Non chiedetemi perché quest’anno la primavera inizi il 20 marzo, mentre, da che mondo è mondo, è il 21 il suo giorno. Mi dicono che sia un fatto astronomico legato all’equinozio e cioè alla perfetta identità tra le ore diurne e quelle notturne, ma preferisco non approfondire per evitare figuracce. Sto al mio posto di architetto e design lover.
Una cosa, invece, mi interessa di questo 20 di marzo: iniziare a portare la casa all’esterno. Con questo non intendo impacchettare divano e tavolo da pranzo e trascinarli a forza al di là della portafinestra quanto, piuttosto, far entrare l’aria fresca in soggiorno e pensare a come organizzare lo spazio outdoor in continuità con l’interno.
Se avete in testa arredi pieghevoli in plastica o metallo, votati unicamente alla funzionalità e al minimo ingombro, vi dico subito che siete fuori strada perché qui, oggi, facciamo sul serio. Per il balcone, il terrazzo o (per i più fortunati) il giardino, magari a bordo piscina, non ci priviamo del comfort delle imbottiture e dell’eleganza del bianco, dei colori pastello o del navy; proviamo invece a metterli sotto il sole e a godere del loro comfort già dai primi pomeriggi primaverili (Cozy Living Copenhagen).
Per attuare il piano della continuità tra interno ed esterno, la cosa migliore è scegliere arredi non troppo connotati rispetto al luogo e alle condizioni d’uso e che, invece, siano versatili, né rustici, né delicati (Skaargarden, come l’immagine in copertina).
Amante del design scandinavo, non posso che spingervi verso l’uso esteso del legno. Vanno bene tutte le essenze: dal noce più tradizionale, al teak, al rovere. L’unico che mi sento di sconsigliare è il frassino, tenero e delicato, facilmente deteriorabile se esposto agli agenti atmosferici e a condizioni d’uso intense.
Anche il legno lasciato grezzo va bene (è il momento giusto per far lavorare l’esperto domestico del DIY!), a patto che il suo uso sia dosato con cura, per evitare l’effetto casale di campagna e un’eccessiva rottura rispetto all’armonia dell’arredo riservato all’interno della casa (Cozy Living Copenhagen).
Essenziale anche la decorazione. Sono benvenute le candele, i vasi e i contenitori in vetro, ceramica e fibre intrecciate soprattutto se disposti a gruppi, con gli stessi criteri adottati per il soggiorno. Nulla vieta, ad esempio, di riciclare alcuni elementi di solito collocati sul tavolino del soggiorno per disporli, in bella vista, sul davanzale esterno della finestra, sul tavolo in legno per il pranzo all’aperto o, addirittura, per terra, lungo il bordo di un gradino in pietra, perfetta se a ridosso di un prato in erba perfettamente rasato (Bloomingville).