Il termine “argenteria” ricorda eredità famigliari da usare nei grandi placé e pezzi importanti, senza citare le infinite cornici che si ricevono in regalo per matrimoni e occasioni speciali. L’argento è un metallo raffinato e vive di una grande libertà anche sotto le regole ferree del galateo.
Nell’immagine: collezione New Living by Sambonet – sambonet.it
Bello da vedere e di un’eleganza indiscutibile, può diventare eccessivo quando si esagera in tavole apparecchiate con troppi pezzi in argento o in esposizioni trionfali degne di un principe rinascimentale. Pochi elementi fanno la differenza e rendono l’insieme più ricercato, sia sulla tavola, sia in casa. Poche occasioni consentono però di “eccedere” e, in possesso di un bel servizio, è giusto chiudere un occhio e abbandonarsi al lusso.
Nell’immagine: collezione Settecento Barocco by Schiavon
Un pensiero a parte lo meritano i servizi da tè e caffè corredati di teiera, tazze, piattini e zuccheriera. Bellissimi sia nelle versioni antiche che in quelle moderne, sono un evergreen da sfoggiare con orgoglio in un divertente incontro con le amiche. L’argento, però, non dev’essere declinato solo per la tavola. Candelabri, vassoi e oggetti cesellati, ma anche pezzi di design contemporaneo, sono invece un plus di stile che dona a qualsiasi tipologia di interior design.
Nell’immagine: set colazione Ebony by Zanetto – zanetto.com
Sulla tavola l’argento trova la sua massima espressione nelle posate. Antiche o moderne, sono un gran classico con cui è impossibile sbagliare, soprattutto se abbinate a ceramiche e bicchieri eleganti, ma discreti. I sottopiatti sono da prendere in considerazione nelle grandi occasioni o nell’apparecchiatura all’inglese, che non prevede la tovaglia, così come oggetti e nécessaire vari – sottobicchieri, coppe e coppette, piattini da pane, centrotavola – vanno scelti con parsimonia. Cestelli per il vino, zuppiere e salsiere fanno parte di un’altra epoca, ma niente è più fine che usarli, decontestualizzati, in una mise en place moderna per una cena informale. La regola principale è solo una: non esagerare. Tenendo a mente questo piccolo diktat è impossibile sbagliare.
Nell’immagine: a sinistra, collezione Moderno; a destra, collezione Natura, tutto by Schiavon
Nell’immagine di copertina: collezione Design Mix by Giulio Cappellini per Schiavon – schiavon.it