Continua il nostro racconto di mini appartamenti ristrutturati. Quello che proponiamo oggi è: da magazzino a mini-appartamento totalmente arredato e rifinito con inserti ricercati. È la trasformazione che ha visto protagonisti 23 metri quadri all’interno di uno stabile anni Venti in via Vallazze, nel cuore di Città Studi a Milano. Anche questa ristrutturazione è opera di Milano Abita, società dell’architetto Martina Margaria, specializzata proprio in recupero e valorizzazione dei piccoli ambienti attraverso l’ottimizzazione dei volumi, in altre parole una vera e propria interprete del “Prêt-à-habiter”.
Protagonista un monolocale in zona Città Studi, compatto e luminoso. Il principale intervento sullo spazio è stato rappresentato dalla riduzione del soppalco dall’85% dell’intera area abitativa al 30%. Alla fine, il risultato è stato di un ambiente confortevole e accogliente che omaggia la natura e presenta le funzionalità di un trilocale in 27 metri quadri.
Restauro step by step
Partiamo dalla panoramica del progetto. Questo spazio di 23 mq per 4,5 m di altezza, è parte di un condominio degli anni Venti ed è stato utilizzato dal precedente proprietario come magazzino prima di essere trasformato in monolocale. Il mini-appartamento si trova al piano terra, con affaccio sul cortile piantumato. Prima dell’intervento, presentava un soppalco che ricopriva l’85% della superficie.
Il soppalco è stato ridimensionato al 30% e posto a 3,4 metri di altezza sopra il bagno per ospitare la zona notte, attrezzata con armadio. Per la pavimentazione è stato scelto un parquet Porcelanosa a maxiplancia da 2,3 metri. Si tratta di un rovere nodoso scurito e decapato grigio, trattato a taglio sega (lavorazione che crea un effetto rustico). Questa tonalità di marrone si sposa perfettamente con il porfido esterno. Il parquet, che ha una particolare resistenza ed è trattato affinché non vi si lascino impronte, è prefinito ed e incollato al pavimento esistente in cemento.
La porta blindata è stata rinnovata: mentre il pannello esterno è rimasto bugnato in legno, gemello delle altre porte del cortile, è stato cambiato il pannello interno, bianco a superficie liscia, per omogeneità con i colori e la luminosità dell’arredamento. Anche le maniglie sono state rinnovate: all’esterno se ne trova una a occhiolino in ottone dorato, mentre all’interno è in acciaio satinato che richiama le altre maniglie della casa.
A destra dell’ingresso, sotto la grande finestra che si affaccia sul cortile piantumato, è stata ricavata la cucina, realizzata su misura dopo aver rifatto l’impiantistica. L’angolo cucina, proposto con ante laccate lucide e maniglie in acciaio satinato, è un modello angolare con piastre ad induzione e la piccola rientranza nell’acquaio permette di aprire comodamente il frigorifero in un gioco di incastri studiato al millimetro. Il rubinetto è molto sottile con linee tonde, morbide ed essenziali a riprendere la forma dell’acquaio in acciaio. I pensili della cucina si confondono con lo stile della libreria presente nella zona living, per creare una voluta ambiguità delle funzioni all’interno di un unico volume abitativo.
Il living si sviluppa di fronte alla cucina: davanti all’ingresso è stato posizionato un divano, arricchito da cuscini, e dalla parte opposta un tavolo apribile dove apparecchiare per i pasti. Il bianco, protagonista dell’intero appartamento, conferma la volontà di valorizzare il più possibile la luminosità degli spazi, così come la scelta di un guardaroba ad ante a specchio (completamente attrezzato di grucce, copri abiti e cassettiere) posto accanto al divano per riflettere i volumi insieme allo specchio a muro.
Completa la zona giorno un mobile dai moduli appesi misti, caratterizzato da vani aperti e chiusi, differenziati per colore, tonalità e texture, che svolgono diverse funzioni, pensile, libreria e armadio. Si alternano diverse sfumature di beige e bianco, con inserti tortora, mentre superfici lisce cedono il passo a pannelli con superfici rifinite in 3D. La mescolanza di ante lucide con ante opache, di texture lisce con texture ondulate e la coesistenza di elementi di diversa dimensione e profondità danno un senso di movimento alla parete. Il punto luce artificiale più importante è dato dal lampadario sospeso a sei braccia color latte, in vetro, classico ma dal design stilizzato.
