Polvere, pollini, acari, spore di muffa, peli di animali domestici: la salute del nostro sistema respiratorio è continuamente minacciata da elementi nocivi. La conferma arriva dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che riporta statistiche allarmanti: l’inquinamento è il principale indiziato, e lo è anche in ambito domestico. Qui infatti nascono molte patologie del sistema respiratorio, alcune anche gravi come bronchiti, asma e allergie.
Ma non sono solo gli allergeni gli unici responsabili dell’inquinamento indoor: anche altri fattori dai nomi complicati, ma presenti praticamente in tutte le abitazioni (come monossido di carbonio, biossido di azoto, idrocarburi policiclici aromatici, composti clorurati, tetracloroetilene, benzene, naftalene e formaldeide) contribuiscono alla contaminazione dell’aria. Tanto che l’inquinamento indoor è al terzo posto tra i fattori di rischio per la salute dopo quelli legati alla pressione sanguigna e il fumo.
A dichiararlo è Pier Mannuccio Mannucci, Professore emerito di medicina interna all’Università di Milano e all’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Come riporta il professore all’interno del suo libro “Aria da Morire”, sono quattro le malattie che derivano dall’inquinamento indoor: quelle legate al famigerato monossido di carbonio; le allergie e l’asma; quelle legate ad allergie poco diffuse, o a un aumento della sensibilità rispetto a certe sostanze; e, infine, la “sindrome da edificio malato”. E proprio questa è la più rappresentativa della pericolosità dell’inquinamento indoor, perché indica la presenza di malesseri nella maggior parte degli occupanti di un edificio, senza che questi possano essere ricondotti a una causa specifica.
Purificatore d’aria con tecnologia Flash Streamer by Daikin
Purificare l’aria di casa
Rimuove le particelle indesiderate e potenzialmente pericolose contribuisce a migliorare la salubrità degli ambienti domestici. Azzerare questi rischi è impossibile, ma per ridurli è sufficiente affidarsi alle moderne tecnologie di purificazione dell’aria.
Cosa fa un purificatore
Un purificatore aspira l’aria dall’ambiente, che viene convogliata attraverso una serie di filtri per poi essere restituita priva di gran parte delle sostanze indesiderate. Ed è proprio l’elemento filtrante a essere la chiave della purificazione: ne esistono di diversi tipi, più o meno efficaci e in grado di migliorare in modo significativo la qualità dell’aria che respiriamo. Si parte da quelli più semplici, come quelli elettrostatici, che separano il gas in ingresso (l’aria) dalle particelle inquinanti.
Il principio di funzionamento non è molto diverso da quello che consente ai “panni catturapolvere” di imprigionare lo sporco su mobili, mensole e pavimenti. Solo che in questo caso il tutto avviene in modo molto più efficace grazie alla differenza di potenziale indotta tra gli elettrodi presenti nei purificatori, che bloccano le particelle e consentono solo all’aria di passare.
In genere a questi filtri si abbinano quelli a carboni attivi: si tratta di un materiale di origine vegetale che assorbe le molecole responsabili dei cattivi odori (spesso infatti sono presenti nelle comuni cappe filtranti da cucina) rilasciando un flusso d’aria più salutare.
Purificatore d’aria con tecnologia Flash Streamer by Daikin
Per i soggetti allergici esistono i filtri HEPA (acronimo di High Efficiency Particulate Air): si tratta di una soluzione composta da più strati di microfibre intervallati da fogli di alluminio, in grado di eliminare particelle di polvere e allergeni fino a 0,3 micron di diametro.
Esistono infine i filtri fotocatalitici realizzati in biossido di titanio, un composto chimico che presenta una interessante peculiarità: si attiva grazie alle radiazioni ultraviolette (naturalmente presenti nella luce solare), distruggendo le membrane dei batteri e coagulando le proteine dei virus inibendone l’attività. In altre parole, uccide virus e batteri rendendoli così innocui. Tenuto conto che una persona in media trascorre infatti il 90% del suo tempo in un luogo chiuso, la domanda sorge spontanea: esiste una soluzione in grado di combinare la capacità filtrante di queste tecnologie, addirittura migliorandola?
La risposta è sì, e si basa su una combinazione multipla di filtri in grado di rimuovere batteri, virus e tutti gli allergeni (quali pollini, acari e polvere) dispersi nell’ambiente.
Ma togliere particelle e contaminanti dannosi non implica avere l’aria pulita, è necessario andare oltre, infatti l’aggiunta di un fotocatalizzatore in apatite di titanio (ancora più efficace di quello al biossido di titanio) assicura un elevato potere deodorizzante, eliminando persino il fumo di sigaretta e decomponendo gli altri odori difficili (questa è la tecnologia Flash Streamer brevettata da Daikin). Un consiglio scontato ma importante per assicurare il corretto funzionamento dei filtri è quello di effettuare la corretta manutenzione. Un filtro non pulito può trasformarsi presto in ricettacolo di muffe, microorganismi e batteri che vengono immessi nell’ambiente!
Purificatore d’aria con tecnologia Flash Streamer by Daikin