Il vetro, proprio come le persone o gli alberi, si presta perfettamente a essere plasmato e foggiato. È possibile imprimervi qualsiasi cosa, dargli forma, catturare un attimo fuggente, instillargli nuova vita. Poi si irrigidisce, e rimane immobile come un fossile pietrificato, come magma, come una testimonianza. Nessuno può cambiarlo. È come roccia solida e, se lo solleciti, preferisce andare a pezzi che arrendersi. (Michaela Tomišková e Jakub Janďourek)
Facciamo un salto indietro, all’ultimo Fuorisalone, Dechem ha presentato a Palazzo Litta, nell’ambito della mostra A Matter of Perception, il progetto Post M. Dechem, dove la lettera M sta per Modern. Si tratta di una serie di vasi in vetro opalino sfumato, in tre forme e dai colori estremamente accattivanti. Accostati fra loro, formano una sorta di arcobaleno che attira e stupisce per la sensazione di freschezza e di allegria che trasmette.
L’anima di Dechem sono due giovani designer, Michaela Tomišková e Jakub Janďourek, che fanno base a Praga, nel cuore della Boemia e di una lunga tradizione nella lavorazione del vetro. La passione li ha spinti a dedicarsi in modo particolare alle diverse tecniche di lavorazione di questo materiale e a creare la linea Bandaska, sofisticata nella sua semplicità.
Oggetti molto belli da vedere che possono avere impieghi diversi, il vaso, infatti, può essere dotato di coperchio oppure di una sorta di imbuto di rame per meglio sorreggere i fiori, ed è anche possibile abbinarlo a un piccolo sottovaso.
Da soli o in gruppo, si tratta di piccoli oggetti d’arredo che completano l’ambiente, con un tocco di colore. Per info e prezzi – dechemstudio.com