La tovaglia, insieme ai tovaglioli abbinati, fa parte del corredo o biancheria da tavola. In tessuto di cotone, lino, canapa o plastica, bianca o colorata, a disegni geometrici od ornamentali, la tovaglia può essere prodotta in molte varianti materiche. La forma invece può essere solo quadrata, rotonda o rettangolare.
Storia. Nella tavola medievale, ereditata da quella romana, si ritrova l’uso della tovaglia che fungeva anche da tovagliolo, ovvero gli ospiti erano abituati a pulirsi la bocca con un lembo della tovaglia. E per tutto il Medioevo i commensali si asciugavano non solo la bocca sulla tovaglia, ma anche le mani, e pulivano con questa il coltello personale.
All’epoca si prediligevano tovaglie bianche di lino, operate a spina o a occhio di pernice, ornate di strisce e riquadrate, con balze dai colori intensi. Talvolta si arrivava anche a profumarne i tessuti e a sovrapporne di diverse tinte in modo che si intonassero al colore delle pietanze servite.
La tovaglia era un importante segno di distinzione e il non averne era comune solo alle classi più umili. Tale tessuto decorativo venne connotato anche di un forte valore simbolico ed entrò nei rituali cavallereschi.
Il Rinascimento conserva l’uso della tovaglia. Nell’Ottocento, con il diminuire del personale di servizio, si diffonde l’uso di collocare anche i tovaglioli direttamente a tavola prima dell’arrivo dei convitati, introducendo un costurme che confermerà la sua praticità nei secoli a venire.
In Gran Bretagna, in età vittoriana (1837-1901), le tavole venivano coperte con grandi tessuti damascati che raggiungevano il pavimento. Altre strisce di tessuto damascato venivano lasciate ai capi della tavola in modo da poter essere tolte dopo il servizio della prima portata, così da mostrare il tessuto sottostante rimasto completamente pulito. Sulle tovaglie, a disposizione di ciascun commensale, c’era il tovagliolo. Si trattava di un ampio quadrato, con lato fino a 76 cm, in lino damascato e piegato in maniera decorativa, anche se non particolarmente elaborata.
Curiosità. A introdurre il colore nel tovagliato delle cene e pranzi formali alla Casa Bianca è stata Jacqueline Kennedy quando il marito era il Presidente degli Usa. Alla White House la signora si permise di sostituire le tovaglie bianche con quelle colorate scelte sempre fra quelle in lino o di finissimo cotone, ma meno formali.