Semplice, decorata, di design o romantica. Mai avuto nella vita, almeno una volta, la predilezione verso una tazza da tè o da caffè in particolare? Quella per la prima colazione, oppure quella da usare in ufficio per il tè o il caffè pomeridiano, oppure quella da tisana, alla sera accovacciati sul divano davanti alla televisione o in poltrona con un buon libro?
Ve ne propongo cinque. A partire da Villeroy & Boch, che dal 2012 personalizza le iconiche tazze dal design di NewWave dalle caratteristiche forme ondeggianti, ha creato NewWave Cities of the World, una speciale linea dedicata ai luoghi più belli del mondo.
Dopo Parigi, New York e Roma ecco Milano con i simboli che distinguono la città meneghina nel mondo: il rosso è il colore della linea 1, la prima metropolitana milanese ad essere stata costruita, il Teatro alla Scala, la cupola di vetro della Galleria Vittorio Emanuele II, il Duomo. Un vero e proprio omaggio alla città e a Expo Milano 2015. Prezzo €19,90.
In qualità di architetto d’interni, Alexander Girard ha progettato spesso l’arredamento di ristoranti, senza tuttavia limitarsi alla scelta dei colori e dei mobili, ma dedicandosi all’allestimento di dettagli come menù, cartoncini di fiammiferi, stoviglie o tovaglioli. Questo mondo variegato è stato il punto di partenza e di ispirazione per la selezione dei motivi grafici delle Coffee Mugs by Vitra. Prezzo € 18.
Una collezione di tazze dedicate al culto del caffè, le min mug Rain Drop di Easy Life. In porcellana, sono vendute in set da quattro, nelle quattro tonalità di marrone, in tinta con il caffè! Prezzo set di quattro tazze € 19.
Queste le ho trovate in un delizioso show room di Varese, Dooing Store dedicato alla regalistica d’autore, per professionisti, aziende e privati. Sono tutti articoli di alta qualità, con una preferenza per marchi difficilmente reperibili in Italia, o da piccole realtà di grande tradizione e fascino. Ed lì che ho trovato le Tazze Mug XD Design. Prezzo € 12.
Ancora due cose. Le tazze in copertina sono di All Those Lovely Things. Infine per chi non sapesse chi è Renato Carosone a cui mi sono ispirata per il titolo dell’articolo, un video.