di Silvia Pertoldi – architetto e consulente CasaClima.
Vivere in un condominio efficiente oggi non costituisce ancora la scelta primaria delle famiglie italiane in quanto poco consapevoli dei reali vantaggi (anche economici) che questa realtà comporta. Basterebbe provare a vivere per una settimana in una casa a basso consumo energetico per comprendere la differenza di qualità dell’abitare.
In Alto Adige abitare in classe A è una realtà ormai consolidata da anni e le costruzioni a basso consumo energetico coprono un ampio spettro di destinazione dall’housing sociale agli alberghi a 5 stelle. La normativa italiana da qualche anno si sta finalmente adeguando alle Direttive europee, stabilendo i requisiti minimi da rispettare sia nelle nuove costruzioni, che negli interventi di riqualificazione dell’esistente.
Nelle nuove costruzioni si parla di edificio NZEB (Nearly zero energy buiding) che significa quasi passivo riferito a consumi energetici praticamente nulli e, di conseguenza, emissioni bassissime nell’atmosfera. E’ caratterizzato dalla progettazione di un involucro altamente performante, al fine di minimizzare i fabbisogni energetici per il riscaldamento e il raffrescamento (energia necessaria per evitare un surriscaldamento) e l’illuminazione, coprendo il rimanente fabbisogno con impianti efficienti alimentati da fonti rinnovabili. Per fabbisogno di energia minimo in Italia si intende che una casa in classe A deve consumare meno di 30 Kwh/m2a e una casa in classe A1,2,3,4 meno di 10 Kwh/m2a circa.
Per le case passive il limite da rispettare è di 15 Kwh/m2a (metro quadro all’anno) e CasaClima invece, con le sue classi energetiche A e Gold, mira a contenere i consumi rispettivamente al di sotto dei 30 kWh/m2a e dei 10 kWh/m2a. Intendiamoci, oggi i nostri condomini, quasi tutti in classe G, consumano più di 200-300Kwh/m2a. Gli edifici di questa nuova generazione avranno inizialmente un costo relativamente maggiore (un incremento pari al 20% circa del costo normale di un’abitazione) che nel tempo sarà ammortizzato da costi di gestione molto bassi a fronte di un comfort abitativo totale. Un’abitazione nuova a Milano in Classe A ubicata in zona semicentrale costa dai € 3.000 ai € 4.500 al metroquadro. L’abitazione del futuro è dunque caratterizzata da ambienti confortevoli, spese energetiche quasi azzerate e bassissimo impatto ambientale.
Casa 100K di Mario Cucinella
Ma il futuro del mercato immobiliare è anche costituito dalla riqualificazione edilizia, in quanto il patrimonio edilizio delle nostre città è costituito da edifici esistenti, energivori e dispendiosi, che per essere competitivi sul mercato immobiliare del nuovo, dovranno raggiungere gli standard qualitativi simili ad esso. La Riqualificazione Energetica degli edifici consiste in una serie di interventi, eseguiti in modo coordinato e integrato sull’involucro edilizio e sulla componente impiantistica per ridurre il fabbisogno energetico. L’intervento integrato edificio-impianto ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza del sistema di produzione di calore con il nuovo edificio ben isolato: impianti più efficienti e meno potenti equivale a dire anche abbattimento delle emissioni nell’ambiente.
Condominio in Via Zurigo a Milano.
Gli interventi realizzati in Italia su interi condomini sono ancora molto pochi (circa il 10% degli interventi di efficientamento in generale) in quanto in tali contesti i soggetti coinvolti sono di natura molto eterogenea e con esigenze differenti e qualsiasi proposta di cambiamento che presupponga una decisione condivisa è molto difficile.
I vantaggi di intervenire su un intero condominio sono sicuramente maggiori rispetto all’intervenire su un singolo appartamento, in quanto si possono eseguire numerosi interventi integrati, che consentono di ottenere una drastica riduzione dei consumi energetici e l’ottimizzazione di un investimento nel tempo sulla propria casa.
La posa di un cappotto sulla facciata esistente, la coibentazione del tetto e del solaio freddo contro terra, la sostituzione in blocco di tutti i serramenti con elementi ad alta efficienza compresi i cassonetti delle tapparelle. Per quanto riguarda la parte impiantistica l’intervento di efficientamento attraverso l’installazione di caldaie ad alto rendimento, l’installazione di pompe di calore e l’installazione di sistemi di termoregolazione, valvole termostatiche, contabilizzatori energetici e sistemi di telecontrollo.
Inoltre grazie agli incentivi introdotti dalle ultime Leggi di Bilancio (2016-17) i condòmini potranno beneficiare dell’Ecobonus che prevede detrazioni fiscali fino al 75% sull’importo complessivo dei lavori, da suddividere in dieci rate annuali di pari importo: detrazione fiscale e risparmio energetico consentono di azzerare nel tempo l’investimento sostenuto per la riqualificazione energetica, trasformando quelle che sarebbero state le spese straordinarie per la manutenzione in un investimento vantaggioso anche per il valore dell’immobile.
I costi di un intervento di riqualificazione integrato su un intero condominio possono essere gestiti da un ente terzo (Esco o altro soggetto finanziario) che grazie al risparmio energetico ottenuto nei 10 anni (pari al 50-60%) è in grado di ammortizzare la spesa globale di ristrutturazione che non andrà a pesare, se non in minima parte, sul singolo condomino.
Condominio efficiente in Viale Zara a Milano.
Nell’immagine di copertina, Dierre case di luce ph. Sergio Camplone.