di Cristina Isacco, etiquette coach e presidente di Academy for ladies
Chi si accinge ad affrontare un viaggio, che sia in treno o in autobus, si presume desideri farlo con tranquillità e comodità, almeno si spera. Capita però a volte di trovarsi gomito a gomito con una figura ahimè sempre più diffusa nell’era moderna : la super tecnologica telefono-dipendente.
Con le sue suonerie al massimo dei decibel che squillano di continuo e le conversazioni ad alta voce come se dovessero udirla anche nell’ultimo vagone, o fila di sedili del bus, vi farà compiere un viaggio che ricorderete come una delle avventure di Indiana Jones senza il brivido della scoperta del tesoro nascosto.
Anzi di nascosto sulla vita privata della vostra compagna di viaggio non vi sarà più traccia, visto che tra un selfie e l’altro, una videochiamata e il racconto della serata in un locale alla moda, saprete più voi della sua vita che un paparazzo in cerca di scoop.
La discrezione e le buone maniere ormai viaggiano su mete sconosciute, altro che mezzi pubblici di condivisione di massa! La buona creanza consiglia di non disturbare chi ci circonda. Che si tratti di un mezzo di trasporto pubblico, così come di un ristorante e Dio non voglia, di una chiesa!
Vuoi per distrazione, vuoi per maleducazione, sono tanti gli esempi che ci costringono ad alzare il sopracciglio verso chi non ha ben chiaro il concetto di rispetto.