di Marta Santacatterina.
Settedifiori è un luogo incantato, profumato, un angolo di natura nel centro di Modena. Il negozio e il laboratorio creativo dove le composizioni, i bouquet, gli allestimenti prendono forma, sono gestiti da Giulia Marenzi, una floral designer che dal 2009 abbina i fiori a rametti secchi, frutta, verdura, erbe aromatiche, ai materiali più disparati come il cartone, la corteccia e tanto altro, fino a raggiungere un equilibrio di forme, colori e sensazioni che rendono uniche le sue creazioni. Queste sono destinate alla casa, a raffinatissimi eventi aziendali, ai matrimoni e a qualsiasi altra occasione dove si senta il bisogno di un tocco di natura.
Giulia, quali sono i modelli a cui ti ispiri per le tue composizioni?
“Nel mio lavoro si può prendere spunto da tanti bravissimi floral designer, essere sempre aggiornati sulle mode e sulle tendenze, ma io mi oriento sempre di più verso la natura, verso un’idea morbida e naturale con cui comporre opere floreali e vegetali. La natura è inimitabile, ed è la mia preziosa fonte di ispirazione”.
Non ti occupi solo di realizzare qualcosa di bello, ma porti avanti un’idea ben precisa, giusto?
“Sì, cerco di utilizzare fiori e verde di provenienza locale o italiana, coltivati da piccoli produttori e non dalle multinazionali dell’industria floro-vivaistica che usano grandi quantità di pesticidi e offrono fiori tutti uguali, senz’anima. Purtroppo non sempre è possibile, perché il mercato italiano non è ancora pronto a offrire grandi quantità di materie prime. I fiori che sbocciano in Toscana, in Liguria, in Emilia-Romagna sono però eccezionali, le peonie ad esempio sono meravigliose ed enormi, come i girasoli e i tulipani. Cerco inoltre di utilizzare sempre gli elementi nella loro giusta stagione”.
Ma i fiori recisi hanno vita breve…
“È vero, ma – anche per andare incontro alle difficoltà delle persone che non possono permettersi di acquistare fiori freschi – ho scelto di percorrere la strada del recupero di tutto il materiale fresco che mi rimane in negozio. Mi concentro sugli avanzi e li faccio seccare, dando nuova vita al fiore anche dopo che si è esaurita la sua funzione primaria: da secco il fiore assume una bellezza completamente diversa e gli abbinamenti tra fresco e secco sono molto apprezzati dai miei clienti”.
Settedifiori non è solo un negozio, ma un laboratorio e tanto altro: quali sono i tuoi ultimi progetti?
“Non mi sono mai accontentata di vendere fiori. Sono una creativa e il design con i fiori è la mia passione, ma spesso mi trovo ad allestire ambienti dove l’aspetto floreale va in contrasto con lo stile della tavola o di altri fattori. Ho quindi pensato di mettere insieme un team di persone altamente preparate che possano offrire una consulenza a 360° sugli allestimenti, in modo da raggiungere un perfetto equilibrio estetico al di là delle mode passeggere, che ormai non sopporto più. È un progetto ambizioso, e sta prendendo vita proprio in questo periodo. Un’altra attività che mi sta impegnando molto è quella dei corsi per appassionati: mi dà grandi soddisfazioni”.
Fiori per la casa, ma anche per la persona: ci racconti qualcosa dei tuoi gioielli floreali?
Mi piace l’idea di indossare fiori, foglie, bacche: ho allora cominciato a realizzare gioielli, orecchini e spille che vanno sotto il nome di “Collezione effimera”. L’idea è nata per le spose, ma si sta diffondendo sempre di più.
E per quanto riguarda i costi?
“A seconda della stagione e della variabilità di mercato dei prezzi dei singoli fiori, la corona con fiori e patate che vedete in fotografia è in vendita a partire da 40 euro. Mentre il vasetto coperto di fieno (10 cm di diametro) ha un costo di circa 18-20 euro, infine la composizione Oriental Mood si aggira sui 20 euro”.