La zona notte, posta sul soppalco, propone un letto matrimoniale con materasso memory foam appoggiato direttamente sul pavimento in parquet, in perfetto stile futon e nel rispetto della massima ottimizzazione degli spazi. Anche in questo caso la ricercata cuscineria impreziosisce l’ambiente e contribuisce a creare un’atmosfera accogliente. Una luce piatta a led dimmerabile nella parete illumina la stanza in modo molto scenografico. Tonalità e intensità sono regolabili o con un pulsante o con un comodo telecomando. Un armadio a filo muro bianco (dalle capienti dimensioni e con cassettiera e completamente fornito di grucce e copriabiti) completa l’arredo e il soddisfacimento delle funzionalità necessarie a vivere la zona notte.
Il bagno, al quale si accede da una porta a scrigno, è stato collegato dall’architetto alla braga condominiale intercettata nel cortile.Questo spazio è caratterizzato da un particolare gioco di contrasti nel rivestimento delle pareti, con piastrelle in gres (30×60) con texture omogenea rigata si alternano a piastrelle 3D che propongono foglie bicrome (sabbia e bianco latte), in linea con il tema botanico scelto per l’appartamento. Il lavabo, con base d’appoggio a L dello spessore di 1 cm, è realizzato in krion, un materiale di ultima generazione considerato l’evoluzione del corian. Disponibile in diverse tonalità, è tinto in pasta, ha un alto grado di resistenza e permette di ottenere risultati d’effetto anche su superfici con spessori minimi. Molto elegante il rubinetto a parete dalle linee essenziali.
Sotto il lavandino è stato conservato lo spazio tecnico sufficiente per il collocamento della lavatrice, la più piccola attualmente in commercio (Candy modello Aquamatic mini con carico di 4 kg), che vanta dimensioni particolarmente ridotte specialmente in altezza, dunque ideale nella collocazione sotto i lavandini dove gli ingombri delle pilette spesso non ne consentono il posizionamento. Un ampio specchio a filo muro, illuminato dall’alto, riflette la dimensione del bagno, accentuandone la sensazione di spazialità. Lo scalda salviette bianco ospita il coordinato di asciugamani con pini ricamati, appositamente selezionati, come le piastrelle, per richiamare il tema generale della casa.
I sanitari sono stati scelti con linee geometriche ben definite, in particolare il wc sospeso con coperchio in krion e sistema di chiusura rallentato soft close, che risulta estremamente minimale e, come nel mondo nautico, dotato di doccino in sostituzione al bidet, assente per mancanza di spazio. La doccia (con soffione a doppio getto, pioggia e cascata a taglio per l’idromassaggio) è impreziosita da una nicchia a muro illuminata da luce LED, che in versione notturna genera nell’ambiente forti suggestioni, soprattutto perché chiamata ad enfatizzare la texture generata dalla tridimensionalità del gres.
L’impianto elettrico dell’intero appartamento è stato rivisitato per offrire uno spazio particolarmente ricco di punti di alimentazione: prese usb e prese schuko costellano tutte le zone del monolocale.
La cura e la ricercatezza del dettaglio
Nel monolocale è stato scelto un tema botanico per dare continuità con il cortile piantumato sul quale si affaccia la zona cucina. Il tema prende corpo con le foglie 3D presenti sulle piastrelle in bagno, con il parquet, con i pini ricamati su cuscini, asciugamani e tovaglie e con il ramo di nocciolo posto sopra l’armadio a specchio. Questo progetto omaggia anche l’utilizzo del 3D per creare suggestioni nei giochi di luce (artificiale o naturale), trend in crescita in Italia, come dimostrato dalle piastrelle in bagno e dalla libreria nella zona living.
Prezzo del mini-appartamento € 120mila – milanoabita.com