E’ il colore a colpirti, poi noti che sono sagome di enormi pesci gialli che fluttuano nell’aria, c’è perfino uno squalo nero, mentre affacciati alla balconata del piano rialzato, come silenziosi spettatori, una giraffa blu e uno stambecco ti osservano dall’alto in basso. No, non sono entrata nell’Arca di Noè, sono le creazioni del designer Pellegrino Cucciniello in mostra a Source Self-made design, negli spazi de Le Murate a Firenze. La quarta edizione della manifestazione dedicata al design autoprodotto ha portato tanti gradite sorprese e Pellegrino è una di queste. Innanzitutto conosciamolo meglio.
Ci racconti qualcosa di te, cosa fai nella vita?
“Mi chiamo Pellegrino Cucciniello sono un designer e artigiano digitale. Ho iniziato come designer di prodotto, ora sono uno specialista della fabbricazione digitale. Oltre alla mia produzione indipendente offro consulenza sulla progettazione 3D e realizzo prototipi, piccole serie e pezzi unici”.
Come mai ti sei iscritto a Source e cosa ti aspetti da questo concorso?
“Seguo Source da qualche anno, ho visto crescere l’evento nel tempo e penso che sia il posto giusto dove presentare i miei prodotti. La filosofia di Source si sposa molto bene con il mio modo di lavorare e c’è un’attenzione particolare per l’aspetto culturale del progetto. Il mio lavoro è incentrato sulla ricerca di un nuovo artigianato tecnologico, espressione delle possibilità della modellazione 3D unita alle nuove tecniche di fabbricazione, e ho trovato Source molto ricettiva su questo tema.
Da Source mi aspetto, e ho già ricevuto, visibilità, scambio e relazioni. Spero nel futuro di partecipare ad altri eventi che verranno organizzati”.
Qual è la spinta che ti ha portato verso l’autoproduzione?
“Per me a un certo punto è diventata una necessità. Da anni il mio lavoro è realizzare i progetti dei miei clienti, e per farlo ho utilizzato tecniche di fabbricazione digitale come stampa 3D, taglio laser e macchine a controllo numerico. Oggi le utilizzo per realizzare i miei progetti. Penso che per un designer sia molto importante fare autoproduzione. Conosco designer molto bravi che propongono alle aziende loro progetti e che, molto spesso, non vengono accolti e rimangono su carta o nel cassetto. L’autoproduzione dà la possibilità di farli vivere, coltivando la propria visione, ed è sicuramente un ottimo mezzo per affermarsi e far conoscere la tua filosofia progettuale”.
Cosa fai per far conoscere i tuoi prodotti. E se qualcuno li volesse acquistare?
“Per ora cerco occasioni di visibilità partecipando a fiere, mostre ed eventi specifici dove espongo e vendo i miei prodotti. Ora sto costruendo una rete di negozi selezionati che si legano bene con i miei oggetti. Sui miei canali social (in fondo trovate tutti i riferimenti) e sul sito del mio progetto foldingpets.com si trovano i link a un market-place esterno dove è possibile acquistare direttamente online”.
Lampada da tavolo Wally, stampata in 3D in kit di montaggio. Realizzata tramite assemblaggio di parti in stampa 3D, listelli in legno e un paralume ottenuto da un foglio di materiale plastico. Le parti in stampa 3D sono state progettate e ottimizzate per tecnologia a deposito di filo. Possono essere stampate senza generare supporti, questo rende la stampa sicura e veloce. Il progetto si inserisce all’interno della mia ricerca sullo sviluppo di prodotti di uso quotidiano pensati per essere realizzati con tecnologie di fabbricazione digitale.
FoldingPets 3D puzzle. Ogni puzzle è composto da più fogli di cartoncino colorato con sagome stampate. Per assemblare il puzzle bisogna tagliare le sagome, incidere le pieghe e incollare i bordi della numerazione corrispondente. Per montare il kit servono un taglierino, un righello e colla per carta. Il tempo di assemblaggio varia in base a complessità e numero di pezzi. Un puzzle 3D è un rompicapo, un passatempo e, una volta montato, sarà una bellissima decorazione per la casa.
Dove trovare i lavori di Pellegrino – sito: foldingpets.com – pagina FB: folding.pets – twitter: FoldingPets – instagram: foldingpets
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