Un argomento spinoso quando si parla di bagno: l’igiene. Di fatto parliamo di una delle stanze più importanti per il quotidiano di chi ci abita per cui lo vorremmo confortevole, accogliente ma soprattutto impeccabile dal punto di vista igienico. D’altronde è il luogo deputato alla pulizia quotidiana personale e che dovrebbe rappresentare il più asettico della casa, al contrario diventa vulnerabile sotto l’aspetto igienico e proprio per la presenza dell’acqua.
Perché? Si tratta di un ambiente umido e diventa di conseguenza il substrato ideale per il proliferare di batteri: questi microrganismi hanno bisogno di acqua per il loro metabolismo e si sviluppano maggiormente in luoghi dove l’umidità è almeno dell’80%.
L’acqua corrente è perfetta per lavare e igienizzare qualsiasi oggetto, superficie e tessuto, ma è necessario che evapori poi perfettamente in modo che non rimangano residui di umidità. Le muffe che compaiono sulle pareti dei bagni in corrispondenza di fughe tra le piastrelle, angoli a contatto di pareti fredde, pilastri e travi, oppure nelle docce, lungo le guarnizioni presenti tra i vetri e il pavimento o sulle tende, sono dovute alla permanenza di umidità. E non è così facile da rimuovere e pulire. Quando si ristruttura un bagno, è bene considerare soluzioni di rivestimento continuo e con poche fughe (tipo resina), docce con guarnizioni in pvc e canaline di scarico removibili, per consentire una pulizia più approfondita.
Per quanto riguarda i sanitari in particolare, i microbi si sviluppano e proliferano anche a causa dei residui organici presenti nei vasi, sull’asse, nelle parti nascoste del water, come ad esempio nella brida, la parte da cui sgorga l’acqua dello sciacquone; i batteri si annidano anche nei depositi di calcare che si formano nel tempo sulla ceramica. E ogni volta che si tira l’acqua, vengono dispersi nell’aria e si depositano su tutte le superfici circostanti, compresi gli oggetti che noi tocchiamo abitualmente.
La pulizia quotidiana e accurata del bagno, a volte non è sufficiente per debellare completamente il pericolo di infezione da batteri. Inoltre, alcuni dei prodotti per la pulizia del bagno, possono risultare dannosi per la superficie della ceramica e della rubinetteria, oltre a essere nocivi alla salute di chi li utilizza e li respira.
Per risolvere i problemi legati all’igiene dei vasi in particolare, le aziende produttrici nel tempo hanno studiato da un lato soluzioni tecnologiche avanzate che riguardano i materiali ceramici che compongono i sanitari e dall’altro hanno studiato nuove forme dei vasi stessi più idonee alla pulizia ovvero più facili da pulire.
MATERIALI CERAMICI
Duravit, azienda tedesca leader dell’arredobagno, in continua evoluzione nella ricerca tecnologica, ha studiato in particolare due soluzioni per quanto riguarda la ceramica: il rivestimento WonderGliss® e lo smalto ceramico HygieneGlaze.
Il primo, in produzione già da anni, è un rivestimento che viene applicato alla ceramica in fase di cottura che rende la superficie più liscia e facile da pulire anche soltanto con un panno umido e un detergente delicato. Tutti i sanitari possono essere dotati a scelta del cliente di questo trattamento superficiale, grazie al quale l’acqua si imperla immediatamente e scivola via portando con sé sporco e calcare e lasciando quindi la ceramica brillante e pulita.
HygieneGlaze® è invece un innovativo smalto ceramico, più recente, arricchito di ioni metallici con effetto antibatterico, che viene integrato al materiale che compone la ceramica durante la fase di cottura, e concentrato nelle parti interne del vaso o dell’orinatoio fino al bordo, dove possono presentarsi maggiormente i batteri. Lo smalto ceramico agisce sull’eliminazione dei batteri in pochissimo tempo al 99,99% ed è molto efficace ad esempio sui Colibatteri, che causano anche gravi infezioni all’apparato gastrointestinale. HygieneGlaze è disponibile per quasi tutti i vasi e gli orinatoi Duravit, tra cui quelli delle serie P3 Comforts, ME by Starck e Vero Air.
A sinistra, HygieneGlaze e a destra, vaso della linea ME by Starck.
FORME DEL VASO
Per quanto riguarda lo studio delle forme innovative, sempre dal punto di vista del miglioramento delle prestazioni igieniche del vaso, Duravit ha introdotto la tecnologia Rimless ® in cui il vaso è caratterizzato da una conformazione senza brida. La nuova forma consente un deflusso dell’acqua di sciacquo molto più efficace e continuativo e un facile accesso per la pulizia. Il getto d’acqua potente descrive un cerchio orizzontale prima di far defluire l’acqua verticalmente verso lo scarico, consentendo uno sciacquo più prolungato ed efficace. Rimless è anche una tecnologia ecologica: consente di utilizzare 1/3 di acqua rispetto ad uno sciacquone tradizionale (4,5 anziché 12 litri).
Vaso sospeso DuraStyle Rimless, 370×540 mm, € 349. Sedile con coperchio € 105.
La tipologia Rimless è presente in vari modelli di vasi Duravit come ad esempio nelle linee ME by Starck, P3 Comfort e DuraStyle, e può essere abbinata all’innovativo sedile SensoWash®. Questa tipologia di sedile elettronico con funzione bidet presenta una doccetta incorporata in acciaio inossidabile, che può essere azionata all’occorrenza per l’igiene personale tramite un telecomando. Temperatura dell’acqua, intensità e modalità del getto (a scelta posteriore, comfort o lady) possono essere regolati tramite un telecomando elettronico, e nella versione SensoWash® Starck e (dove la e sta per elettronico) anche l’apertura, la chiusura e la temperatura del sedile. Perfetto connubio tra tecnologia e design.
Il sedile “SensoWash® Starck e” costa di listino € 1.852.
Il sedile SensoWash Slim costa € 1.321. A questo va poi aggiunto il costo della ceramica che cambia a seconda del modello scelto.
Infine, i sedili SensoWash®, disponibili nelle versioni Sensowash® Slim e SensoWash® Starck e, possono essere applicati a diversi modelli di vasi Duravit, sia a terra che sospesi a parete.
Nell’immagine di copertina, telecomando del vaso SensoWash® Starck e.