La giusta illuminazione in casa è una situazione di equilibrio tra esigenze funzionali e desiderio estetico, a volte difficilmente raggiungibile senza sacrificio. Mettere in risalto un dettaglio, ottenere una luce indiretta che crei atmosfera, valorizzare un angolo nascosto, sono tutte situazioni che possono facilmente divenire fonte di errore.
Governare la luce e plasmarla nel modo più idoneo, in un ambiente chiuso come quello di casa, è complicato, soprattutto se ci si orienta verso soluzioni che prediligono il design e non stanno troppo a guardare la funzione principale dell’apparecchio luminoso, illuminare correttamente lo spazio.
Lampade a sospensione Driyos by Zava (Delineodesign)
Entrando invece nell’officina di produzione dell’azienda Zava di Cornuda nel Trevigiano, che produce sia lampade che componenti di arredo in metallo, ci si accorge subito che le collezioni luminose sono tutte orientate verso la flessibilità, la modularità e con il massimo rispetto della funzione, quelle caratteristiche a volte sottovalutate che garantiscono adattabilità ai diversi layout che nel corso del tempo possono cambiare in una casa.
E non è difficile crederlo, basta incontrare una sola volta Franco Zavarise, colui che ha messo in piedi tutto, partendo dal garage di casa, per capire che alla base c’è una forte componente artigianale vecchio stampo.
Lampada Lady Cage by Zava ( design Massimo Rosati)
Qui tutto prende forma, lampade comprese, con il classico “cammino” di officina. Due dimensioni diventano tre dopo un percorso fatto di macchinari più o meno classici per la lavorazione dei metalli e piegature o saldature fatte a mano.
Ognuno dei suoi dipendenti, poco meno di quaranta, è un tassello importante nel funzionamento della “nave” e lui, Franco, il nostromo che alla prima occasione si sporca le mani per costruire un prototipo da presentare al cliente che arriverà dopo poche ore dall’altra parte del mondo per incontrarlo. Glielo leggi negli occhi che mentre illustra come nasce la lampada Net, disegnata da Paolo Ulian, sta già pensando al prossimo progetto e a come risolvere i primi problemi.
Fase iniziale del taglio laser della lampada Net ( design by Paolo Ulian)
A sinistra, lampada Net (design by Paolo Ulian) nella versione da tavolo. A destra, una fase della lavorazione manuale della lampada Net
Tutto parte dalla lavorazione della lamiera di acciaio in “fogli” grandi abbastanza da dover essere spostati con un macchinario dotato di enormi ventose. Poi la “scultura” prende corpo e potrà assumere forme diverse per utilizzi differenti. Forse l’unico vincolo è dettato dalla dimensione massima lavorabile del foglio di lamiera, anche in termini di spessore.
Per il resto, spazio alla fantasia, che da qualche anno è supportata da molti designer che hanno disegnato pezzi divenuti ormai famosi. Parlare di Made in Italy qui nel profondo Nord Est, fatto di quelle certezze e contraddizioni tipiche dei distretti industriali di queste parti, ha un duplice significato e rispecchia sia lo schematismo sequenziale Aristotelico che la profondità d’impronta Platonica, il mix ideale per avere un prodotto di eccellenza.
Franco Zavarise
Nell’immagine di copertina, lampada Medusa by Zavaluce (Delineodesign)