Daum è una cristalleria francese fondata a Nancy, in Lorena, nel 1878. I due proprietari, i fratelli Auguste e Antonin Daum, rilevata una cristalleria sull’orlo del fallimento, orientano la produzione verso la creazione artistica seguendo le orme del celebre Émile Gallé nella corrente dell’Art Nouveau.
Partendo da modelli semplici, Antonin li perfeziona via via con l’incisione ad acido, l’incisione a ruota e vetri a due o tre strati. Dal 1893 la vetreria comincia ad assumere artisti e, nel 1900, la Daum vince il Grand Prix all’Esposizione Internazionale di Parigi.
Nel 1906, la Daum riporta in auge la pasta di vetro, un’antica tecnica egizia di lavorazione, grazie ad Alméric Walter. Si riempie un modello in refrattario di frammenti di cristallo diversi per forma e colore, ma in proporzioni esatte. Questo viene poi collocato in un forno a 900°C per 10-20 giorni, i frammenti si sciolgono generando sfumature di colore. L’oggetto che esce dal forno viene quindi ripulito, rifinito e marchiato, e spesso si tratta di un pezzo unico.
Con l’avvicendarsi delle generazioni, negli anni Venti la produzione si orienta verso lo stile Art dèco. Nel 1968 la Daum riporta in auge, modernizzandola, la tecnica della pasta di vetro, nella quale oggi è leader incontrastata. Nel corso degli anni ha riprodotto in vetro opere di Braque e Dalì.