Ricavare una cabina armadio in casa è il sogno di tutte le donne in primis e in generale di chiunque voglia avere un guardaroba ordinato. Significa avere uno spazio non solo dedicato al guardaroba ma una vera e propria “stanza” aggiuntiva dove vestirsi e far trovare comodamente alloggiamento a tutte le stagioni.
Dire quindi addio al cambio di stagione camuffato da mini trasloco in uno spazio che solitamente ricade nella cantina, per chi la possiede, o a casa della mamma. Vediamo allora come progettare una cabina armadio, quanto spazio ci occorre e quali altri escamotages possiamo escogitare.
Misure della stanza
Dobbiamo partire, sembrerà una banalità, dalle misure della stanza in cui vogliamo inserire la nostra cabina armadio. Di solito, a meno di avere uno spazio che prima era occupato ad esempio da un ripostiglio che non utilizziamo più, la collocazione più naturale è nella stanza da letto. Ma qui dobbiamo tener presente che esiste uno spazio minimo di vivibilità, considerando che possiamo avere un letto matrimoniale come un letto più piccolo.
Parliamo di circa 14 mq occupati nel caso di un letto matrimoniale ( nella superficie è compreso il movimento agevole intorno al letto e lo spazio per i comodini) e di 9mq per una stanza con il letto singolo. Quindi una volta misurata la stanza, sappiamo che la superficie utile per mettere la nostra cabina armadio, sarà quella che rimane dalla sottrazione tra superficie totale e quella occupata dal letto.
Per fare un esempio, una stanza da 4mt x 4mt, potrà ospitare una cabina armadio da 2mq nel caso ci sia un letto matrimoniale e 7mq se il letto è singolo. Naturalmente tanto dipende anche dalla regolarità della pianta, che facilita il lavoro.
Misure della cabina
Abbiamo visto che sono in realtà dettate dalla superficie utile a disposizione. Ma non dobbiamo farci spaventare dal fatto che ad esempio il nostro spazio a disposizione sia di appena 2mq. Pensiamo sempre che una struttura del genere debba utilizzare tutta l’altezza della stanza e che possiamo trovare sul mercato dei moduli con una profondità davvero ridotta ma ugualmente efficace ai fini del nostro obiettivo di avere un guardaroba unico.
Ormai le soluzioni proposte permettono di mettere in piedi, nel vero senso della parola, una cabina armadio di tutto rispetto, con pareti ben attrezzate, con o senza schienali, arricchite da tutta una serie di accessori salvaspazio per il “ricovero” dei vestiti o delle scarpe. La modularità è molto flessibile e in certe situazioni, quando ad esempio abbiamo delle stanze non perfettamente regolari, si avvicina molto al “su misura”.
Separazione degli ambienti
L’ideale sarebbe chiudere la cabina con un divisorio, sia esso in muratura o fatto da pannelli in cartongesso, ad esempio una quinta dietro al letto se abbiamo scelto questa collocazione. Questo perché evitiamo di avere la struttura a vista, e non lasciamo campo libero alla polvere.
Ma anche qui dobbiamo fare i conti con lo spazio a disposizione . Un divisorio in muratura ( anche fatto con i blocchi di calcestruzzo cellulare) occupa come minimo 10cm, ma dobbiamo considerare anche lo spazio di manovra che ci permette di stare in piedi davanti alla cabina ed effettuare tutte le operazioni comodamente. Per questo se ne vanno almeno altri 60cm. Queste misure determinano a priori avere una cabina armadio o un armadio tradizionale. E la regola vale sia per la camera da letto che per corridoi, disimpegni o vecchi ripostigli.
Illuminazione
Fondamentale è vedere tutto al primo colpo. Ovvio che l’ordine con cui abbiamo messo i vestiti è importante ma la corretta illuminazione della cabina armadio è essenziale. Se abbiamo la possibilità, meglio effettuare un controsoffitto e inserire dei faretti led, facendo in modo che l’illuminazione prenda il contenuto della cabina e lo spazio davanti ad essa, quello in cui ci muoviamo noi. Altrimenti possiamo utilizzare dell’illuminazione a led, anche a batteria, con strisce o spot.
Possiamo anche considerare una piccola lampada da terra di servizio, sempre a led, sempre che lo spazio di manovra lo consenta. Comunque il led la fa da padrone, sia per una questione di risparmio energetico che di temperatura, infatti non scalda come una lampada alogena.
Accessori aggiuntivi
Possiamo pensare di utilizzare gli accessori proposti dal produttore, che ormai spaziano dai tradizionali cassetti ai porta pantaloni o ai comodi cestelli per la biancheria da bagno o affiancare altri complementi nella parte bassa o alta della struttura.
Per esempio, una cassettiera larga e bassa, dove lo spazio lo consente, è un ottimo piano d’appoggio per piegare i vestiti o un piano di servizio per ispezionare le scatole che abbiamo messo in alto con tutto ciò che viene utilizzato di rado o che appartiene ad un’altra stagione.
Oppure un mobiletto che non utilizziamo più, con la misura adatta a colmare gli ultimi 40cm della nostra realizzazione, per sistemare ad esempio la biancheria intima. Infine, laddove fossero presenti elementi architettonici come pilastri a vista o nicchie, sarebbe opportuno utilizzarli e non considerarli come ostacoli da nascondere.
Tutte le soluzioni proposte nelle immagini del servizio, sono di Ikea