di Denise Frigerio.
Non ci resta che dormire (e onorare la Giornata Mondiale del Sonno). Segnatelo in agenda, perché questo è uno di quegli appuntamenti che non bisognerebbe non mancare. Quanto meno per l’equilibrio fisico e mentale. Oggi, venerdì 16 marzo è la Giornata Mondiale del Sonno. E va onorata. Perché fa bene all’umore, e dicono anche al peso!
Poltrona Frau, letto a Baldacchino Volare, design Roberto Lazzeroni.
Tutti i benefici di una bella dormita
Partiamo dalle origini. Sul sonno esistono teorie di ogni tipo, ma al di là che quello che scienza e neurologia possono dire, una bella dormita, non negatelo, è spesso la soluzione a molti mali. Parlo di quelle lunghe dormite sotto le coperte, senza sveglia la mattina, insomma quel riposo da adolescenti che non ha orari né codici. Secondo la World Association of Sleep Medicine (WASM) il sonno è di per certo ‘la migliore medicina in natura’, direttamente correlato al buonumore, con una diretta influenza sul sistema immunitario, ormonale e neurovegetativo. Non solo, recenti studi lo danno come regolatore del peso, dato ufficialmente confermato dall’Università di Chicago e Bruxelles: il metabolismo è direttamente correlato alla quantità di ore di sonno. Quindi nella dieta, oltre al taglio delle calorie, imponetevi un buon sonno ristoratore, aiuterà! È un toccasana contro lo stress ed aiuta a mantenere l’equilibrio della psiche perché durante il riposo mettiamo a contatto la nostra parte conscia e inconscia: in sogno cosa sono in fondo se no?
Nube, letto Chloe con testata effetto capitonné, design Marco Corti.
3, 5, 6, 8… il tempo ideale del sonno
Il sonno si divide in fasce, dalla prima, l’addormentamento, dove ci si rilassa ma si è ancora parzialmente vigili, si passa alla fase 2, per intenderci, quella dove ci si addormenta, alla 3 dove si ha un ulteriore rallentamento, fino alla 4, la famosa fase REM, in cui il sonno è profondo ed effettivo e si è completamente isolati dal mondo esterno. Ma… quanto dormire? Gli studi non sono assolutamente concordi su questo punto, c’è chi consiglia 8/9 ore per notte, chi scende a 6, chi propone ‘in media stat virtus’ e fissa l’asticella a 7 ore. Una sola informazione è quella giusta (e mette tutti d’accordo): il percorso ‘più sano’ del dormire è quello che completa tutti i cicli del sonno, indipendentemente dalle ore, che, a quanto pare, sono soggettive. Pare esista qualcuno a cui siano sufficienti 3,30 ore di sonno per essere vigile e riposato. Ovviamente è un record che non mi appartiene.
Letto sfoderabile Double by Letti&Co.
Obiettivo benessere
Ma quale deve essere il punto di arrivo dopo il sonno? Cosa ci fa comprendere di aver dormito davvero ‘bene’? La risposta è semplice: la sensazione di benessere quando ci si sveglia. Ecco allora qualche ‘tips’ per un sonno ristoratore: andare a dormire ed alzarsi sempre alla stessa ora (fondamentale soprattutto per i più piccoli), svolgere attività fisica, ma mai nelle ore che precedono il sonno, fare una cena leggera per favorire la digestione. E per gli amanti della ‘pennica’ pomeridiana, mai più di mezz’ora! Niente tecnologia in camera da letto, neanche a dirlo, e l’arredo deve essere studiato per creare un luogo al riparo da inquinamento acustico e luminosità, così come la temperatura, che dovrebbe essere fra i 18 e i 20 gradi.
Noctis, letto Marvin, design arch. Mauro Carlesi.
E se il riposo non è sereno…
Per chi soffre di insonnia o di disturbi del sonno è bene stabilire un riturale della nanna – sì proprio come per i bambini: bagno, mediazione e, perché no, tisane come camomilla, fiori di biancospino, melissa e valeriana, che possono essere un aiuto prezioso. Anche i colori aiutano blu, verde, rosa facilitano il sonno mentre fragranze come lavanda e gelsomino riducono gli stati d’ansia e di stress.
Flou, letto Softwing, design Carlo Colombo.
Ma andiamo anche sui tecnicismi da sonno: il materasso è una scelta fondamentale per evitare indolenzimenti mattutini e dolori alla schiena. Un buon materasso deve consentire alla nostra colonna vertebrale di mantenere la sua curva naturale senza creare zone di eccessiva pressione, offrendo il giusto sostegno ad ogni parte del corpo. Non solo, i tessuti devono essere traspiranti ed evitare l’accumulo di umidità. Per quanto riguarda il cuscino, ognuno ha le sue preferenze, ma uno troppo alto crea tensioni nei muscoli del collo e un peso eccessivo sulle vertebre dorsali, uno troppo basso o nullo accentuano la curvatura del collo. Dateci un occhio, la cervicale ringrazierà. Per finire, il letto deve essere scelto con cura, badando alla funzionalità, anche se ovviamente, anche l’estetica vuole la sua sua parte!
Emma, materasso memory One-fits-All.
In copertina, immagine by Dorelan.