Non sai mai quando e come ti imbatterai nel prossimo designer però, quando accade, la sorpresa è notevole, perché è bello incontrare persone che credono in quello che fanno e vanno avanti nonostante difficoltà e ostacoli di ogni sorta, regalandoci le loro idee e soprattutto le loro creazioni. Con Monica Casu designer, nonché interior designer e maker, come ama definirsi, è stato così. Uno scambio di messaggi su Facebook, un giro sulla sua pagina, e a quel punto la curiosità aumenta e scatta l’intervista.
Raccontami chi sei, qual è stato il percorso che ti ha portato fino a qui?
“Nonostante sia una domanda semplicissima, la risposta è sempre un po’ complicata, ma mi piace definirmi una designer creativamente concreta! Una predilezione particolare per l’arredamento, e un amore incondizionato per l’arte, mi hanno portato a sviluppare una passione profonda per il design e per come questo condiziona il modo di vivere delle persone.
Dal punto di vista sia formativo che professionale, ho avuto diverse esperienze, sia nell’ambito del progetto che in ambito artistico, ho infatti studiato scenografia all’Accademia di Belle Arti e Interior Design all’IDI di Milano, e lavorato come interior designer, come graphic designer, come stylist”.
Sotto progetto di interior design e styling in casa d’epoca di Monica Casu. Sgabelli Twistool sempre di Monica.
“Un altro ingrediente fondamentale che mi ha portato fin qui è sicuramente il fatto di essere sarda. La Sardegna è una terra meravigliosa, talvolta difficile. Il fatto di essere isolani è una condizione mentale più che geografica, ti segna e ti forma in modo indelebile. La mia terra ovviamente influenza il mio modo di progettare e i miei prodotti. Oggi sono una Designer Maker, poiché adesso il mio interesse si concentra maggiormente sui miei oggetti, sulle mie collezioni. Sto portando avanti una produzione variegata, dove si miscelano tecniche maker e produzione artigianale. I miei progetti sono sempre pensati e ragionati, nell’ottica del lifestyle. Sono oggetti evocativi, che raccontano qualcosa, molto espressivi nello spazio, con una forte inclinazione per la positività: basti pensare alle Coccarde, decorazioni artistiche da parete, che non sono altro che “premi”!”
Cuscini Petit collezione Sweet Life Style e Fish&Horse collezione 2Match. Progetto hacking di panca, realizzata con una porta e 7 gambe di recupero ottocentesche, decorata a bande diagonali in due varianti di oro.
Ti autoproduci oppure ti appoggi a un’azienda?
“Al momento mi autoproduco dalla A alla Z. Utilizzo le tecnologie maker, come taglio laser e stampa 3D, associate a una grande componente di lavoro manuale. Per produrre mi appoggio a servizi di stampa digitale per tessuti (tutti esteri), ai Fab Lab, quando possibile, e ad artigiani locali. Faccio collezioni in edizione limitata, sia per una questione di investimento, che per testare i prodotti. All’inizio produco sempre pochissimi pezzi, ma quando arriva il momento di replicare la produzione, apporto sempre delle varianti, avendo così delle edizioni limitatissime. Questo sistema mi permette di sondare bene cosa piace alle persone e aggiustare continuamente il tiro. È un lavoro stimolante, che richiede una grande dedizione. Non nego che per alcuni dei miei progetti mi piacerebbe avere un’azienda alle spalle”.
Sulla parete Coccarde.
Come vedi la possibilità di vivere di design oggi in Italia?
“Vivere di design è complicato, soprattutto per un maker, poiché l’investimento per una produzione è sempre molto importante da affrontare come singolo. Tengo moltissimo alla qualità dei miei prodotti, curo meticolosamente le finiture e i dettagli, noché il packaging e l’etichettatura, realizzo da sola la maggior parte dei photoshooting, e ovviamente la comunicazione. È un gran lavoro, fondamentale però per provvedere a ogni aspetto dell’esperienza che vive il cliente dal momento in cui entra in contatto con l’oggetto, fino all’acquisto, e al suo utilizzo. Tutto ciò richiede dedizione e un importante dispendio di energie. Quando però vedo i clienti che vanno letteralmente in visibilio per alcuni dei miei oggetti, e li acquistano con il sorriso stampato in viso, trasmettendomi tutto il loro apprezzamento e stima, è una soddisfazione che non ha prezzo. Capisco allora che forse sto seguendo la via giusta e sto facendo qualcosa che ha un valore!”
Coffee Necklace, collana ciondolo a forma di caffettiera, in stampa 3D.
Un ritratto della designer. Se volete sapere dove trovare le creazioni di Monica – monicacasu.com – etsy.com
Foto in apertura di servizio: progetto di interior design e styling nella casa d’epoca di Monica Casu.
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