Cena, pranzo o colazione, le buone maniere, soprattutto a tavola, non vanno dimenticate. Sono d’accordo che alcune regole del Galateo oggi siano inutili e addirittura superate ma pranzare in compagnia di uno zotico o di una zotica (qui esiste la par condicio per ambo i sessi) non piace a nessuno. Riassumo i comportamenti che trovo a dir poco disdicevoli.
- Passare il braccio davanti ad una persona per prendere l’acqua o il vino. In questi casi un “per favore, mi passi la bottiglia” fa la differenza. Se poi tu signore siedi accanto ad una signora, che sia l’amica, la mamma o una perfetta sconosciuta, fai il cavaliere e versale il vino, non lasciare che faccia da sola.
- Quando ci si siede, il tovagliolo va appoggiato sulle ginocchia e tenuto per tutta la durata del pasto. Alla fine, lo deporrete, senza piegarlo, a sinistra del piatto.
- Altra regola d’oro: è il cibo che va alla bocca, non viceversa. Quindi non piegatevi sul piatto ma sollevate delicatamente la posata. Se dovete rivolgere la parola ad un commensale, assicuratevi che il boccone abbia lasciato la bocca prima di aprirla.
- Dubbi sull’utilizzo delle posate, specie se numerose? Si parte sempre da quella più esterna, in genere sono disposte in base alle portate da servire.
- Quando si è ospiti, si aspetta che, chi vi ha invitato, inizi a mangiare. E non viceversa.
- Sembrerà strano ma è previsto proprio dal Galateo, prima dei pasti non è necessario augurare “buon appetito”, basta un sorriso, teniamo questo augurale commento solo alla fine, magari per gratificare la padrona di casa che sicuramente apprezzerà.
- Infine alcuni suggerimenti su come affrontare alcuni piatti. Frittata e torte si usa solo la forchetta. Pinzimonio con le mani, lo stesso vale per gli asparagi a meno che non si voglia usare la forchetta.
- In ogni caso mai, proprio mai, il coltello in bocca!