritato una menzione speciale, vedi la collezione Arrangments, per l’abbinamento forma/tecnologia che esprimono.

Noctambule rientra pienamente in questa categoria, la sorgente è raccordo e sostegno, un disco nero capace di illuminare e agganciare fino a sei elementi in vetro soffiato (cilindri svasati, coni e cupole). Quasi visibile di giorno, grazie all’interazione del sole, e quasi invisibile di notte, si vede solo la luce.

Lampada della collezione Noctambule by Flos
lampada vetro sovrapponibile
Al terzo posto ho inserito Fienile di Daniel Rybakken per Luceplan. In questo caso sono stato attratto dalla memoria antica contenuta nella forma archetipica della lampada. Fienile è vivace nella versione da tavolo, mimetica in quella outdoor. La tecnologia e le finiture, tra cui il bellissimo rosa violaceo, confermano come Rybakken sia un attento sperimentatore tecnologico, come con Ascent, e un giovane un po’ impertinente. Fienile con la sua presenza illumina e completa ogni composizione living, anche la più eccentrica. È una nota di silenzio.

Lampada Fienile nella versione da tavolo by Luceplan
lampada da tavolo fienile
Girando per i padiglioni e gli stand di Euroluce è stato subito evidente di come il 2019 sia l’anno del cerchio e delle sue declinazioni, dal quadrato stondato all’ellisse. Grandi e grandissimi o piccoli e piccolissimi, ovunque c’erano profili circolari o ellittici. La forma e la sua reiterazione, in combinazioni multiple orizzontali o verticali, inclinate o sfalsate, in legno o metallo o vetro. Cerchi a oltranza, senza soluzione di continuità, ogni produttore ha il suo tondo.

Che sia l’unica possibilità geometrica con i LED? O è solo la forma dell’anno? Buona la seconda direi, un po’ come avviene per la moda, anche la luce segue le tendenze in atto e chiunque voglia stare sul mercato nel 2019 sembra destinato a proporre anelli o semicerchi. Paradigma che la mia personale ricerca prova a confutare. Si possono fare bellissime lampade spigolose e rettilinee, esteticamente potenti anche da sole. Le tre “favorite” sono degli eccellenti solisti.

Lampada Fienile da tavolo nella colorazione rosa
lampada da tavolo fienile rosa
Come ogni anno, prima di arrivare in Euroluce conviene studiare e indagare chi potrebbe portare delle novità interessanti, se non piccole rivoluzioni. Due casi emblematici, a completamento della Top Five, sono stati Lym e Luce&Light.

La prima è una start-up friulana che è andata oltre al concetto di luce fissa. Raramente in una casa si spostano le luci a parete, una volta decisa la posizione la sorgente viene fissata, e vi rimane fino al prossimo trasloco. Lym, con il suo Adaptive System, rende la luce a parete assolutamente mobile.

Un piccolo pannello in cartongesso contenente un dispositivo cablato e magnetico può essere inserito sotto l’intonaco (tanti quanti ne servono) e rasato, dal muro spunta un bollo luminoso sul quale si posso posizionare diversi accessori magnetici. Un elegante spot o un faretto a braccio (entrambi Ø 20 mm), una placca tonda a dodici LED o una mensolina porta-telefono. Tra le altre funzionalità del sistema c’è anche la ricarica wireless per lo smartphone. Un’azienda da seguire con attenzione.

Lampada Adaptive System by Lym
lampada da parete spostabile

lampada parete ricarica wireless
Poi c’è Luce&Light, azienda vicentina nativa LED, che ha presentato Intono l’applique multifunzione: illumina, diffonde musica ed è mimetica. Le ultime due proprietà sono quelle più attrattive. Grazie alla possibilità di configurazione con i sistemi vocali di Google è possibile creare la propria playlist domestica e umorale.

Inoltre, grazie ad un particolare trattamento superficiale può essere rifinita come la parete che la sostiene, e sostanzialmente sparire. Intono è l’oggetto perfetto per il contract, indoor e outdoor. Queste due realtà confermano che il piccolo può stupire meglio del grande. L’importante è avere l’intuizione giusta al momento giusto, il resto poi viene da sé.

Lampada Intono by Luce&Light
lampada applique multifunzione
Nella premessa ho parlato di ambizione che quest’anno ho notato essere molto diffusa. L’ambizione di offrire al cliente di “vivere l’esperienza” di uno spazio arredato monomarca, come avviene per la moda. Se si ama indossare una particolare maison, il passo successivo potrebbe essere possedere una casa griffata dalla stessa. Così come possedere un divano Cassina comporterà avere le lampade Cassina. Da ciò, l’azienda brianzola ha ideato e prodotto la sua prima collezione di luci, sancendo la piena autonomia dai produttori esterni, sia per gli allestimenti che il contract.

Esemplare è la lunga sospensione in vetro soffiato Singapore Sling con finitura balloton, ideale per diffondere la luce e rendere anabbagliante la sorgente. Un’ogiva in vetro balloton sostiene una bolla in vetro trasparente, una composizione semplice ed elegante, ma priva del grande fascino che si riscontra nei prodotti tessili dell’azienda. Un divano Cassina è riconoscibile al primo sguardo, per i dettagli e i tessuti, e le lampade sembrano non essere all’altezza. Un po’ dispiace, ma avranno tempo per perfezionarsi, imparando a loro volta dai migliori. Intanto hanno segnato il punto.

Lampada Singapore Sling by Cassina
lampada in vetro soffiato sospensione
Un discorso analogo potrebbe essere fatto per Ceramica Flaminia e il suo ingresso nel mondo della luce. Un debutto con prodotti molto semplici, quasi no-name, un esordio che vuole marcare un ambito inedito per le aziende del settore bagno, ad esclusione degli specchi. Lo dimostra il fatto che in Euroluce, l’azienda laziale è stata la prima, e unica, a entrare nell’illuminazione. Anche in questo caso è valido il discorso concernente l’autonomia da altri brand, il bagno Flaminia diventa così un’esperienza totalizzante.

La ceramica, materia plasmabile eccezionale, è modellata dai designer con forme basiche un po’ troppo simili alla plastica. L’unico indizio che conferma il materiale scelto è il core business di Flaminia, ogni cosa è in ceramica, e quindi anche le luci, ma non è subito percepibile. A mio parere, anche loro avranno modo di crescere e crearsi la propria identità nel (nuovo) mondo della luce.

Lampade a parete by Ceramica Flaminia
lampade a parete ceramica
Un Euroluce ricco e appassionante quello appena trascorso, che ha creato molte attese e portato innovazioni che si diffonderanno presto nell’illuminazione, rendendola sempre più materia per costruire e connettere lo spazio abitato. Le luci presentate saranno le nuove icone capaci di affiancare o superare quelle storiche? Alcune ne avranno la forza, altre forse no, ma senz’altro faranno parlare di sé.

Nell’immagine di copertina, lampada Fienile nella versione outdoor by Luceplan

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